
Si è svolto ieri a Palazzo Iacono un incontro convocato dal sindaco Francesco Aiello per affrontare la grave crisi che sta investendo il settore agricolo e della pesca. “In questi tempi difficili, l’agroalimentare siciliano si trova ad affrontare una crisi devastante che minaccia non solo la sopravvivenza degli agricoltori e dei pescatori, ma anche il benessere delle comunità locali che dipendono dal loro lavoro”- ha dichiarato il Sindaco Francesco Aiello. Alla riunione hanno preso parte numerosi rappresentanti delle organizzazioni agricole. Gianni Fabbris, segretario nazionale di Altragricoltura, il quale, insieme al Consiglio Unitario della Mobilitazione 2025, sta guidando una mobilitazione in tutta Italia contro la crisi, ha portato all’attenzione dei presenti i dati relativi alla protesta che è partita lo scorso gennaio e che vede il comune di Vittoria in prima linea come attento attore dell’iniziativa. Il mese scorso, infatti, il sindaco Aiello aveva già avuto modo di intervenire in merito alla crisi agricola alla Camera dei Deputati, prospettando soluzioni concrete per supportare il settore. Durante l’incontro di ieri erano presenti anche i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confagricoltura, l’associazione dei pescatori, il SIFUS, il movimento MDA, oltre a numerosi agricoltori e l’assessore allo Sviluppo Economico e all’Agricoltura del comune di Ragusa, Giorgio Massari. L’incontro ha avuto lo scopo di fare il punto della situazione e organizzare azioni comuni per sollecitare le Istituzioni Regionali, Nazionali ed Europee a contrastare una recessione che sta mettendo a dura prova il settore agricolo e della pesca. Un tema centrale dell’incontro è stato la necessità di dichiarare lo Stato di Crisi a livello meridionale; un atto che il comune di Vittoria ha già richiesto lo scorso gennaio, a dimostrazione dell’impegno costante a fianco degli agricoltori, dei pescatori e degli allevatori. Fabbris, nel suo intervento, ha sollecitato tutti i sindaci dei comuni rurali a seguire l’esempio di Vittoria e a predisporre un atto formale per dichiarare lo stato di crisi nei rispettivi territori e sollecitare anche una richiesta alla Regione siciliana affinché venga prodotta la conseguente declaratoria di crisi socioeconomica, certificando ufficialmente l’insostenibile condizione che stanno vivendo le imprese. Gli obiettivi posti da Fabbris sono l’indebitamento delle aziende agricole, ittiche e zootecniche, la modifica della PAC (Politica Agricola Comune) in ordine alla ratifica e gestione di accordi internazionali, che devono essere fondati sulla “reciprocità” delle clausole di scambio di prodotti, sotto il profilo dei controlli di qualità e delle procedure tecniche agricole adottate; un rapporto analogo all’uso dei pesticidi e delle molecole chimiche e al rispetto delle norme contrattuali verso chi ha manodopera.
Fabbris ha annunciato una grande manifestazione popolare che si terrà il 19 marzo a Roma, con l’obiettivo di dare voce e visibilità alle difficoltà del settore agricolo e promuovere soluzioni concrete per far fronte a questa emergenza. Nel corso dell’incontro, il sindaco Francesco Aiello ha ribadito l’importanza di un’azione collettiva, esprimendo la sua preoccupazione per la crisi che sta minando la vitalità del settore agricolo e il futuro delle comunità locali. Il Sindaco, ha dichiarato “Il nostro impegno è chiaro: siamo al fianco degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori che rappresentano una risorsa fondamentale per le nostre comunità e per l’intera Sicilia, due dei pilastri importanti della nostra economia e della tradizione. La crisi che stiamo vivendo richiede azioni urgenti e concrete e dobbiamo dare delle risposte tangibili, rafforzando il nostro settore primario e promuovendo un’agricoltura sostenibile e innovativa. Solo unendo le forze possiamo affrontare questa sfida e proteggere il futuro delle nostre famiglie e delle nostre terre”.