
Si è concluso con una condanna a 5 anni di reclusione, oltre al pagamento di una provvisionale di 30.000 euro, il processo a carico di un uomo di 61 anni, originario di Napoli ma residente a Ragusa, arrestato per lesioni gravi e danneggiamento. La sentenza è stata emessa dal Gup del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, a seguito di un processo con rito abbreviato.
Il pubblico ministero Gaetano Scollo aveva richiesto una condanna a 5 anni di reclusione, richiesta accolta dal giudice. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Alessandro Agnello, si è allineata alla richiesta dell’accusa. L’avvocato Michele Savarese, difensore dell’imputato, aveva invece chiesto una pena minima, la concessione delle attenuanti generiche e l’esclusione della recidiva, contestando anche la detenzione di un coltello, mai ritrovato. La difesa ha sostenuto che l’imputato avrebbe ferito la vittima con un temperino per paura, dopo essere stato sorpreso a rigare l’auto della vittima.
Secondo l’accusa, il 22 giugno dello scorso anno, l’imputato ha rigato due auto parcheggiate in Via Zancle a Ragusa. Il proprietario delle auto, un 63enne ragusano, ha notato l’uomo e lo ha affrontato, chiedendogli spiegazioni. In risposta, l’imputato lo ha spinto e accoltellato, causandogli gravi lesioni che hanno richiesto l’asportazione della milza.
Inizialmente, il caso era stato fissato per un’udienza davanti al giudice monocratico di Ragusa, Maria Rabini, a seguito di una richiesta di giudizio immediato della Procura. Tuttavia, la difesa ha optato per il rito abbreviato. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’imputato ha ammesso i fatti.
I danni subiti dalla vittima saranno quantificati in sede civile.