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Pozzallo. Il porticciolo si insabbia. I pescatori: “E’ una vergogna!” 

Tempo di lettura: 2 minuti

E anche per quest’anno ci tocca tornare a parlare sull’insabbiamento del porticciolo di Pozzallo Come le feste comandate, i compleanni e gli onomastici, arriva anche per il 2025 la fastidiosa sabbia che ostruisce (in parte) l’accesso all’imboccatura del porticciolo. Abbiamo oramai perso il conto degli anni e dei soldi spesi per togliere l’accumulo di sabbia che, puntualmente, si presenta come la peste nei romanzi di Alessandro Manzoni. Con grave danno di chi, all’interno del porto piccolo, ci lavora come pescatore e ci lavora come proprietario di pontile galleggiante.
Proprio quest’ultima voce rappresenta quella più drammatica. Erano altri i tempi (fino a dieci anni fa circa) quando, all’interno del porto piccolo, potevi vedere scafi e barche con targa italiana, maltese, inglese o spagnola. Ad oggi, tutto è stato “spostato” all’interno del porto grande, da qualche anno il vero “hub” per diportisti e agenzie di navigazione. Troppa sabbia all’interno del porticciolo, col rischio di rimanere intrappolati dentro l’area antistante la sede della Capitaneria di porto. Senza contare le lagnanze dei pescatori, quelli monoreddito, i quali non sanno più a quale santo votarsi affinchè la situazione migliori. “È una vergogna – sentenziavano alcuni pescatori stamani – ma non possiamo farci nulla. Abbiamo protestato negli anni passati, abbiamo protestato nei mesi scorsi, ma da un orecchio entra e dall’altro esce. Siamo scoraggiati”.
La notizia (non ufficiale) che stamani girava fra i quattro angoli del porto di Pozzallo è che pare siano stati stanziati dei soldi per far arrivare un’idrovora, il solito metodo usato ogni anno per riuscire a limitare i danni e aspettare altri 12 mesi in attesa dell’insabbiamento targato 2026. Bisogna però aspettare un bando per l’assegnazione dei lavori e poi incrociare le dita affinchè tutto fili liscio, senza intoppi.
Si perde davvero nella notte dei tempi il primo arrivo, tanti anni fa, di un’idrovora all’interno dell’area portuale per effettuare i lavori. A testa e croce, con un calcolo molto approssimativo, si potrebbe dire che siano stati spesi più di 5 milioni di euro in quasi vent’anni di lavori. Soldi che potevano essere sicuramente spesi per quel famoso braccio di sottoflutto che illustri ingegneri e famigerati architetti hanno più volte disegnato sulla carta senza mai farlo diventare un progetto reale.
Dall’Autorità di Gestione portuale, che da due anni circa “gestisce” gli affari del porto di Pozzallo, il pressing alla Regione Sicilia per far arrivare il più presto possibile soldi ed eventuali soluzioni per la sabbia entrata dentro il porticciolo.
Scommettiamo che, fra dodici mesi, mi tocca fare un altro articolo per l’ennesimo insabbiamento del porto? Si accettano scommesse!

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1 commento su “Pozzallo. Il porticciolo si insabbia. I pescatori: “E’ una vergogna!” ”

  1. Fabio Biagio Fidone

    Questo è il risultato di una scellerata scelta di gestione. Non è possibile avere una struttura portuale e continuare a millantare lavori lavori per poi mai iniziare. quindi è inutile che propagano campagne di comunicazioni con progetti, lavori, che già a priori sanno che non partiranno mai. In merito alle spese fatte negli ultimi 8 anni, meglio stendere un velo. Il vero problema è l’incapacità di gestire due strutture. Perchè il porto piccolo interessa ai fini lavorativi ai pescatori (pochi) ed a una sola azienda di servizi, perchè il resto ha altra struttura . Mentre il porto grande è diviso a realtà che conosciamo tutti e mai verrà messo in discussione un problema come in quello piccolo. Per non parlare dei servizi erogati che a paragone di prezzi meglio andare in altri posti. Con questo cari lettori voglio solamente comunicare che hanno fatto di tutto a Pozzallo per non far venire il diporto nautico esterno e far scomparire il diporto nautico locale. Cordiali saluti. Fabio Biagio FIDONE ex Diportista

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