Sono prossimi alla conclusione i lavori di restauro della “pianeta e della stola in seta rossa laminata con ricami in oro”, tradizionalmente indossata dal celebrante in occasione della festa delle Reliquie della Croce, meglio conosciuta come festa della “Patena”, che si svolge ogni anno il martedì che precede il mercoledì delle ceneri, inizio della quaresima.
Il prezioso paramento fu fatto confezionare e donato al SS. Cristo Flagellato alla Colonna dalla baronessa Lucia Schininà da Ragusa “per grazia ottenuta pel figlio Mario” il martedì 24 febbraio 1914, festa della “Patena”.
Il restauro – necessario dopo 110 anni di vita del paramento per la presenza di traumi fisico-meccanici nel tessuto di fondo, di depositi di particellato di sporco, consunzioni, strappi e lacerazioni – è stato affidato dal parroco della Basilica di S.Maria Maggiore don Gianni Donzello, nel mese di novembre dello scorso anno, alla restauratrice Tiziana Iozzia, iscritta nel settore 6 dell’elenco del MiBAC dei restauratori dei Beni Culturali e titolare della ditta “Tessili Antichi” da Ragusa, che ne ha curato il progetto, approvato dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa in data 27 novembre 2024.
Il costo del restauro sarà interamente sostenuto dalla famiglia ispicese Di Martino–Traversa, che, d’intesa con l’Arciconfraternita, curerà, nei giorni immediatamente precedenti la festa della “Patena” 2025, anche la presentazione dei lavori di restauro eseguiti sulla pianeta e sulla stola.
I lavori di restauro in parola consistono in – pulitura per via fisica a mezzo macro aspirazione per rimuovere prevalentemente lo sporco sotto forma di particellato incoerente di natura carboniosa, misto a microframmenti di fibre sotto forma di materiale decoeso depositatosi sulla superficie del ricamo o nella teletta di fondo;
– smontaggio per la separazione delle varie parti che compongono la pianeta;
– pulitura con microaspiratore chirurgico a flusso costante e l’impiego di aghi per l’aspirazione dei ricami;
– pulitura per vaporizzazione, idonea a restituire al tessuto parte della consistenza e dell’aspetto originari;
– consolidamento delle piccole parti del tessuto di fondo con l’esecuzione del punto posato, per ancorare il tessuto al nuovo supporto;
– consolidamento delle lacerazioni e delle lacune, che verrà eseguito applicando delle mascherine in rete di poliestere trasparente (maline) sulle lisature e sulle lacerazioni, a protezione delle zone più fragili del tessuto di fondo;
– rimontaggio della pianeta alla fodera con punti di cucitura eseguiti a mano e realizzati in modo pertinente ed a scomparsa.
«La pianeta con la stola rossa donata nel 1914 dalla baronessa Schininà – ha dichiarato il presidente dell’Arciconfraternita Piero Rustico – è uno dei paramenti più belli e preziosi della Basilica, al quale confrati e devoti del SS. Cristo sono particolarmente legati per il colore rosso che caratterizza la devozione “cavara”. La costante attenzione del parroco don Gianni Donzello per la salvaguardia e la conservazione dei beni della Basilica e la generosità della famiglia Di Martino–Traversa hanno reso possibile questa ulteriore opera di restauro, che a pieno titolo si colloca tra gli avvenimenti di questo Anno Santo 2025 da ricordare».