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Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia, coordinato da Marco Naní, ha deciso di aderire alla campagna nazionale a sostegno delle forze dell’ordine: “Basta aggressioni contro le forze dell’ordine”.
Domenica 23 febbraio, dalle 10 alle 13, – si legge nella nota del partito di Giorgia Meloni – i rappresentanti del circolo cittadino saranno in corso Umberto vicino piazza Matteotti con un banchetto presso il quale si potrà sottoscrivere la petizione per promuovere proposte di legge a tutela delle nostre forze dell’ordine, simbolo di sicurezza e di legalità.
Un’occasione – prosegue la nota del coordinatore – per conoscere il circolo di Fratelli d’Italia, promuovere il confronto con i cittadini, condividere idee e dare voce a chi crede in un futuro migliore per la nostra comunità.
Vi aspettiamo numerosi – conclude Naní – per firmare insieme la petizione a sostegno delle forze dell’ordine, un gesto concreto per rafforzare il nostro impegno a favore della sicurezza e del rispetto delle istituzioni.
2 commenti su “Modica. Fratelli d’Italia: “Basta aggressioni contro le forze dell’ordine. Firma anche tu”!”
Sono combattuto, dovrei dimenticarmi della cieca sottomissione a danno della libertà individuale dal 2020, dietro il sempreverde ‘eseguiamo ordini’.
Non sapevano che era illegittimo richiedere autocertificazioni, non sapevano che solo un giudice può limitare la libertà di spostamento, dovevano controllare che il marito guidasse e la moglie sedesse dietro, dovevano controllare illegittimamente dove uno andasse o da dove venisse, o che si indossasse una mutanda o che si passeggiasse nei pressi di casa (pressi?), controllavano che se si era vestiti con la tuta allora si poteva uscire per attività fisica, quando anche passeggiare e attività fisica, e mille altre bestialità che anche loro hanno permesso accadessero (non tutti per fortuna), insieme a compaesani e giornalisti.
Non si dimentica. Dargli più poteri e sicurezza in chiave antidelinquenziale va bene, ma come posso o essere usati questi poteri se riaccadesse ciò che abbiamo vissuto?
Quante balle, le forze dell’ordine arrestano i criminali e qualche ora dopo vengono rimessi in libertà hanno fatto una riforma della giustizia che devono avvisare 5 giorni prima di essere arrestati, sulla giustizia di prossimità per la riapertura dei trenta tribunali soppressi in Sicilia tre, Mistretta, Nicosia e Modica che un certo sottosegretario condannato Delmastro di fratellini d’italia propagandava in una riunione dei trenta tribunali soppressi fatta a Roma di avvicinare alla giustizia i cittadini per la riapertura dei tribunali allargando i territori, questo è stato fatto dalla Regione Sicilia con una legge voto approvata dall’Assemblea, tutto finito a tarallucci e vino e oresi in giro i siciliani. Per ultimo alla faccia della sbandierata Spending Review prevista dalla vergognosa riforma della giustizia, è stato cucito un bando su misura per comprare il Palazzo Tumino nato per parcheggio e difficilmente sanabile per i tanti problemi edili, come più volte sollecitato dal compianto avv. Carmelo Scarso. Hanno trovato in loco sponsor e amici di questa colossale spesa per un tribunale in un centro commerciale primo esperimento in Italia. La cosa assurda è il mutismo, dei partiti, politici, addetti ai lavori, che più di altri, vivono il disagio della riforma dell’ingiustizia che non funziona. Ogni ulteriore commento è superfluo.