
Monterosso Almo- Nella seduta di martedì sera, il consiglio comunale di Monterosso Almo ha preso una decisione sofferta ma inevitabile: votare il dissesto finanziario dell’ente. La notizia, che circolava da tempo negli ambienti politici e tra la cittadinanza, è ora ufficiale e apre una nuova fase di incertezza per il futuro del piccolo comune montano.
La votazione, giunta al termine di un acceso dibattito, ha sancito la drammatica situazione economica in cui versa il Comune, incapace di far fronte ai propri impegni finanziari pregressi e correnti. Le motivazioni che hanno condotto a questa крайняя misura sono molteplici e affondano le radici in una complessa serie di fattori, tra cui la difficoltà nel riscossione dei tributi, la gestione di spese impreviste e, presumibilmente, un accumulo di debiti nel corso degli anni.
Il dissesto finanziario rappresenta un evento traumatico per qualsiasi amministrazione locale. Esso comporta la nomina di un organo straordinario di liquidazione, il cui compito sarà quello di accertare la massa passiva del Comune (i debiti) e la massa attiva (i beni liquidabili) per cercare di risanare, per quanto possibile, la situazione finanziaria. Questo processo porterà inevitabilmente a una rigorosa spending review, con possibili tagli ai servizi, un aumento della pressione fiscale per i cittadini e, in generale, un periodo di forte austerity.
Le ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini di Monterosso Almo potrebbero essere significative. È prevedibile una revisione delle tariffe dei servizi comunali, una possibile riduzione degli investimenti in opere pubbliche e una maggiore difficoltà nel garantire il livello qualitativo di alcuni servizi essenziali.
“Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di ieri sera, 15 aprile – interviene il consigliere di minoranza Paolo Amato, sono intervenuto in merito alla dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente, – afferma il consigliere di minoranza Paolo Amato – approvata a seguito di una situazione contabile e amministrativa ormai non più sostenibile. Quella effettuata in consiglio comunale non è una scelta politica, ma un atto di verità che impone una presa di coscienza collettiva e responsabile. Il disavanzo superiore ai 2 milioni di euro e l’insuccesso del piano di riequilibrio ci pongono davanti a una situazione che richiede rigore, ma anche una visione nuova. Monterosso entra in una fase straordinaria, che vedrà la gestione della massa debitoria pregressa. Il Comune sarà vincolato per anni a un piano di rientro rigidissimo, che avrà conseguenze dirette sui servizi, sulle assunzioni, sui tributi e sull’autonomia politica dell’ente. Il dissesto non è solo un atto tecnico. È anche una sconfitta politica, certamente non voluta , perché nessun amministratore sceglie di arrivarci. Ma non possiamo neanche dire che sia colpa del destino. Nessuno può dirsi completamente estraneo anche se con responsabilità diverse.
Occorre garantire da un lato il controllo sulla gestione dell’Organo Straordinario di Liquidazione che sarà nominato nei prossimi giorni, e dall’altro di avviare un percorso di ricostruzione politica e amministrativa, capace di ricucire il rapporto tra l’ente e i cittadini.
Per questo oggi non parlo solo da consigliere d’opposizione. Parlo da cittadino che ama profondamente questo paese. E che vuole mettere a disposizione la sua voce, la sua esperienza fin qui maturata, la sua voglia di mettersi in gioco, per contribuire a ricostruire, passo dopo passo, un percorso di rinascita e di fiducia verso una nuova ripartenza. Occorre essere vigili, ma anche costruttivi. Critici, ma mai pregiudiziali. Perché Monterosso non può più permettersi né rancori, né superficialità, né ripicche. Abbiamo davanti sfide che devono dare risposte ai cittadini tassati al limite della sopportazione, ai giovani che vogliono i loro spazi , al turismo che non può essere lasciato alla improvvisazione tenuto conto delle potenzialità di cui gode il nostro territorio È il tempo del coraggio, della verità e del lavoro di tutti. Io, in questo tempo difficile, non intendo tirarmi indietro.” Mi auguro che l’amore per questo paese , soffochi l’orgoglio e i pregiudizi e posto sopra ogni cosa , spinga tutti indistintamente verso questa prospettiva.istituzione comunale e i cittadini.
Ho apprezzato- continua Amato – l’appello del Presidente del consiglio rivolto alla società civile ,alle associazioni di categorie ,all’intero consiglio comunale compresa la minoraza ,a collaborare tutti per il bene del comune
Ribadisco la volontà di svolgere il mio ruolo con spirito di collaborazione, – conclude il consigliere Amato – consapevole della delicatezza del momento e della necessità di risposte concrete e trasparenti per tutta la comunità.”
2 commenti su “Monterosso Almo. Il consiglio comunale vota il dissesto finanziario dell’ente”
Non c’è stato nessun acceso dibattito , anzi devo dare atto a tutti i consiglieri di un atteggiamento rigorosamente conciliante e unitario . Non ci saranno aumenti delle pressione fiscale , la quale è già al massimo dal 2016 in quanto l’allora commissario ha stabilito . Nessuna tariffa sarà revisionata , purtroppo non tutti riescono a capire i veri motivi di questo dissesto . Essenzialmente , sono questi i motivi : l’accantonamenti per possibili soccombenze debiti Enel . Infatti esclusi questi nel bilancio si può evincere un avanzo di 1200.000 euro . Nessuna spesa pazza , nessun imprevisto , voglio anche ricordare che la riscossione in questo comune è altissima , solo 13 per cento di evasione . Tutti i comuni sono in grosse difficoltà , e tutti sappiamo il perché, ma chi dovrebbe muoversi purtroppo non muove . È impossibile che un comune in cui il costo energetico si aggira intorno ai 250000 euro , di colpo lo si porta a 560000. Non è sopportabile per chi come noi gestisce piccoli trasferimenti . Non disperiamo e lavoriamo assieme per uscirne in tempi brevi . Il presidente del consiglio.
Presidente del consiglio mi dispiace ma se ci saranno Anonimus e seguito anche a Monterosso le sue tesi non saranno accettate ,
Mi dispiace ma questi individui non capiscono ragione , per loro la colpa è sempre degli amministratori se sono di centro destra, silenzio assoluto se sono di centrosinistra vedi Pozzallo dove il magnifico sindaco sinistro dopo il dissesto adesso è candidato a presidente della provincia .
Lo so perché a Modica ci ho provato a spiegarlo ma niente da fare.
Brutta gente ,