
Una recensione al libro del poeta e scrittore Domenico Pisana, Profili di tempo e d’anima, OperaIncerta editore 2024, è apparsa nel numero di marzo della testata giornalistica pugliese OceanoNews. A scriverla è stata Tina Ferreri Tiberio, docente in pensione di Storia e Filosofia, autrice di diverse raccolte poetiche e poetessa presente in due Enciclopedie di Poesia Contemporanea “Fondazione Mario Luzi” 2015 e 2016, nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei 2017 e sulla rivista di letteratura Euterpe. Cosi scrive Tina Ferreri Tiberio sulla silloge di Pisana.
Profili di tempo e d’anima di Domenico Pisana, edita nel 2024, è una raccolta di poesie che va dal 2020 al 2023; la prefazione è a cura del prof. Hussein Mahmoud, docente ordinario di lingua e letteratura italiana alla Bdr University al Cairo in Egitto.
La raccolta si divide in due sezioni: Nella dimora dell’inconoscibile tra kronos e kairòs e Tra immanenza e trascendenza. La prima sezione contiene 32 poesie, la seconda ne contiene 41. Già i titoli delle due sezioni sono molto intriganti.
Nella sezione Nella dimora dell’inconoscibile il poeta Pisana ci conduce nel labirinto della vita, perché solo in questo labirinto è possibile ritrovare il filo conduttore che ci potrà accompagnerà verso l’unica Luce che dimora nell’inconoscibile. Dopo il componimento dedicato a sua nipote Greta Maria, il poeta apre la raccolta poetica con la poesia Trovami dove germoglia un fiore, una poesia bellissima, emblematica, risultata al 5° posto al Premio Letterario Milano International nel 2021 al quale hanno partecipato poeti di 21 Paesi.
Il poeta Pisana è un uomo di fede, la sua fede traspare in tutti i suoi versi e in tutti i brani poetici aleggia questo rapporto privilegiato d’amore con il Creatore dell’Universo, rapporto che inizia ora ma si estenderà oltre i limiti / i confini della vita stessa, in un orizzonte eterno.
L’uomo, continuamente tormentato e alla ricerca del senso della propria esistenza, è invitato a cercare Dio nell’aratro che solca la terra, / nel sole che risplende sui campi, nel cuore che abbraccia verità e libertà… Trovami dove germoglia un fiore / anche se nessuno lo annaffia. Sono versi colmi di speranza, dove il tempo / Kairos è un tempo indeterminato, un tempo in cui tutte le sfaccettature e le sfumature della vita sono occasioni e opportunità per essere colte e per definire l’orizzonte del nostro destino.
Il poeta in Ovunque Tu sia cosi si esprime: Ovunque Tu sia, / guarderò con i tuoi occhi / per non cadere / nella rete dei sogni / senza nomi né simboli;/ aspetto il ritorno di nuove memorie.
Il poeta affronta con coraggio le sofferenze e le afflizioni, le sopporta con dignità, ma nello stesso tempo si rafforza in lui questo legame indissolubile con l’Assoluto, un legame che guida il suo viaggio nei luoghi interiori dove sentimenti ed emozioni rivelano una ricchezza e una fermezza d’animo incredibili.
I momenti difficili sono nulla di fronte a Dio che è Verità e per cui l’uomo è già perdonato per le sue continue debolezze e manchevolezze; così Pisana dice nella poesia “Si perde nel vento”: Si perde nel vento / il pianto di memorie / ed è grigiore di portali il mio cuore…// in me risuona l’inizio della fine, / la forza si oppone al tramonto sulle mie gambe malferme…// E se non fosse per Te, / l’orizzonte conoscerebbe già / quel riverbero che rimando ancora nel tempo…
Dunque è un viaggio, il suo, nel tempo, nel tempo dei ricordi, nel presente e nel passato, è il viaggio inteso come nostos non solo nel senso di nostalgia o nel senso del sentirsi come in esilio ma anche come desiderio del ritorno.
Questa raccolta poetica rivela un pullulare di emozioni e di immagini, ogni composizione traccia un affresco sia dei sentimenti sia del vissuto emotivo del poeta, perché il poeta Pisana è sempre alla ricerca continua di sé e dell’altro.
Nella seconda parte Tra immanenza e Trascendenza il poeta scava nel suo essere, le sue parole sono un inno alla Pace, alla Speranza, all’Amore e non mancano versi in cui attinge all’ ineffabile, all’inesprimibile. Sono versi di alta spiritualità ed è come se questo viaggio interiore lo aiutasse a coltivare il cuore.
Così il poeta in “Da una clessidra osservo il cuore”: …e mi sospingi nell’infinito dei silenzi / con la lucerna accesa / in cerca dell’albero…// Primavera quieta, io t’attendo / chino ai tuoi colori / petali di tempo / rimasti nella solitudine, / sale la mia vita di reduce / sotto l’azzurro di cieli inumati. Il poeta Pisana riconosce e apprezza le piccole cose e prega l’Inconoscibile perché possa essere foglia d’ombre / piegata sui riflessi dell’acqua, // voce che si perde nell’immenso,/ attimo di ogni quiete, // canna che s’oppone alle tempeste,/ ritaglio d’azzurro tra fili di pioggia, così nella poesia “Dove Tu mi vuoi”.
La dimensione trascendente si alterna a quella immanente, ma mai l’una sovrasta sull’altra; entrambe le dimensioni convivono in armonia e la vita interiore del poeta cerca continuamente la Volontà divina. Vi è in questa silloge un afflato filosofico prettamente cristiano – cattolico. Questo suo cammino spirituale è l’elemento costante della storia non solo del poeta Domenico Pisana anche dell’uomo Pisana. Questo viaggio alla ricerca della felicità conduce l’uomo / poeta ad essere eremita tra la folla, a cercare la Parola nella voce del mare, / nel brusio del vento…/ Solo Tu, parola incompresa / piegata su di me,// uccisa nella notte / per razziare la speranza,// ti fai balsamo di vita…
L’uomo partecipa alla trascendenza, intesa come anelito, come valore che rimane pur sempre inattingibile dai sensi, dall’esperienza e dalla rappresentazione. Sicché in quest’opera poetica affiora prepotente la dimensione filosofica e la natura umana, e mentre sembra avere smarrito il senso profondo dell’esistere, ritrova nella propria interiorità il sentimento della pietas e la grande forza della speranza.
Il linguaggio e la struttura sintattica rispecchiano il ritmo poetico, i versi sono liberi e tra la parola poetica e la realtà oggettiva vi è una profonda correlazione.
Tina Ferreri Tiberio