
Quanto sta accadendo a livello globale preoccupa anche i territori più piccoli. Che, a cascata, subiranno le ripercussioni di scelte nefaste imposte dall’alto. Ecco perché il consigliere comunale dei Cinque Stelle di Ragusa, Sergio Firrincieli, ha presentato una mozione per dire no al riarmo in Europa. “Il Piano, declinato in 5 punti, vale 800 miliardi di euro – afferma Firrincieli – e segna un deciso cambio di rotta dell’Unione a favore di una vera e propria militarizzazione dell’Ue, come a più riprese denunciato dal gruppo parlamentare “Movimento 5 Stelle”, in cui le priorità politiche su temi centrali quali la transizione verde e digitale, la sanità, l’istruzione e la green economy cedono il passo al rafforzamento della capacità di produzione di armi e munizioni; in particolare, il Piano Ue prevede un aumento esponenziale della spesa per la sicurezza e la difesa dell’Europa, declinata nel senso di un rafforzamento della capacità militare, attraverso l’istituzione di un nuovo strumento finanziario basato su prestiti agli Stati membri garantiti dal bilancio Ue, per l’acquisto, tra l’altro, di sistemi di difesa aerea e missilistica, artiglieria, missili e munizioni, droni e sistemi antidrone, nonché investimenti in infrastrutture critiche e protezione dello spazio, mobilità militare, cyber, intelligenza artificiale e guerra elettronica”. “La svolta bellicista – sottolinea ancora Firrincieli nella mozione – sta minando le fondamenta dello spirito originale del grande progetto di pace che avrebbe dovuto essere l’Unione europea e che auspichiamo si torni a perseguire, come rivoluzionariamente sancito dal testo de “Il Manifesto di Ventotene”, ovvero uno dei testi fondanti dell’Unione europea, per creare una federazione continentale ispirata ai principi di pace, libertà e democrazia. Ecco perché con questa mozione si impegna il sindaco e la giunta ad esprimere la netta contrarietà ad ogni forma di sostegno del piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030”. Tutto ciò al fine di recuperare i valori fondanti dell’Unione europea, a sostenere nelle opportune sedi europee la sostituzione integrale del “ReArm Europe/Readiness 2030″ con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali: spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, investimenti green e beni pubblici europei, per rendere l’economia dell’Unione più equa, competitiva, sicura e sostenibile”. La mozione, se approvata in aula dalla maggioranza dei consiglieri, dovrà essere trasmessa alla presidenza del Consiglio dei ministri e al Comitato europeo delle regioni.