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Appello alla responsabilità e alla cooperazione per affrontare la crisi economico-finanziaria del Comune di Modica

Tempo di lettura: 2 minuti

Da mesi, il  Comune di Modica ha palesato una grave difficoltà economico-finanziaria, giungendo a un punto critico che non può essere ignorato. Le stime attuali indicano che senza un intervento immediato e deciso da parte del Governo Nazionale, potremmo trovarci in un’ inevitabile situazione di dissesto finanziario che comprometterebbe la qualità dei servizi offerti ai cittadini e il futuro stesso delle nostre istituzioni.

“Le ragioni di questa crisi sono molteplici, complesse e profonde, sicuramente non tutte ascrivibili a questo scorcio di legislatura ma ad un decennio di cattiva gestione. L’inevitabile è ormai ad un passo – dice Giorgio Aprile, commissario della sezione modicana di Forza Italia -. In questo contesto di difficoltà, è fondamentale che l’attuale maggioranza si scuota da una situazione di immobilismo e inizi a considerare l’urgenza di riformulare le proprie priorità, prenda coscienza e si assuma la responsabilità politica della situazione finanziaria attuale. All’attuale maggioranza non rimangono che due strade. La prima, prendere atto della situazione e formulare le proprie dimissioni. La seconda, una nuova azione di rilancio politico amministrativo con una forte connotazione di discontinuità rispetto al recente passato.

Un “reset” dalla attuale posizione politica che ha una maggioranza con una guida politica forte ma monocolore e poggiata fortemente su un civismo che a nostro avviso ha concluso nei fatti la propria funzione con le elezioni. Posizione che genera confusione nell’elettorato del centrodestra che non si spiega come si può essere insieme al governo della Regione e del Governo Nazionale per poi essere inspiegabilmente avversari in ambito locale.

Crediamo fortemente che il momento di difficoltà finanziaria richieda un’unione di intenti e di risorse. Invitiamo pertanto l’attuale sindaco a riflettere sulla opportunità di istituire al più presto un tavolo politico con tutti i partiti del centro destra al fine di rilanciare l’azione politico amministrativa. Redigere una Nuova Agenda di Governo che preveda priorità più aderenti al momento di difficoltà attuale e condivisa da tutte le forze politiche del centrodestra.

Invitiamo altresì il Sindaco, l’unico che ne ha facoltà, ad avocare a sé tale iniziativa e valutare l’opportunità di creare un governo di responsabilità, tecnico, chiamando nella sua squadra le risorse e le eccellenze che vorrà liberamente individuare e che in questa città fortunatamente non mancano.

La crisi che stiamo affrontando richiede coraggio, visione e azioni concrete – conclude Aprile -. È il momento di mettere da parte le velleità politiche e lavorare insieme per il bene comune. Chiamiamo tutti i soggetti coinvolti a un tavolo di discussione, per pianificare un percorso di rilancio per il nostro comune. Solo unendo le forze potremo superare questa fase critica e costruire un futuro migliore per tutti i cittadini”.

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4 commenti su “Appello alla responsabilità e alla cooperazione per affrontare la crisi economico-finanziaria del Comune di Modica”

  1. Io sento puzza di dimissioni oltre che di dissesto. Ma onestamente tutti i politici Modicani di qualsiasi bandiera dovrebbero starsene a casa e parlo di quelli che aprono bocca dal 2000 in poi.

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  2. Appello per affrontare la crisi finanziaria, giusta osservazione, ma dico come mai tutti in consiglio i partiti non si sono accorti della crisi? Oltre alla crisi, ci sarebbe da discutere sull’ex tribunale di Modoca che non interessa a nessuno tranne al Comitati che da oltre dieci anni è impegnato per la riapertura e giorno 10 gennaio a Roma ci sarà una riunione dei trenta tribunali soppressi e la Sicilia attraverso una legge voto si è espressa per la riapertura dei tre tribunali siciliani di Modica, Mistretta e Nicosia e il presidente della Regione Schifani e impegnato per altro. Così come l’anno scorso nella finanziaria approvata all’Ars onore comparso le Royaltes per Licata e Butera e per la provincia di Ragusa, quali Modica, Comiso, Scicli sono scomparsi e quest’anno non se ne è parlato. Eppure le Royaltes in un momento di grave crisi finanziaria potevano essere utili per il centro storico, così come a Ragusa su Iblia che tra l’altro utilizzano una legge insieme a Ortigia e noi guardiamo le stelle. Modica città turistica, cisa devono vedere i turisti oltre alla passeggiata con il trenino, Chiostro del Gesù chiuso, Castello chiuso, siti archeologici abbandonati, ecc. Sanità meglio non parlarne ormai le notizie che vengono veicolate sullo sfascio della sanità pubblica non fa notizia, liste di attesa, attese per giorni nei pronto soccorso, posti letto insufficienti, Schifani alla chiusura della campagna elettorale a Modica parlava, anzi prendeva in giro i cittadini affermando di voler costruire un nuovo ospedale a Modica. Qualcuno è mai stato all’isiwsaje Maggiore di Modica, l’ex Audiutorum costruito nel 76 abbandonato, ricettacolo di immondizia, cani, gatti, topi una vergogna senza fine. Per andare al Laboratorio in caso di pioggia il fango arriva sui tetti e poi la megalattica fontana all’ingresso del Maggiore che impedisce il passaggio delle auto rischiando di impattare con l’entrata al Pronto soccorso delle ambulanze, la sera buio pesto. Tanto altro ci sarebbe da dire, ricordo ai tempi della prima repubblica esistevano i partiti, la segretaria, si discuteva sui bisogni della città m, quello che manca è proprio questo e la gente non crede più alle bugie alla politica e non vota. Caro Giorgio ricorderai di sicuro quei tempi, c’è tanta voglia di cambiare i cittadini non hanno più i riferimenti politici e sindacati compresi.

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  3. Ciccio Pasticcio

    Una certa consigliera comunale candidata a Sindaca aveva avvertito di un “certo” buco nei bilancii…

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  4. Ma i pinocchi non vogliono ascoltare i grilli parlanti, da sempre. Ivana Castello ha detto ciò che tutti sapevamo, ma il 70% dei modicani ha consapevolmente scelto di andare in questa direzione.
    Ogni scelta è voluta dal basso e dai cittadini.

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