
Nelle recenti elezioni amministrative del Comune di Modica, la Democrazia Cristiana ha dimostrato di avere un ruolo cruciale, contribuendo in modo significativo all’elezione del Sindaco Maria Monisteri Caschetto. Con quasi 8.000 voti di preferenza, la lista della DC si è affermata come la prima in città, portando all’elezione di sette consiglieri comunali, pari a un terzo della maggioranza, e ottenendo una delega assessoriale.
Il programma elettorale sostenuto dalla Democrazia Cristiana ha risposto in modo diretto alle esigenze politiche, sociali ed economiche della comunità, in un periodo di transizione delicato dopo l’amministrazione del Commissario Straordinario Ficano, che era subentrato a seguito delle dimissioni del Sindaco Ignazio Abbate, attualmente deputato della DC all’ARS. Durante il commissariamento, è stata approvata una Rimodulazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, estendendo la sua durata fino al 31 dicembre 2027, un passo necessario per garantire la stabilità finanziaria del Comune.
Tuttavia, la Democrazia Cristiana ha recentemente espresso preoccupazione per la direzione intrapresa dall’amministrazione Monisteri. I consiglieri DC hanno denunciato una gestione amministrativa-contabile che ha portato il Comune a una situazione di disguido e confusione, culminata nella dichiarazione di dissesto. “Non si poteva più condividere questa scelta”, ha dichiarato la Segretaria Provinciale della DC, Anna Maria Aiello, sottolineando la necessità di rispettare i principi etici e morali che dovrebbero governare l’azione politica.
La situazione attuale, secondo Aiello, impone un cambio di rotta. Il Sindaco Monisteri, che ha ereditato un programma di risanamento, sembra aver perso la capacità di gestire in modo efficace le finanze comunali, relegando le decisioni cruciali a un organismo terzo, la Commissione Straordinaria di Liquidazione. Questo passaggio ha suscitato forti critiche, poiché limita la possibilità dell’amministrazione di rispondere direttamente ai bisogni della comunità.
In un contesto di crescente sfiducia, la Democrazia Cristiana, insieme ad altre forze civiche, ha promesso di vigilare affinché le misure economico-finanziarie adottate nel periodo di dissesto siano sempre finalizzate alla tutela degli interessi sociali ed economici della comunità. “La politica deve essere al servizio della comunità”, ha ribadito Aiello, invitando il Sindaco a un confronto aperto per chiarire la situazione attuale e il futuro del governo cittadino.
In conclusione, la Democrazia Cristiana si propone di svolgere un ruolo attivo nel monitoraggio e nella proposta di misure che possano realmente rispondere ai bisogni dei cittadini di Modica, affinché la speranza e la fiducia riposte nell’amministrazione non vengano deluse. La prossima assise comunale rappresenterà un’importante opportunità per discutere e chiarire i nuovi equilibri politici e la direzione futura del Comune.
12 commenti su “Modica. “Il contributo della Democrazia Cristiana alle elezioni amministrative e le sfide future“”
Perché non viene pubblicato questo PROGRAMMA DI RISANAMENTO.?
Lo dico senza polemiche e sicuramente con positività.
Altrimenti possiamo dire che non esisteva nessun programma di risanamento.
Avete messo nel sacco la Monisteri, e ora la volete addirittura massacrare.
Mostrateci il vostro programma se ce l’avete.
DIMISSIONI COMPLETE E GESTIONE ESTERNA È LUNICA SOLUZIONE.
“situazione di disguido e confusione”, “ha ereditato un programma di risanamento”……mi chiedo: non ci sono specchi a casa vostra?
Ipocriti, e mi sono tenuto leggero…..
I principi etici e morali che dovrebbero governare l’azione politica sono quelli di Totó Cuffaro condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra?
Ahahahahahahahahah…….
Facile facile puntare il dito su qualcuno altro, i dissesti non nascono dall’oggi al domani ma nel tempo quindi nessuno può dire io non c’ero se c’eri. Tutti hanno ripreso fiato dopo il disastro, posso capire i nuovi arrivati ma quelli che da decenni occupano lo scranno di Palazzo San Domenico da tempo immemorabile non possono fare finta di essere stati su marte. Invece di sproliquiare serve il dialogo per una via d’uscita dignitosa per tutti, chiedendo in primis scusa ai cittadini modicani per il disastro provocato, ognuno ha messo del suo con l’indifferenza, quindi le parole buttate a casaccio servono solo a creare steccati. I disastri di qualsiasi tipo, industria, banche, Enti non avvengono per caso ne dall’oggi al domani, i revisori dei Conti, la Corte dei Conti hanno esaminato i conti o hanno chiuso un occhio o entrambi facendo finta di niente? La Monisteri fino a ieri, cosa nostra, come mai ora è diventata le nemica pubblica numero uno? Ha fatto, a mio modesto avviso e con coraggio, dichiarare il dissesto dell’ente, la cosa grave è che nessuno ha chiesto scusa ai cittadini, che in fin dei conti sono le vittime sacrificali del dissesto, pagando tributi aggravati dalla situazione. Serve propagandare a gruppi alterni per puntare il dito contro qualcuno per rifarsi una verginità? La strada più logica è per rispetto ai cittadini, si fa per dire, erano e sono le dimissioni di tutti senza se e senza ma, tutto il resto sono solo chiacchiere da cortile senza prospettiva che Modica non merita. Meno si parla e forse meglio è.
Allora perché i dodici (usciti dall’aula ed astenuti) non hanno votato contro il dissesto?
Fa’ una certa impressione leggere Rando che era uno sponsor di Abate, addirittura il suo consulente personale gratuito per la sanità a Modica, e che oggi, di fatto lo accusa del disastro finanziario che si è avuto in questi 12 anni.
Rando, oggi lei ha perfettamente ragione, ma ci dica anche che non si era accorto delle “qualità” amministrative 😂 che Ignazio aveva. Grazie
Posso anche sbagliarmi.
Mi pare che il dissesto derivi dalle criticità denunciate dal bilancio consuntivo del 2021, che ha avuto un parere negativo da parte dei Revisori dei conti, comunque approvato dal consiglio comunale, criticità aumentate nel bilancio 2022, non approvato, e per ultimo, ma non di poca importanza, l’impossibilità a dare inixio all’esercizio provvisorio, a partire dal 01 gennaio 2025, perché privi dei bilanci propedeutici per tale inizio.
Chiedo: ma per gli esercizi 2021 e 2022 la figura apicale della giunta chi era? Chiedo, sempre per gli stessi anni, l’assessore al ramo chi era? Chiedo sempre: per quale motivo i Revisori dei conti hanno evidenziato, per entrambi gli esercizi, così tante criticità?
La sindaca non poteva non dichiarare il dissesto, ma cosi facendo ha puntato l’indice..
Ora è guerra senza quartiere, sempre sulle spalle dei cittadini..
Da qui in avanti, È querra totale senza esclusioni di colpi..
Si scommette sulla resilienza della nuova giunta, e della sindaca in particolare..
Il “fuoco amico” avrà un effetto devastante sulle amministrazioni successive al dopo Gnaziu..
I “magnifici” componenti del “cerchio magico” non avranno alcuna possibilità di scampare al “fuoco amico”..
Implodera il “sistema abbatiano”, e tutti i componenti della nuova DC..
Il DANNO arrecato alla città di Modica, È una maledizio senza fine..
L’aver relegato la Città in un pantano di debiti così profondo, a cui serviranno decenni di risanamenti, farà “terra bruciata” intorno agli attori irresponsabili..
Il mefistofelico Gnaziu sarà il più colpito, dopo la “gita” palermitana, non avrà dove nascondersi..
Forse farà in tempo ad emigrare in terre sconosciute, assieme ai suoi lanzachinecchi, prima di venire acciuffati..
Un tempo si usava prelevare tutti i beni mobili, dei malcapitati truffatori, e posti all’asta pubblica dietro la chiesa di Santa Maria..
Da qui il modo di dire, tutto modicano: “Ci purtaru tutta a masseria, rarrieri Santa Maria”..
“Mali nun fari, e paura nun aviri”..
Dalla notte dei tempi, una Legge Universale, fa ricadere il mal fatto sugli attori..
In particolare per i sacrileghi, tutti coloro che hanno utilizzato il credere religioso, sui più deboli ed innocenti..
Grazie comunque per iblea acque e crepet , così noi anziani non dovremmo crepare a fare le file o spiegare inutilmente che la bolletta era stata già pagata ,