
“Nel corso della prima seduta ispettiva del 2025 (a proposito, perché abbiamo dovuto aspettare sino a metà marzo per tenerne una?), ho cercato di capire in che modo questa giunta stia investendo i soldi dei cittadini, in che modo sindaco e assessori, pagati alla stregua di amministratore delegato e manager aziendale, si stanno adoperando per portare avanti, negli ambiti di propria competenza, le dinamiche di crescita della città. Dalle richieste fatte e dall’ascolto degli interventi degli stessi in aula, ne è venuto fuori una sorta di trionfo dell’ovvietà. Nessun volo pindarico, nessuno slancio, al di là di qualche sprazzo. Normale amministrazione, insomma”. Così il consigliere comunale dei Cinque Stelle a Ragusa, Sergio Firrincieli, che traccia un breve resoconto delle risposte ricevute. “L’assessore ai Centri storici, ad esempio – prosegue Firrincieli – al di là dell’interessante mostra sugli Egizi, chissà poi perché se ne occupi lui, ci ha dato delle risposte che non ci sono piaciute sul rilancio di una parte della città sempre più alle prese con criticità di vario genere e i cittadini certamente possono verificarlo. L’assessore all’Ambiente eternamente alle prese con il nuovo bando per l’igiene ambientale, invece, a fronte delle nostre lamentele, ci ha risposto che Ragusa non è una città sporca, bensì non completamente pulita. Una modifica del senso del paradigma che, naturalmente, non può soddisfarci. Anche da questa risposta i cittadini potranno trarne una valutazione. Nulla di nuovo sotto il sole per l’assessore allo Sviluppo economico. Uno slancio in avanti la questione della De.Co. così come il processo lungimirante per il Pane ibleo che, però, al momento resta soltanto nelle ipotesi congetturali. Pochi i fatti concreti”.
“Con riferimento all’ambito scolastico – ancora Firrincieli – numerose le attività in campo, ma sulla riqualificazione di tutti gli immobili che ospitano studenti, su cui pure sarebbe necessario intervenire, si attende, nella maggior parte dei casi, lo sblocco di fondi di finanziamento. Come dire che siamo all’anno quasi zero. Per il resto poi la lista di una serie di attività che altro non sono che il conseguente ossequio alle direttive ministeriali. Così potremmo snocciolare dati a non finire. Nessuna risposta, poi, sulla questione randagismo e sulla privatizzazione, oggetto di confronto in queste settimane all’Ars, riguardante la gestione degli animali randagi. L’assessore al Bilancio ci ha illustrato il suo operato rispetto agli strumenti adottati e da adottare e poi si è soffermato sul campo della Protezione civile, altra sua delega di competenza, illustrando i vari interventi animati e la nuova infrastruttura al porto e la notizia che a Pasqua partirà il catamarano. Partirà? Stessa carrellata di cui si è reso protagonista l’assessore allo Sport e alle Politiche giovanili evidenziando i passi compiuti per fare diventare Ragusa città dello sport e la riproposizione di qualche manifestazione interessante, come il Rally del barocco, e abbiamo appreso che a dicembre passerà da Ragusa la fiamma olimpica. Merito degli organizzatori non certo la risposta ad una candidatura. A proposito di carrellate, abbiamo preso atto pure di quella fattaci dall’assessore ai Lavori pubblici rispetto a cui abbiamo eccepito che, pur a fronte della presenza di una serie di cantieri importanti (teatro Marino, vallata Santa Domenica, contrada Petrulli, villa Moltisanti e altri ancora), non si vede questo brulicare di operai come ci si attenderebbe dalla prima stazione appaltante della Sicilia con ben oltre 100 milioni di euro di appalti in corso. Si fa melina per inaugurare a ridosso della prossima tornata elettorale? E poi, che fine ha fatto il piano di asfaltatura portato avanti a spizzichi e bocconi? Forse, visto che appunto non c’è alcuna campagna elettorale in corso, si sta aspettando la prossima per riprenderlo? Con l’assessore ai Servizi sociali, inoltre, ci siamo confrontati sulle varie misure adottate a supporto delle persone fragili. Fondamentale, in questo senso, ma voglio dire anche in tutti gli altri settori dell’ente, il supporto che arriva dal personale che, pur senza il riconoscimento, nella maggior parte dei casi, di premialità dovute, si occupa della cosa pubblica come se fosse una questione personale, cosa non scontata, riuscendo a raggiungere risultati di livello”.
“Le ultime richieste – continua Firrincieli – le abbiamo rivolte al primo cittadino in qualità di delegato alla Cultura. A oggi nessun esito sul percorso del partenariato speciale che ha interessato sia il castello di Donnafugata quanto la sala Falcone-Borsellino. Per quale motivo? Quali le ragioni di questi ritardi? Non ci soddisfa la risposta secondo cui i commissari valutatori, avendo impegni personali e vivendo lontano da Ragusa, hanno avuto difficoltà ad incontrarsi. Ci chiediamo si riuniscono per beneficenza o li paghiamo? In ultimo, il sindaco ha fatto un accenno alla campagna elettorale per il Libero consorzio che lo vede con il cerino in mano e rispetto a cui nessuno ha saputo lanciare un’ancora di salvataggio. Questo, forse, perché non ha ancora compiuto una scelta di campo e i partiti sono già avanti, senza che lo abbiano preso in considerazione. Quegli stessi partiti che il sindaco ha considerato gusci vuoti e che, adesso, non fanno nulla, com’è giusto che sia, per agevolarlo. Insomma una offerta di disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente del Lcc che tuttavia, se Cassì non fa una scelta di campo e non decide con chi affiancarsi, partendo dal basso con umiltà e spirito di servizio, lo spingerà a non potere vestire alcuna casacca, eccetto quella di qualche partito alla canna del gas e a quel punto emergerebbero tutte le contraddizioni sia dialettiche per le dichiarazioni fin qui espresse sia all’interno della coalizione che lo sostiene dove in diversi perderebbero la faccia poiché impossibilitati a mantenere una posizione che li vedrebbe trasformarsi politicamente. A quel punto addio coerenza”.