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Il male ha un nome e va fermato…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

“A war is not started to conquer but to be able to be at war forever” (Una guerra non viene iniziata per conquistare ma per poter essere in guerra per sempre). Frase che calza a pennello alle operazioni condotte da Putin nello spazio ex-sovietico, l’“Estero vicino” come Mosca lo definisce, sul quale pende la minaccia di un potere incurante dell’indipendenza acquisita dopo lo sfaldamento dell’Unione sovietica. Frase con cui George Orwell descrisse un mondo che ancora stentiamo a riconoscere come nostro. Eppure: invasione dell’Ucraina nel 2022 con la scusa della denazificazione; proteste e cariche della polizia in Georgia dove è insanabile la spaccatura tra i cittadini e il partito di governo, il filorusso Sogno georgiano, responsabile di aver congelato fino al 2028 il processo di adesione all’Ue con l’intento di riavvicinare Tbilisi a Mosca, e imposto la legge sui cosiddetti “agenti stranieri” sul modello di quella russa che reprime il dissenso; disordini e manifestazioni in Romania dopo l’elezione del candidato di estrema destra, il filorusso Georgescu, invalidata dalla Corte costituzionale per irregolarità nei finanziamenti e giudicata “un’azione ibrida aggressiva da parte della Russia”. Sintomi di un male che ha lo stesso nome ed è da ciechi non vedere. A questo proposito, è conseguente domandarsi cosa Putin intenda quando dice: “Non abbiamo bisogno di nulla che appartiene ad altri. Ma quello che è nostro, non lo restituiremo”. Da un lato sembrerebbe voler rassicurare l’Europa che sarà lasciata in pace, dall’altro la invita a togliersi dalla testa l’idea di immischiarsi nei rapporti tra Mosca e i paesi ex sovietici. Un ritorno al passato, l’ossessione dei confini dell’Urss e la volontà di ricomporla prendendosi ciò che ritiene suo di diritto contro il diritto internazionale. Eppure, con Eltsin, la neonata Federazione russa aveva mosso alcuni passi verso il sistema internazionale liberale, accedendo al Consiglio d’Europa e accettando di sottoporsi allo scrutinio della Corte di Strasburgo (Corte EDU) e al vaglio della Corte europea dei Diritti umani. Ma le molteplici istanze di cittadini russi in tema di rispetto dei diritti costrinsero il Consiglio d’Europa a disapplicare le sentenze russe, finché, dopo il 2010, tra Strasburgo e Mosca i rapporti si esacerbarono e raggiunsero il punto di rottura quando i diritti alla libertà e all’incolumità personale dell’attivista Sergej Simovolos furono violati. L’allora capo del Cremlino Medvedev intervenne  e dichiarò la supremazia del dettato interno sul diritto internazionale, ostacolo, per Putin, alla realizzazione del suo sogno di espansione imperialistica. La speranza di integrare Mosca nell’ordine liberale occidentale era tramontata e con l’annessione illegale della Crimea e l’invasione dell’Ucraina, a Mosca fu sospeso il diritto di voto nell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il mondo è cambiato a vantaggio della forza contro le regole. Le prime avvisaglie della rinnovata aggressività russa si sono palesate in operazioni condotte con le tecniche del Kgb, come quella di peace-enforcement del 2008 in Georgia con il pretesto di difendere gli indipendentisti di due oblast, ma  sono state sottovalutate o ribaltate nelle narrazioni a favore del Cremlino. Entro il 2030 la Russia amplierà la portata del suo esercito con 1,5 milioni di soldati in più, 7000 carri armati e 1500 jet da combattimento. Putin non ha fretta, ma non si arresta. Santo Donald gli ha promesso il disarmo totale dell’Ucraina, la neutralità di Kyiv, il veto all’ingresso nella Nato e l’allontanamento di Zelensky, il boccone indigesto ai due presidenti-autocrati, il presidente che in Italia pochi nominano per fastidio e antipatia. Uno che si è incaponito a lottare contro un nemico invincibile, il che è da dimostrare, uno responsabile dei tanti sacrifici fatti dagli italiani per pagargli le armi. Massacri, torture, stupri, un migliaio di bambini rapiti, Bucha e Mariupol, tutto dimenticato. La libertà di un Paese è su un tavolo da gioco e la parola “pace” il refrain dai significati vaghi nelle piazze dei benintenzionati. Anche Putin nomina spesso quella parola sapendo che fa presa, ma con la sicurezza che sarà lui a stabilirne il significato al tavolo dei negoziati. Chi lo ha capito, sa che di fronte alla minaccia russa più delle parole potranno le armi. E’ da questa consapevolezza che è nato il Piano “Re Arm Europe” a cui aderiscono gli Stati membri eccetto l’Ungheria. Hanno espresso apprezzamento per il progetto anche i vescovi europei uniti nella commissione delle Conferenze episcopali dell’Ue, che hanno sottolineato: niente comprensione per le ragioni del Cremlino, niente bandiere bianche da sventolare. Contro il piano la Santa Sede di cui ricordiamo l’invito rivolto a Zelensky di alzare bandiera bianca.

 

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17 commenti su “Il male ha un nome e va fermato…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Tonino Spinello

    Be, con queste motivazioni chi vi deve dire cosa?
    Di diplomazia neanche a parlarne, con due dittatori che vogliono la pace chi deve continuare la guerra?
    Ursula dice che l’operazione “riarmo” deve avvenire entro il 2030, In pratica questo 2030 da green totale passa a riarmo. Ma forse perchè le armi sono meno inquinanti. Cosa potrà mai inquinare un carro armato, un F16, un missile, una bomba…..
    Dott.ssa Faletti, per il resto dell’articolo e per quanto erudito, sono rimasto folgorato dalla narrazione. Se fossi Donald Trump, Le direi…”mi dispiace Lei è licenziata”!

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  2. Signor Spinello, uno dei due sta studiando per diventare dittatore, l’altro è un dittatore. Il primo vuole la pace perché l’ha promessa, il secondo non la vuole finché non avrà raggiunto i suoi obiettivi in Ucraina e altrove. L’Europa può solo provvedere, e in fretta, a organizzare un sistema di difesa integrato in grado di far fronte a minacce esterne sempre più complesse. Non ci sono alternative. Trump assume solo persone disposte a dargli ragione.

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  3. Ma siamo ancora fermi alla propaganda del 2021 e alla demonizzazione dell’avversario con immagini stile ventennio? Guardate che c’è spazio sull’ammiraglia per Ventotene, non abbiate timori di trovare ressa.
    Ma in quanti siete ancora a credere realmente a queste cose?
    I sondaggi recenti parlano circa del 40%, figurarsi fossero numeri non ritoccati…
    Quando fa comodo si tirano dentro anche i vescovi giusto per dare una parvenza di appoggio morale? Con kirill non era così, mi pare…

    Ma dove volete andare, tirate il freno a mano e finitela, di ridicolaggini ne abbiamo già viste abbastanza, pagliacciate costose per tutti fra l’altro, per l’assoluta incapacità di giudizio e di logica o di conoscenza storica.

    E ste famose minacce russe di cui si parla sempre, sono nella stanza con noi in questo momento?

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  4. Ho letto l’articolo con interesse, ma vorrei soffermarmi soltanto sul titolo
    “Il male ha un nome e va fermato”
    Al netto di chi è bene e chi è male, mi chiedo, chi dovrebbe fermarlo quello da lei identificato?
    Siamo di nuovo nella facezia “armiamoci e partite” di mussoliniana memoria
    Ovviamente lei non potrà di sicuro, perché provo a immaginare i suoi impedimenti per ogni:
    LUNEDÌ verrà a trovarla una sua parente
    MARTEDÌ ha una visita medica prenotata
    MERCOLEDÌ avrà la lezione di bridge
    GIOVEDÌ Gnocchi
    VENERDÌ ricambierà la visita alla parente
    SABATO scriverà l’articoletto per RTM
    DOMENICA a messa.
    e così via, per le restanti settimane a venire.
    Mi auguro però, visto l’ardimento con il quale attraverso il titolo, auspica un intervento risolutivo, di contribuire secondo le sue possibilità cioè, rinunci alla messa domenicale e si metta in piazza con un banchetto, raccogliendo le firme di chi approverà il suo appello imperioso “il male VA fermato”, e poi venga a riferire i numeri, perché caso contrario, le sue di parole, o sono belle o sono balle.
    Nel frattempo, le ricordo Flaiano:
    “In una guerra, la gloria va poveri, i ricchi s’accontenteranno dei profitti”.
    Cordialmente…

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  5. Le solite opinioni della Faletti.
    Sono le stesse della Battistini, l’Ucraina ha vinto, la Russia combatte con le pale, non ha più un esercito, e opinioni varie.
    Adesso ci dicono che con le pale attaccherà l’Europa😂😂
    La Russia non ha mai invaso l’Italia negli ultimi 300 anni, l’Italia invece tre volte. Per non parlare di Inghilterra, Germania, Francia, ecc ecc.
    Articoli che sono pallonate da circo.
    Due anni che mandano armi e miliardi, adesso Nato e Italia con il culo per terra……abbandonati pure dai misericordiosi americani……..ci sarebbe da ridere se non ci fossero di mezzo un milione di morti, dei quali voi siete complici. Giornalai compresi.
    Avete perso perché Siete stati stupidi, arroganti, ed imbroglioni. La vostra stupidità ha reso grande Putin, voi siete i veri Putiniani. E i vostri attori siederanno al tavolo con Putin, e finirà a tarallucci e vino.
    Per voi rimarrà solo la presa per i fondelli, e a pagare il prezzo più alto saranno gli ucraini. Vergogna

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  6. Sig. Gino, i moralisti su un milione di morti in ucraina e su decine e decine di migliaia di morti in palestina.
    Perseverano nell’errore e nel giudizio nonostante l’elefante nella stanza, con baldanzosa arroganza, direi e rabbiosa presunzione dovuta ormai alla mancanza di argomenti. La storia li giudicherà, perché questa volta sarà scritta dalla verità, e non dai vincitori, e avendo avuto l’occasione di ravvedersi, hanno preso nuovamente la strada sbagliata, quella reale del male che non solo va fermato, ma che sta adesso veramente agonizzando.

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  7. Tonino Spinello

    A proposito di moralisti, c’è stato un tempo in cui le decisioni sul riarmo e sulla guerra generavano immediate reazioni popolari, scendevano in piazza associazioni di categorie, movimenti studenteschi, politica che si vedeva chiaro chi era all’opposizione, insomma si faceva casino e oltretutto non c’erano in ballo 800 Miliardi.
    Oggi come vi sembra?
    Dott.ssa Faletti, ma com’è potuto accadere che ad oggi siamo circondati solo da dittatori, da Est a Ovest, da Sud a Nord sono tutti dittatori, siamo rimasti solo noi i buoni?
    Ah stu Putini……

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  8. Ad uno dei presenti che diceva settimane fa che Papa Francesco era morto e che avrebbero reso pubblico il decesso dopo per “alleggerire” lo scandalo che scoppierà in America, bene il Papa è vivo, dolorante ma vivo pertanto Spinello sarebbe meglio che lei da cattivo negazionista evitasse di sparare min… Si dedichi alla buona ricerca, al lavoro e lasci stare i complotti che insieme ai suoi compagnetti porta avanti perché stavolta a scacciau franca!!!

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  9. Sig Paolo
    Si aggrappano sugli specchi, cosa dovrebbero dire? Che siamo dei falliti? Devono obbligatoriamente continuare con questa strada che porterà al disastro, non sanno come uscire da questa situazione creata dagli americani.
    La storia sarebbe tutta da riscrivere, decenni di menzogne. Le menzogne vanno avanti da tantissimi anni.

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  10. Sig. Spinello, c’è di peggio approfondendo ciò che dice. Mentre la dx fa giochetti strani e crea confusione su confusione, è proprio la sinistra di ieri che ha fatto disarmare mezzo mondo che vuole il riarmo oggi.

    “Vedere la sinistra manifestare in piazza per il riarmo è come vedere Hannibal Lecter che inauguri un ristorante vegano”

    https://lanuovabq.it/it/la-sinistra-pro-riarmo-porta-in-piazza-il-disarmo-culturale

    Non parliamo di chi si professa di dx, che segue quelli di sinistra che ora professano valori di destra.

    Votare serve! (Cit.)

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  11. @Gino siete dei falliti perché avete odiato con tutte le forze gli americani, ora che c’è un presidente fuori di testa e amico di Putin voi osannate e leccate gli americani. Peccato lo shampoo che usate per lavarvi la testa.

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  12. Arazziu
    Io non ho mai leccato né gli americani, ne altri. Quelli che avete leccato gli americani, russi, è tanti altri a secondo delle convenienze Siete stati voi. Sempre a 90° anche per farvi avvelenare in tempo di Pandemonio. Siete solo servi dei padroni. E tali resterete.

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  13. Sig. Gino, siamo alle comiche. I pazzi affermano di essere sani dando del pazzo ad un presidente, questo legittimamente eletto (da milioni di pazzi a questo punto?) e approvato nei sondaggi, senza pannolone e non in fase di demenza senile, di una superpotenza che, fra l’altro, firma autonomamente e personalmente gli eo.

    Loro sono sani invece, dopo essersi bevuti il covid e le panzane sull’ucraina, che si vinceva in tre settimane con le sanzioni e che zelensky ha trovato traffico ed è in ritardo sull’autostrada per mosca, ora sono pronti ad armarsi indebitandosi perché sempre chi ha cannato tutto dice che la Russia, nonostante abbia perso, sia senza calzini, in recessione, che si sia autosabotata i gasdotti e fatta terrorismo interno, in crisi, con Putin con 80 malattie mortali, e chissà cos’altro, sta invadendo i paesi europei.

    Però ci sono 5 anni di tempo prima che ci invada, il tempo che riusciamo a fottere e spendere 800 miliardi, sia ben chiaro, domani non succederà, e nemmeno l’anno prossimo, perché loro sanno esattamente cosa farà Putin (ma le malattie mortali non l’ammazzano prima del 2030?).
    2030 dicono e 2030 Putin invaderà, e noi abbiamo 5 anni di tempo.
    Forza bevetevela anche questa, oh voi sani di mente.
    Pazienza che sti 800 miliardi li debbano fregare da tempo, e che siano sempre gli stessi di cui draghetto parlava mesi addietro per altri scopi.

    E questa gente sarebbe sana di mente. Tralasciando le prove evidenti dello schifo che continuano ad appoggiare, degno della peggior specie senza onore e ritegno della razza umana.

    La cosa fenomenale è che credono a tutto, qualsiasi cosa che faccia sbellicare dalle risate, loro se la bevono. Non li ferma niente e nessuno, basta che sia in TV all’unisono, ancora dopo anni non ci si può credere che esistano persone così.

    Quanta rabbia che provano per l’invidia di non saper usare il cervello ed essere necessariamente sottomessi alla massa, evidente semplicemente dalla totale incapacità di contestare qualsiasi informazione avversino, energie che potrebbero impiegare per evolversi ed emanciparsi rendendosi autonomi nel pensiero. Ogni post un’occasione persa per stare in silenzio e ricercare qualsiasi cosa per migliorare la misera condizione di partenza, sempre statica, provocatoria, mai utile, mai sensata, mai intelligente, mai veritiera.

    Quando penso a cotanta vastità intellettuale ed intellettiva, l’unica immagine che mi viene in mente è quella del servo Jean Cojon, del film i visitatori.

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  14. Arazziu, ma non è che i falliti siete voi, che amate gli americani se bombardano e destabilizzano e li odiate se invece sono votati per cessare i conflitti?
    Un presidente è fuori di testa perché vuole la pace?

    Pensi allo shampoo vostro che è penetrato sicuramente all’interno dal cuoio capelluto con tutti i film hollywoodiani visti, sempre la solita trama, buoni loro e cattivi gli altri.
    Immagino starà seguendo lo ‘spulciamento’ su cosa sta venendo fuori dai files di JFK… Come no?
    Niente che non si dicesse da tempo, giusto?

    Ma forse lei non ha tempo per questo, meglio i complottismi sulle invasioni russe ed il crollo imminente contemporaneo della Russia.

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  15. La concorrenza del ramo “idioti” è agguerrita.
    E c’è gente che si spintona per arrivare prima

  16. Sig Paolo
    Cosa pretende da dei parassiti? Sono come i falliti che governano l’Europa, non sanno come uscirne dalla figura di m……a che hanno fatto, e continuano ad andare per la strada sbagliata. Non possono dire siamo stati dei fessi.

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  17. Tonino Spinello

    E a proposito “il male ha un nome e va fermato”, l’ex consigliere di Zelensky Atrestovich ha dichiarato che il capo dall’Intelligence ucraina Budanov ha proposto di fare esplodere tutte le centrali nucleari ucraine in caso di sconfitta nel conflitto. Ha spiegato pure che è per questo che gli Stati Uniti vogliono prendere il controllo delle strutture.
    Questa la dichiarazione di dell’ex consigliere Arestovich:
    “Ci vedono come una scimmia con una granata. E semplicemente dei giocattoli pericolosi ne vogliono prendere il controllo. Sanno che abbiamo intenzione di far saltare tutte le centrali nucleari se L’Ucraina perde. Budanov aveva già iniziato a parlare di questo argomento circa un anno e mezzo fa. Tipo, faremo saltare in aria tutto: tutti quelli russi che riusciremo a raggiungere, tutti i nostri, in modo che nessuno ne prenda. Secondo il principio “moriremo ma porteremo tutti con noi”.

    In precedenza il Financial Times aveva scritto che un possibile trasferimento delle centrali nucleari a Washington sarebbe stato contemplato negli accordi Ucraina-Usa.
    In pratica in Ucraina se porteranno avanti questa psicosi, significa che morirà Sansone con tutti i filistei e aggiungo pure che oltre agli ucraini moriranno pure gli 800 miliardi della UE, ma resterà in vita solo il debito per i prossimi 50 anni.
    Adesso nell’epoca del coito interrotto vorrei porre una domanda alla Dott.ssa Faletti:
    Ma se Putin volesse davvero invaderci come tutti gli europeisti affermano, perchè dovrebbe aspettare 5-10 anni il nostro riarmo e non farlo subito che sarebbe più logico?
    Prima ci libereremo della drogata, psicopatica, schizofrenica, e corrotta Europa, e prima ricominceremo a vivere da persone umane senza essere cognitivamente disturbati.

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