
Il coordinatore della conferenza degli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Sicilia, Maurizio Attinelli, ha inviato una lettera aperta alla Regione ribadendo la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni siciliane. “La conferenza della nostra categoria – scrive Attinelli nella missiva – è pronta a mettere a disposizione la consolidata esperienza professionale e le competenze specialistiche acquisite dagli oltre 8.600 commercialisti siciliani con l’obiettivo di contribuire concretamente al miglioramento della normativa sul reclutamento degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali. Tuttavia, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana – Parte I, n. 7 del 4 febbraio 2025 – della Legge 30 gennaio 2025, n. 3, recante “Disposizioni finanziarie varie”, è stato introdotto all’articolo 61 un nuovo comma, il 9 bis. Tale norma, che attribuisce ai soggetti controllati (giunta comunale) la facoltà di rinnovare l’organo di revisione, appare in contrasto con il principio fondamentale di indipendenza dell’organo di controllo”.
“Conseguentemente – prosegue Attinelli – desidero esprimere l’apprezzamento per l’emendamento aggiuntivo, proposto e approvato all’unanimità dalla commissione Affari istituzionali, volto ad abrogare il comma 9 bis introdotto con l’articolo 61 della legge regionale n. 3/2025. La conferenza confida che tale proposta possa essere accolta e approvata con esito positivo anche dall’aula parlamentare della Regione Siciliana. Le iniziative avanzate dalla nostra categoria per il miglioramento delle regole sul reclutamento degli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali sono orientate a tutelare l’interesse esclusivo delle pubbliche amministrazioni territoriali, garantendo al contempo l’autonomia e l’indipendenza dell’organo di revisione”. “Riteniamo che l’indipendenza del revisore rispetto ai soggetti controllati – conclude la missiva inviata alla Regione – sia imprescindibile per evitare condizionamenti che possano compromettere la trasparenza e il rigore delle verifiche. Pertanto, si chiede l’istituzione di un tavolo tecnico di consultazione permanente per affrontare in maniera sistematica il miglioramento delle normative sulla nomina dei revisori negli enti locali. Ci auguriamo, altresì, che queste considerazioni possano favorire un dialogo costruttivo”.