“L’analisi condotta dal Patronato INCA della CGIL nei comprensori di Ragusa, Modica e Vittoria mette in evidenza una situazione critica e insostenibile in relazione ai tempi di riconoscimento dello stato di invalidità civile, dell’indennità di accompagnamento e dei benefici previsti dalla legge 104/92,” ad evidenziare la problematica è il segretario provinciale della CGIL, Giuseppe Roccuzzo.
I dati emersi indicano che per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, tra fase sanitaria e amministrativa, sono necessari in media quasi 300 giorni, con picchi di attesa che superano i 9 mesi. “Questi ritardi rappresentano una grave violazione dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, che da anni si trovano a subire disagi sempre più accentuati, aggravati ulteriormente dalla pandemia,” aggiunge Roccuzzo.
Nel comprensorio di Vittoria, la situazione è resa ancora più complicata dalla mancanza di medici per l’esecuzione delle visite domiciliari, fondamentali per quei cittadini impossibilitati a muoversi.
A Modica, invece, oltre ai ritardi generalizzati, si registra l’ulteriore disagio per i cittadini già titolari di indennità di invalidità civile o di accompagnamento che sono costretti a recarsi a Noto o Siracusa per le visite di revisione. Questo passaggio è indispensabile per continuare a ricevere le prestazioni economiche, ma rappresenta un aggravio insostenibile per molte famiglie, soprattutto per chi vive situazioni di fragilità.
“Questi ritardi hanno un impatto sociale ed economico devastante,” sottolinea Roccuzzo. “Non parliamo solo di un rallentamento burocratico, ma di vite umane: lavoratori che rischiano il licenziamento o la decurtazione del salario per l’impossibilità di ottenere i permessi necessari, soggetti fragili che vedono negato il diritto ad assistenza e cure fondamentali, famiglie che dipendono dall’indennità per far fronte a necessità quotidiane.”
La CGIL di Ragusa sollecita l’attuazione immediata di un piano organico e coordinato dall’INPS, in grado di uniformare le procedure su tutto il territorio. Tra le proposte avanzate:
Azzeramento dell’arretrato delle pratiche di invalidità civile e indennità di accompagnamento.
Promozione della visita agli atti come modalità prioritaria per snellire i tempi e ridurre l’impatto organizzativo delle visite in presenza.
Collaborazione effettiva tra INPS, Regione Sicilia e aziende sanitarie provinciali per velocizzare l’intero iter procedurale attraverso l’attivazione delle convenzioni provinciali, come tra l’altro già sperimentato in altre due province.
“Lo scorso marzo a Palermo, durante un incontro tra l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il Comitato regionale INPS, è stato promesso un intervento congiunto per risolvere i ritardi. Tuttavia, a oggi la situazione è rimasta invariata. All’ulteriore incontro di fine novembre è emersa la soluzione delle convenzioni provinciali per snellire le procedure e velocizzare i tempi di attesa delle visite ex novo e revisioni. Per questo motivo chiediamo di essere parte attiva nel tavolo tecnico annunciato, così da rappresentare le istanze del territorio e contribuire a trovare soluzioni rapide ed efficaci,” conclude Roccuzzo.
La CGIL continuerà a monitorare la situazione e a battersi affinché i diritti dei cittadini più fragili siano rispettati, riaffermando il principio che il riconoscimento dell’invalidità civile non può essere un privilegio, ma un diritto garantito con tempestività e dignità.
- 29 Dicembre 2024 -