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Condannati produttore di pomodori e vivaista per riproduzione illecita

Tempo di lettura: 2 minuti

Confermata dalla Corte di Appello di Catania la condanna al risarcimento danni nei confronti di un produttore e di un vivaista della provincia di Ragusa. I due si sono resi responsabili della riproduzione illecita di varietà di pomodori protetti da privativa comunitaria. Secondo la Corte d’Appello, i due produttori avevano abusivamente riprodotto piante di pomodoro utilizzando tecniche vietate, come il taleaggio e lo stub in violazione dell’art. 13, del regolamento comunitario 2100/1994. Secondo quanto riportato da alcuni siti, la vicenda ha avuto origine dalla denuncia presentata dalla società titolare della privativa vegetale, supportata dall’Aib, associazione che comprende le principali aziende sementiere a livello globale. Da quanto si è appreso, pare che la denuncia sia stata inoltrata alla Guardia di Finanza di Ragusa, che ha avviato le indagini, dalle quali è scaturito il rinvio a giudizio per i due, per il reato di “fabbricazione e commercio di beni usurpando un titolo di proprietà industriale”. Per tale motivo è stata confermata la condanna al risarcimento danni, anche se il reato è stato dichiarato estinto per prescrizione.

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