
Avola – Sta circolando da un paio di giorni sui social un video che deve farci riflettere sulla pochezza di chi ancora continua a bullizzare persone “indifese o deboli”. Ciò che è successo ad Avola, ha lasciato tanto sgomento tra la gente ma soprattutto la vergogna che ognuno di noi deve provare assistendo a simili vigliaccherie, girandosi dall’altra parte. Un’aggressione inaudita, quella che ha visto coinvolte un branco di ragazzine, che ha preso di mira una coetanea, facendola prima cadere a terra con spintoni e sputi, e una volta a terra presa a calci con una brutalità inaudita. La cosa ancora più triste, che il tutto è accaduto sotto gli occhi di diverse persone che anziché prestare soccorso alla poveretta e provare a mettere fine al pestaggio, si sono “divertite” a riprendere la scena con i telefonini, poi postata sui social. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Avola, Rossana Cannata, che su Facebook ha scritto: “Quanto accaduto nel video che sta circolando ci scuote profondamente. Gesti come questi vanno condannati con fermezza. Ho già sentito le autorità competenti e le forze dell’ordine, che sono state prontamente avvertite e hanno già avviato gli interventi necessari. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle vittime di questi comportamenti e ai loro familiari. Di fronte a episodi come questo, non basta l’indignazione: servono azioni quotidiane di educazione e responsabilità. I video ci sono, i controlli sono stati fatti, ma ora è fondamentale che siano i giovani, con il sostegno delle famiglie, a farsi carico di un cambiamento vero”.
“Avola ha da qualche tempo attivi percorsi di prevenzione e sostegno ma oggi più che mai serve uno sforzo ulteriore da parte di tutti. Chiediamo ai genitori di continuare a essere guida e riferimento per i propri figli, aiutandoli a riconoscere e a scegliere sempre il rispetto. Chiediamo ai ragazzi di essere amici veri, quelli che si proteggono a vicenda, che hanno il coraggio di fermare chi fa del male, di essere solidali. Parlate, dialogate, denunciate: solo così possiamo spezzare il silenzio e fermare la violenza! Continueremo a fare rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni, le forze dell’ordine e, soprattutto, con le famiglie, per costruire insieme un futuro di rispetto, dignità e inclusione. Dobbiamo a continuare – ha concluso il Sindaco a rappresentare i valori dell’umanità e della civiltà”. Evidentemente, queste persone non hanno imparato perché non hanno ascoltato quanto Papa Francesco, ci ha insegnato.