“Come ex consigliere comunale, giornalista e cittadino modicano, sono dispiaciuto e preoccupato per la nostra città e, in particolare, per il Comune già avviato verso il dissesto finanziario. Nella mia vita professionale, privata e anche politica, ho imparato a valutare ogni cosa a trecentosessanta gradi e nel suo complesso”. E’ quanto scrive Marcello Medica, ex consigliere cmunale del Movimento 5 Stelle, soffermandosi sulla questione dell’imminente dichiarazione di stato di dissesto finanziario a Palazzo San Domenico.
“In particolare – ancora Medica – ho esaminato l’ultimo rendiconto di gestione approvato, ovvero quello del 2022, dove, i tributi non riscossi superano il debito del Comune di Modica, infatti, a fronte di un debito di 94.092.430,74 euro, vi sono tributi non riscossi riguardanti le principali entrate dell’ultimo quinquennio di 137.434.629,88 euro. Una somma stratosferica, ad oggi sicuramente ancora più elevata e che non può non far riflettere sulle sue ricadute negative per gli equilibri di bilancio e sulle responsabilità che negli anni hanno generato una simile massa di tributi non riscossi. Responsabilità che in primis non possono che ricadere in capo a chi ha amministrato il Comune senza aver fatto più di tanto per recuperare i tributi pregressi non pagati. Così, se prendiamo ad esempio la Tari per l’anno 2022, vediamo che su entrate accertate di 13.371.507,43 euro, la parte non riscossa di competenza è pari a 9.761.975,07 euro e ciò vuol dire che la percentuale di riscossione nell’anno di competenza è del 27%. Come in una famiglia, o meglio, come in un’azienda, se nel tempo le entrate diminuiscono ma le spese necessarie sono sempre uguali o addirittura crescono, i debiti aumentano fino ad arrivare al fallimento. A ciò si aggiungano gestioni dell’ente tutt’altro che virtuose o tutt’altro che esercitate col buon senso del padre di famiglia. Ed è quello che in pratica è accaduto al Comune di Modica – conclude Medica – che adesso si trova in una situazione finanziaria ormai irreversibile, non rimanendo altro che prenderne atto e appellarsi al senso di responsabilità di chi ancora ce l’ha, nella speranza che quanto accaduto serva da lezione soprattutto a chi negli anni ha condotto o ha contribuito a condurre il Comune nello stato attuale di dissesto finanziario. Da parte mia, rimango, come sempre, a disposizione per una nuova ricostruzione non solo finanziaria della nostra città”.
4 commenti su “Il dissesto comunale a Modica. Medica: “Situazione irreversibile””
Caro consigliere con questa dinamica che lei ha appurato ci ha fatto capire che gli evasori rimarranno evasori e chi per dovere civico paga le tasse resta solo povero fesso!
Allora, aveva ragione la Commissaria…
Quali azioni intende intraprendere la sindaca Monisteri per scovare gli evasori e quali azioni intende intraprendere la magistratura, sempre se non c’è il dolo, nei confronti dei responsabili?
Errata corrige:
Dei responsabili che non si sono attivati al recupero di questi crediti
” … si rileva un’attività di accertamento poco incisiva.”
Sin dal suo insediamento, nel lontano 2013, ha provveduto a smantellare l’ufficio tributi ( chissà perché).
L’amministrazione capeggiata dal Dott Antonello Buscema aveva incaricato un avvocato per curare il recupero dei crediti per tributi vari non incamerati dal comune. Questa figura non c’è più stata.
Quali sono le motivazioni che hanno spinto le amministrazioni insediatesi dall’estate del 2013 in poi a non occuparsi del recupero del credito?