
Prosegue il processo davanti al giudice del Tribunale monocratico di Ragusa, Giovanni La Terra, che vede imputata la madre naturale del piccolo Vittorio Fortunato. L’accusa è di abbandono di minore.
Nell’udienza odierna sono stati ascoltati un poliziotto, che ha fornito informazioni sui tabulati telefonici, e il medico dell’imputata. L’udienza è stata poi rinviata al 27 giugno per l’audizione di altri testimoni del pubblico ministero Marco Rota.
Il piccolo Vittorio Fortunato è al centro di una complessa vicenda legale. Secondo l’accusa, il padre biologico, ragusano, deceduto nel 2023, avrebbe simulato l’abbandono e il ritrovamento del neonato davanti al suo esercizio commerciale nel 2020. Il bambino, da quando aveva venti giorni di età, è stato affidato a una famiglia fuori provincia.
In aula era presente anche la parte civile, rappresentata dall’avvocato Emilio Cintolo, in sostituzione dell’avvocato Claudia Parrino, tutore legale del bambino.
Dalle intercettazioni telefoniche tra i genitori naturali sarebbero emersi elementi importanti. In particolare, il 13 novembre 2020, nove giorni dopo la simulazione del ritrovamento, l’imputata, modicana, avrebbe chiamato preoccupata il commerciante, che l’avrebbe rassicurata.
Nella prossima udienza è prevista l’audizione di altri testimoni. La vicenda del piccolo Vittorio Fortunato rimane al centro dell’attenzione, con implicazioni legali e umane di grande rilevanza.