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Scicli. Il TAR Sicilia respinge i ricorsi di A.Ci.F. Servizi s.r.l.

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La sezione staccata di Catania del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia ha pubblicato la sentenza n. 03808/2024, respingendo i ricorsi presentati da A.Ci.F. Servizi s.r.l. contro la Regione Siciliana, il Comune di Scicli, Legambiente Sicilia Onlus e altre parti. Questa sentenza rappresenta una chiara affermazione dei principi di legalità e tutela ambientale a favore del territorio di Scicli, patrimonio dell’Unesco dal 2002.

La vicenda ha origine oltre dieci anni fa, quando si scoprì il progetto di realizzare, in contrada Cuturi di Scicli, di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, tra i quali anche rifiuti provenienti da estrazioni petrolifere. Tale iniziativa avrebbe comportato un impatto devastante sull’immagine e sull’economia del territorio, fondati su eccellenze agricole, turismo e cultura.

“Grazie alla mobilitazione dei cittadini di Scicli, supportati da Legambiente Sicilia e da un team legale specializzato, fu presentato nel 2016 un ricorso contro l’autorizzazione regionale – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia -. Dopo anni di ricorsi e contro-ricorsi, il TAR ha ora ribadito l’illegittimità del progetto”.

I punti principali della sentenza

  1. Rigetto del ricorso contro l’annullamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.): l’A.I.A. era basata su presupposti di “alterazione della veridicità”, come sottolineato dai giudici.
  2. Rigetto del ricorso contro la classificazione dell’area di Cuturi come zona agricola tutelata (“E1”): il TAR ha confermato che i fabbricati costruiti abusivamente in quella zona non potevano essere sanati, essendo incompatibili con la destinazione agricola e le normative di tutela ambientale.
  3. Riconoscimento del ruolo cruciale del ricorso del 2016, che ha portato all’annullamento dell’autorizzazione e alla salvaguardia del territorio.

Una vittoria per Scicli e il suo futuro

“Questa sentenza sottolinea l’importanza della partecipazione attiva della società civile e delle associazioni nella tutela del territorio” continua Castronovo -. Senza l’azione coraggiosa dei cittadini e il supporto di Legambiente Sicilia, il progetto sarebbe avanzato, minacciando irrimediabilmente il paesaggio, l’economia locale e la qualità della vita degli abitanti”.

Vigilanza costante

“Pur rappresentando una vittoria importante, la sentenza non esclude la possibilità di ulteriori ricorsi da parte della società privata o nuovi tentativi di sfruttare il territorio per progetti non conformi alle normative. La cittadinanza è chiamata a mantenere alta l’attenzione, supportata dalle istituzioni e dalle associazioni”. Lo dichiara Alessia Gambuzza, presidente di Legambiente Scicli Kiafura, che continua: “È a seguito di questa battaglia che nel 2017 si costituisce il Circolo Legambiente di Scicli. La storia di questa battaglia, è un esempio di come la difesa della legalità e dell’ambiente richieda impegno, collaborazione e perseveranza da parte di tutta la comunità”.

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