
Solidarietà alle attività commerciali che sono state prese di mira nelle ultime settimane, è espressa dal Consigliere comunale di Liberta’ Popolare, Peppe Puglisi. È strano – scrive Puglisi – come non ci si renda conto (o forse non si voglia) che la Scicli che tutti conoscevamo sta avviandosi verso un cambiamento. Culla di una tradizione territoriale ormai lontana, deve necessariamente porsi l’interrogativo se rifarsi ancora a quei valori di una volta, oppure affidarsi a una modernità che non si addicono. La politica dovrà interrogarsi e capire dove ha sbagliato e se ci sono ancora i correttivi per correre ai ripari. Forse si può. L’escalation dei furti sta costringendo i cittadini a starsene in casa e diventare i guardiani di se stessi. Non altrettanto si può dire delle attività commerciali che stanno vivendo un momento difficile. Cresce la preoccupazione, l’insicurezza e la rabbia di chi subisce un furto, un danno alla propria attività. I numerosi episodi che ultimamente accadono in città, ci dicono che qualcosa, anzi troppe cose non vanno per il verso giusto. La politica e le Istituzioni, devono assumersi la responsabilità per far fronte all’emergenza. I partiti si mettano d’accordo su come e cosa fare per risolvere i problemi di cui soffre la comunità. È urgente un piano straordinario per quanto riguarda la sicurezza in tutto il territorio Sciclitano. Non è più tempo di critiche né di lamentele ma di progetti e programmi con protocolli di collaborazione e intese per trovare le soluzioni adatte. Urge un’inversione di tendenze per restituire alla città e alla sua comunità quella tranquillità di una volta e di cui i cittadini hanno bisogno. Che cosa può fare il Comune? In primis – conclude il Consigliere di Libertà Popolare – lavorare sulla cultura della prevenzione, potenziare e formare il corpo di polizia municipale, investire sulla tecnologia e su nuovi sistemi di TELECAMERE INTELLIGENTI CON RICONOSCIMENTO FACCIALE E VIDEO ANALISI DEI COMPORTAMENTI, aumentare l’illuminazione nei luoghi della città e delle borgate dove manca. Infine, creare un cuscinetto verso chi sta scivolando verso la povertà, di potenziali persone che, per necessità, potrebbero essere disposte a fare cose impensabili, organizzare iniziative comunali di sostegno al reddito per dare aiuti e far capire che il Comune c’è.