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Fantastica occasione per moltiplicare complicazioni e contraddizioni…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Cerco un centro di gravità… che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente….

Foto:  Giannino Ruzza

Per alcuni, lo Stato di Israele è illegittimo perché l’Onu non ha alcun potere di creare stati, ma la nascita di uno Stato ebraico fu approvata dalla maggioranza. I paesi che non riconoscono Israele appartengono al mondo musulmano benché con gli Accordi di Abramo si sia aperto un processo di normalizzazione che include Emirati, Bahrein, Marocco e Sudan. Con l’Arabia Saudita il dialogo aveva fatto passi in avanti, sgraditi all’Iran e ai suoi scherani. Il 7 ottobre è stato una conseguenza. Non è indice di nobiltà d’animo né di umanità, lasciar intendere che si è contrari a qualunque reazione da parte di Israele se attaccata. Tempo fa lessi di una lettera sottoscritta da intellettuali che invitavano gli israeliani a lasciarsi ammazzare. Rispedirei ai mittenti lo stesso invito, convinta che la loro mancanza andrebbe a nostro completo beneficio. Comunque, sarebbe da precisare alcune cose in merito a quello che si scrive e aggiungerne altre, avvenute decine di anni fa, foriere di eventi più recenti. La  Risoluzione 181 del 1947 assegnò a Israele un territorio inferiore di un terzo a quello successivo alla guerra del 1948, di molto minore di quello assegnato allo stato palestinese e in larga parte costituito dal deserto del Negev. Dalle sabbie del deserto ai giardini, proprio così. Gerusalemme fu affidata alla gestione di un governatore nominato dalle Nazioni Unite. Gli stati della Lega araba non accettarono la partizione, rifiutarono di accettare l’autorità delle Nazioni Unite e il segretario, lo zio di al Zawairi, braccio destro di Osama bin Laden, minacciò una guerra di sterminio contro lo Stato ebraico. Paradossalmente, se si fosse accettato uno Stato palestinese, lo Stato sionista sarebbe stato subordinato all’egemonia del blocco arabo (Egitto, Siria, Libano e Transgiordania, l’attuale Giordania) e palestinese e il sogno di 100 anni si sarebbe avverato: la cancellazione di Israele. Il re di Transgiordania, Abdullah, era invece disposto a riconoscere Israele e trattò con Ben Gurion su un’ipotesi di mediazione territoriale che prevedeva il riconoscimento di Israele da parte di Amman in cambio dell’assenso sionista all’annessione alla Transgiordania del restante territorio soggetto al mandato britannico. Anche Golda Meir era d’accordo. La guerra ci fu e fu una catastrofe (nakba) per gli Stati arabi che combatterono ognuno per sé nonostante avessero la stessa leadership, al Husseini, il Gran Muftì di Gerusalemme, filonazista, sostenitore di Hitler, Himmler e Eichmann, che per evitare i continui ammutinamenti e diserzioni dei palestinesi li espulse dai suoi ranghi. I sauditi, nonostante i proclami e le promesse, si defilarono, Re Abdullah si rifiutò di riconoscere il Gran Muftì a causa delle sue simpatie e lo dichiarò decaduto dalla carica religiosa. Già allora si stava delineando con chiarezza il futuro del medio oriente, l’odio di alcuni paesi nei confronti dello stato ebraico, la disponibilità al dialogo di altri (attuali Egitto e Giordania) l’aspirazione suicida dei palestinesi, in parte complici in parte vittime dei terroristi, il disinteresse dei sauditi nei loro confronti. Ma ci fu anche l’opportunismo dei governi e delle nazioni occidentali, Stati Uniti compresi, disposti a dare il loro aiuto con la prospettiva di stipulare contratti petroliferi, mentre gli arabi usarono i profughi per imporre le proprie politiche. I palestinesi andarono nei paesi arabi confinanti che però non riconobbero loro il diritto di avere uno stato proprio. Nasser annesse all’Egitto la Striscia di Gaza ma non diede la cittadinanza egiziana ai palestinesi che vi erano nati. L’Onu votò la Risoluzione 194 che stabiliva il diritto di ritorno ai profughi, ma non fece lo stesso con gli ebrei: tra il 1945 e il 1968 fece espellere dai paesi arabi 1.376.750 ebrei, non ashkenaziti ma sefarditi, di Marocco e Iraq, cacciati dalla cattolicissima Spagna nel 1492, o colpiti da pogrom sanguinosi. Non ci fu l’Unrwa ad assisterli, avrebbe collaborato con Hamas al massacro del 7 ottobre 2023, Amnesty international non lottò in difesa dei loro diritti, si sarebbe fatta sentire per fermare la pena di morte e le ingiustizie del mondo, non però in caso di vittime israeliane, Medici senza Frontiere non avrebbe curato gli ebrei come si rifiutano di farlo oggi, le umanissime e compassionevoli Ong addette al trasporto di migranti non salverebbero dal mare in tempesta un singolo ebreo, la Croce rossa avrebbe fatto lo gnorri come ha fatto dal 7 ottobre, rifiutandosi di informare i familiari dei rapiti sulle condizioni di salute dei loro cari, tenuti in prigionia per quasi 500 giorni. Lo abbiamo scoperto con i nostri occhi quando sono stati liberati. Fantasmi che a stento si reggevano in piedi, scavati e macilenti, mentre i loro aguzzini, tutti mascherati, inscenavano uno spettacolo indecoroso. Che schifo! E qualcuno cita le immagini di Gaza?  Le stesse da mesi, usate dalla propaganda anti israeliana e antisemita. Lee Smith, nel magazine Tablet, scrive che i governi di sinistra, dall’Europa all’Australia, appoggiano con trasporto l’idea di due stati per due popoli, nella speranza, vana, di propiziarsi musulmani e arabi in patria, nonostante a Gaza sia stata avviata una campagna di stupri omicidi e presa di ostaggi che gli ha fatto crollare la loro stessa casa sulla testa. Dopo il ripetuto fallimento del sogno pluridecennale di eliminare e sostituire gli ebrei di Israele, osserva Smith, sembra improbabile che i palestinesi ricevano un’offerta migliore di quella di Trump. Oggi si parla di altri aiuti per ricostruirla. Dov’ è la logica? Che fine hanno fatto i miliardi occidentali? Qual è il fine di nuovi e ricchi finanziamenti? Lavoro extra per tutti.

 

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5 commenti su “Fantastica occasione per moltiplicare complicazioni e contraddizioni…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Dot.sa Faletti, ma perché si continua così palesemente a velare i fatti?

    Non e che per alcuni l’Onu non ha potere di creare stati, non ne ha proprio per il diritto internazionale, la prego, si informi se non lo sa. L’assemblea generale dell’ONU non può intervenire su questioni del genere, può solo agire diplomaticamente.
    E non hanno proclamato la nascita di uno stato ebraico, sono stati i sionisti a farlo. Fra l’altro, per la risoluzione, era suggerita una doppia sovranità ed un referendum per Gerusalemme capitale a distanza di tot anni (mai fatto).

    Il fatto che Israele si sia autoproclamata stato, senza il consenso degli arabi, non ha alcun appoggio giuridico, può scrivere quante opinioni vuole, ma sempre false rimangono, come tutti i numeri che vengono snocciolati. Sono diventati invasori prima ed occupanti poi, tutt’ora, questo è diritto internazionale. Hanno distorto mediaticamente la risoluzione in modo che l’opinione pubblica, sconvolta dallolocausto, appoggiasse la nascita di Israele, ed occupato il 70% dei territori fra i migliori ( dove già erano occupanti) contro un 54% di proposta dellonu. La storia del deserto, e sempre il solito piagnisteo che si sente da sempre, si guardi bene quali territori si sono presi dalla carta geografica o dai libri di storia e quali palestinesi, tutti collinari.

    Di questa risoluzione, se non vi fosse stata la pressione economica usa su 3 paesi, chissà quanto si sarebbe andati avanti prima dell’approvazione visto che 3 sedute erano andate a vuoto. Perché non ne parla? E ben documentato. Sembra strano che non conosca questo fatto. Uno era la Liberia…

    E perché gli arabi avrebbero dovuto accettare una percentuale di territorio inferiore a quella che spettava a 500 Mila ebrei?
    Ma a prescindere, perché avrebbero dovuto accettare in generale una PROPOSTA ONU?
    Ed il referendum per capitale Gerusalemme se lo sono fatti da soli?

    E quanti ebrei detenevano la proprietà dei territori? Meno di un decimo.

    E come mai gli israeliani hanno occupato nel 1948 territori destinati agli arabi secondo la risoluzione ONU, sfollando dalle loro case 850.000 palestinesi, in barba all’ONU, e radendo al suolo 520 villaggi?

    E come mai occuparono la Cisgiordania e la striscia di Gaza nel 67 prima con amministrazione militare e poi con civile che violava gli accordi di oslo del 1993?

    Metà della popolazione della Palestina e stata ammazzata nel 1948, hanno ammazzato 300 Mila palestinesi nel 67 ed oltre 600mila sino ad oggi.

    Se nega la nakba del 48 e tutto quello che e successo ad oggi a livello di numeri, da parte di Israele, e grave tanto quanto negare l’olocausto.

    E come mai Israele non esegue mai le risoluzioni ONU nonostante sia vincolata a farlo? E lei sa quali risoluzioni sono ignorate, da tempo.

    E perché gli states mettono sempre il veto a favore di Israele?

    Il punto rimane sempre e comunque uno, i sionisti hanno occupato territori dicendo che l’Onu aveva dato loro uno stato, ma l’Onu legalmente non ha potere, pertanto, hanno mentito.
    E da lì, fra migliaia e migliaia di morti, distruzioni, torture (fino a quando Israele torturava i prigionieri?), menzogne, pietismi e moralismi sono arrivati al 7 ottobre, quando loro stessi hanno ammazzato loro concittadini per non farli prendere come ostaggi.

    La menzogna è l’arma preferita del demonio, ed un articolo non può partire con certe assurdità storiche e giuridiche.

    La 181 e nulla, nessun valore, ne consegue che tutto da lì in poi e falso. L’hanno gonfiata, modificata e si sono autoproclamati stato in barba a chi vive in quelle terre, dall’oggi al domani, con forza, prepotenza e violenza.

    https://www.linformale.eu/la-risoluzione-181-dellassemblea-generale-dellonu-mito-e-realta/

    Persino Wikipedia parla delle percentuali e dell’invalidità della 181:

    La proposta rappresentata dalla risoluzione 181 delle Nazioni Unite, di per sé non vincolante, fu respinta dai dirigenti arabi ma accettata da quelli sionisti, e benché priva di valore giuridico, corroborò l’azione di quanti puntavano alla fondazione di uno Stato ebraico nella Palestina.

    Corroborò… Molto chiaro il termine.
    Per alcuni, invece, ha valore giuridico internazionale…

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Piano_di_partizione_della_Palestina

  2. @Paolo
    Nel 1922 la Società delle Nazioni fece propria la dichiarazione di Balfour e riconobbe la piena legittimità, in termini di diritto internazionale, della costituzione di un “focolare ebraico” in Palestina. Nel 1947, durante l’assemblea delle Nazioni Unite, gli obiettivi statuali degli ebrei furono condivisi anche dall’Unione sovietica. Le votazioni si conclusero con 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti. Truman diede ordine scritto di riconoscere il nuovo Stato e l’Urss fu tra i primi Stati al mondo a riconoscere il nuovo Stato degli ebrei. L’assenza di coordinamento militare tra gli arabi provocò caos e paura e la fuga di metà dei palestinesi dalle loro case. In 22 mesi, dal dicembre del 1947 al settembre del 1949, tra 600mila e 750mila palestinesi, più della metà della popolazione araba del paese, erano passati allo stato di rifugiati. La moschea Al Azhar del Cairo aveva infatti sollecitato “i fratelli arabi” a lasciare provvisoriamente il paese in modo da consentire ai combattenti di esercitare in totale libertà il lavoro di sterminio (degli ebrei). Nel 1949, al termine dell’esodo, due terzi dei palestinesi abitavano tra la Giordania e il Mediterraneo, gli altri si erano rifugiati in Libano, Siria, Egitto e Transgiordania. La verità è che molti avevano disertato la guerra.

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  3. Dot.sa Faletti, mettiamola giù semplice:

    – i sionisti vogliono prendere possesso della Palestina
    – con gli accordi di havara con Hitler iniziano a prendere territori, finanziati dai Rothschild
    – nessuno va in Palestina
    – dopo l’olocausto, gli ebrei non si sentono più sicuri e ambiscono alla Palestina, i sionisti cavalcano l’onda
    – l’Onu fa una proposta di divisione dei territori, proposta, non ha altro potere
    – i sionisti, approfittano del clima favorevole, ed il ‘giorno dopo’ si autoproclamano stato in barba a tutti facendo apparire la risoluzione come un ordine esecutivo.
    – alcuni stati con interessi (Urss con presenza ebraica, usa con le lobbies, Inghilterra con i Rothschild), riconobbero Israele come stato.

    Da lì barbarie a non finire. Ma Israele non ha diritto giuridico solo perché alcuni stati l’hanno riconosciuta.

    Hanno invaso, hanno alzato la bandiera ed hanno occupato militarmente, senza che avessero basi legali per farlo, solo una misera proposta diplomatica per accontentarli, che doveva essere però accettata anche dagli arabi.

    Domani invado la Sicilia, alzo bandiera, la spagna e la Grecia mi riconoscono quale stato e ho diritto di esistere, deporto, sfollo, massacro, distruggo case e se gli abitanti mi attaccano per riavere la loro terra o non subire soprusi ed oppressioni, l’aggredito sarei io e loro sarebbero terroristi.
    Come i briganti ai tempi di Garibaldi, insomma.
    Questa e la logica?

    Mi si dica che l’occupante se è più forte ha ragione di esistere secondo il vostro modo di vedere le cose, allora, ma non che hanno base giuridica dal 47 e che loro sono i poveretti dopo centinaia di migliaia di morti e distruzione in una terra che si sono presi con la violenza e non con la legge (perché nessuno poteva legalmente levarla per donarla a loro).

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  4. @ Paolo
    L’Accordo di Havara del 1933, tra la Germania nazista e i movimenti sionisti, permise agli ebrei tedeschi di trasferire parte dei loro beni in Palestina, allora sotto mandato britannico, vendendo i loro beni in Germania per acquistare beni essenziali da spedire in Palestina. Servì a salvare tanti ebrei dalla morte e non fu affatto apprezzato dai nazisti che avevano opposti desideri. Posso capire che a Lei non piaccia. Né in occidente né in medio oriente, per gli ebrei non c’era spazio in nessun luogo. In Europa, infatti, ne abbiamo eliminati 6 milioni per sostituirli con i loro peggiori nemici: gli islamici. Buon pro ci faccia!

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  5. @Rita Faletti, ‘ne HANNO eliminati’, non NE ABBIAMO.

    Io non c’ero, non ho ammazzato nessuno e sensi di colpa non ne ho e non ho intenzione di averne per cose che non ho fatto e non faccio, e per quanto mi riguarda appartiene alla storia al pari di eventi con vittime cristiane (comprese quelle per mano ebraica sotto i russi o in altri periodi storici), al pari di quelle da comunismo, al pari di quelle causate dal protestantesimo, dalla rivoluzione francese e da Nerone, tanto per dire.

    Gli accordi di havara, con Hitler, furono fatti in chiave antinglese per il controllo del territorio, ma non ebbero successo, poiché partirono solo in 20mila.

    Se parliamo degli accordi di havaara, dovrebbe cortesemente allora citarmi cosa successe storicamente in Germania fra sionisti e nazisti dopo tali accordi e prima dell’inizio delle persecuzioni ebraiche, giusto per avere il quadro completo.

    Ci riuscirono gli americani con le pressioni delle lobbies americane sugli inglesi, per garantirsi un alleato in Medio oriente ed il controllo di quei territori.

    La storia e fatta di nazioni che badano ai propri porci comodi, interessi economici e di dominio, non vi sono benefattori nella storia moderna, e dietro ci sono sempre i nomi di certi personaggi che corrono da secoli, anche dal medioevo.

    Rothschild ha dichiarato in una recente intervista a times of Israel (YouTube) quanto i suoi avi abbiano contato con il loro potere nel costringere il governo britannico alla firma della dichiarazione di Balfour.

    E rimane sempre il fatto, a livello di diritto internazionale, pre o post 47 a prescindere, che hanno occupato illegalmente.
    Questo e il punto chiave di tutta la questione.
    Essendo questa la verita inoppugnabile, tutto il resto e falso, e buoni e cattivi si invertono.

    Ne consegue, che tutto e usurpato, che loro non sono vittime e che i palestinesi ne hanno ben donde di lottare contro chi li opprime.

    E i paesi che hanno riconosciuto Israele, non legalizzano la sua presenza, semplicemente sono complici di quanto accade e hanno interessi diretti.

    E poi, immaginiamo se la spagna avesse bombardato le città per eliminare l’eta, o l’Inghilterra avesse bombardato per eliminare l’ira, e tanti esempi si potrebbero fare.
    Cosa sarebbe successo a livello di indignazione, sanzioni ed altro?
    La Bloody Sunday fece uno scalpore incredibile, figurarsi bombardare.

    Con Israele no, può tutto, a prescindere, sempre, sempre vittima.

    Mike Casey, diplomatico usa che lavorava a Gaza, dimessosi, ha dichiarato: ”più ti informi su questo problema, più non puoi fare a meno di renderti conto di quanto sia grave. Non abbiamo una politica sulla Palestina. Facciamo solo ciò che gli israeliani vogliono che facciamo”.

    E qui quanto dichiarava Gheddafi su Israele a vespa e Scalfari:

    https://www.ilgiornaleditalia.it/video/esteri/653808/gheddafi-1981-israele-stato-illegittimo-palestina-video.html

    Credo che le cose siano molto semplici, ma l’ideologia e il necessariamente prendere parti politiche faccia enormi danni alle persone anche indirettamente. La Palestina ne è un esempio lampante.

    Grazie a Dio sono libero da questi schemi e le cose le vedo, come tanti altri come me, in modo imparziale ed obiettivo.

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