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Condanna per ex assessore e altri due imputati a Catania: il reato dichiarato estinto

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La prima sezione penale della Corte d’appello di Catania ha riformato la sentenza di condanna emessa in primo grado nei confronti di Nino Gerratana, ex consigliere e assessore comunale di Modica e candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative. Insieme a lui, anche F. B. e L. M. hanno visto ribaltata la precedente decisione del tribunale di Ragusa.

La Corte d’Appello ha dichiarato estinto il reato contestato ai tre imputati, revocando di conseguenza anche le statuizioni civili disposte nella sentenza di primo grado.

Il 30 settembre del 2022, il giudice monocratico presso il tribunale di Ragusa aveva condannato Gerratana, Bellia e M. a un anno e tre mesi di reclusione. Inoltre, era stato stabilito un risarcimento di danni non patrimoniali per un totale di 5.000 euro in favore dell’associazione Borderline di Modica, una onlus attiva nel settore dell’assistenza ai migranti, che si era costituita parte civile nel procedimento.

Ai tre, insieme ad altre persone assolte in primo grado, veniva contestato il reato di istigazione a delinquere. I fatti risalgono al settembre del 2014, periodo in cui a Modica si verificarono alcune risse tra giovani extracomunitari e giovani modicani. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero commentato alcuni articoli di stampa sui social network con messaggi che inneggiavano a rivolte violente contro gli immigrati.

Ora, la Corte d’Appello di Catania, accogliendo le tesi difensive, ha sentenziato il non doversi procedere nei confronti di Gerratana, Bellia e M.. I tre sono stati difesi dagli avvocati Salvatore Giurdanella, Sebastiano Piccolo e Michele Ragusa.

In riforma della sentenza di primo grado, è stata inoltre accolta la richiesta di estromissione di parte civile avanzata dall’avvocato Piccolo, a cui si sono associati i colleghi. Di conseguenza, è stato revocato il risarcimento precedentemente riconosciuto all’associazione Borderline di Modica.

La decisione della Corte d’Appello di Catania segna un importante ribaltamento rispetto alla pronuncia di primo grado, con la dichiarazione di estinzione del reato e la revoca delle statuizioni civili.

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