
Sono proseguite anche ieri, nella basilica dell’Annunziata, le celebrazioni riguardanti l’ottava di Pasqua che, però, hanno assunto connotati di sobrietà in ossequio al lutto che il mondo cattolico sta osservando per la scomparsa dell’amato pontefice Francesco. Ieri, in particolare, dopo la recita del Rosario, si è tenuta la celebrazione eucaristica nel corso della quale è stato chiesto il dono della pace per le famiglie. Sono state messe in evidenza, in particolare, le coppie di sposi che celebrano quest’anno il 25esimo e il 50esimo anniversario di matrimonio oltre alla benedizione delle mamme in attesa. Molto significativa, poi, ieri sera, la preghiera davanti ai simulacri di Gesù Risorto e della Vergine Annunziata. Oggi si prosegue, alle 17,30, con la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Leonardo. Alle 18,30 ci sarà la preghiera del Rosario nella basilica dell’Annunziata a cui farà seguito la santa messa durante la quale sarà amministrato il sacramento del battesimo. E’ stato invece rinviato a data da destinarsi lo spettacolo musicale con i Millewatt, cover band degli 883, che si sarebbe dovuto tenere sul sagrato della basilica. In occasione, poi, domani della domenica della Divina misericordia, ci sarà alle 9,30 una passeggiata in bici tra le vie di Comiso, in ricordo di Peppe Ricca. Alle 11 la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, alle 18,30 la preghiera del Rosario e, al termine, il canto dell’antifona pasquale Regina Coeli eseguito dagli “angeli”, cioè i bambini che hanno rivestito questo ruolo in occasione della “Paci”, degli anni precedenti. Ci sarà, quindi, l’ultimo incontro di “Pace” per quest’anno a cui farà seguito la salita dei simulacri di Gesù Risorto e di Maria Santissima Annunziata. Alle 19,30, la celebrazione eucaristica. A supportare l’evento religioso sul piano mediatico l’impresa Gali group trasporti e logistica di Ispica che ha tenuto a puntare l’accento sul forte aspetto identitario delle celebrazioni religiose comisane che, per quanto riguarda la basilica dell’Annunziata, hanno vissuto il proprio momento clou in occasione della domenica di Pasqua.