
Cari Confratelli e Consorelle dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme,
La Pasqua 2025 segna un passaggio epocale per l’intera cristianità: non solo essa viene celebrata nella stesso giorno dalle chiese latine e da quelle ortodosse (evento non certo frequente), ma ciò avviene nell’anno in cui, il prossimo 20 maggio, il mondo cristiano farà memoria dei 1700 anni dall’apertura del primo Concilio ecumenico svoltosi a Nicea nel 325, passato alla storia principalmente per il Simbolo che raccoglie, definisce e proclama la fede nella salvezza in Gesù Cristo e nel Dio Uno, Padre, Figlio e Spirito Santo. Completato poi dal Concilio di Costantinopoli del 381, il Credo di Nicea è divenuto nella pratica la carta d’identità della fede professata dalla Chiesa.
Questo evento è particolarmente ricco di significato per il nostro Ordine che, ormai da più di un secolo, ha fatto della vocazione ecumenica la propria principale caratteristica accanto a quella del servizio verso gli ultimi, verso coloro che, scartati dalla società del consumo, sono però il vero fondamento, la pietra angolare della civitas Dei.
Continuiamo ad impegnarci “ut unum sint”, a cancellare lo scandalo delle divisioni, per essere testimonianza vivente dell’unico e vero Dio.
La Pasqua, poi, è una festa in primavera. Si tratta di una celebrazione della vita. Dio dà nuova vita alla natura. Ma è anche il nostro Redentore che dà nuova vita attraverso il suo Figlio. Non solo la morsa dell’inverno, ma anche il potere della morte è finito. “O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo pungiglione?” (1 Cor. 15,55).
Il messaggio di Pasqua è più che mai necessario nel nostro tempo. Papa Benedetto XVI, di venerata memoria, ha descritto la situazione in Europa come una ‘cultura della morte’. Troppi hanno perso la speranza non solo per il futuro terreno, ma ancora di più nella possibilità di vita eterna. I cavalieri di San Lazzaro nel loro tempo e nella loro strada hanno sempre combattuto per l’annuncio del Vangelo di Cristo risorto e per la difesa della fede cristiana. Ora è il momento per una nuova crociata spirituale contro tutte quelle idee moderne che privano gli uomini della loro speranza, contro quella che Papa Francesco ha definito la “cultura dello scarto”
Risuoni in mezzo a Voi ed alle Vostre famiglie l’annuncio pasquale: Cristo è risorto! Alleluja! Buona Pasqua!
Pino Zingale, GCLJ-J
Gran Balì di Sicilia dell’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme
Priore del Venerando Capitolo dei Cavalieri di San Lazzaro di Gerusalemme in Monreale
1 commento su “Messaggio pasquale 2025 del Gran Balì di Sicilia”
La gente oggi sembra immersa in un tunnel di fumo , soprattutto i giovani lontani dallo spirito di rinascita, scelgono giorni impropi per scontrarsi , nell ‘attesa meglio attingere al meraviglioso scrigno di virtù terapeutiche racchiuso nelle erbe , che sole possono calmare le ansie dell ‘umanità, per esempio la valeriana .