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Modica celebra un eroe contemporaneo: sabato 7 la premiazione di Angelo Nicosia

Tempo di lettura: 2 minuti

Ci sono quegli eroi silenziosi che spesso sono ignorati dalla storia. Capita però, ogni tanto, che ci si ricordi di qualcuno loro e di quello che hanno fatto. E è in quel momento che bisogna celebrarli come meritano. E’ quello che farà la Città di Modica il prossimo 7 dicembre con l’Architetto Angelo Nicosia nel corso di una cerimonia presso l’Aula Consiliare. Ma chi è Angelo Nicosia e perché Modica gli deve tanto e lo celebra come merita? L’Architetto Nicosia è un “giovane” 97enne (saranno 98 il prossimo 26 dicembre) che il 15 dicembre del 1944 mise a repentaglio la sua incolumità arrampicandosi sul balcone di un Palazzo S.Domenico in fiamme, rompendone con un pugno una delle finestre del prospetto principale. Il suo coraggio permise a lui e ad altri ragazzi di entrare in Comune e spegnere l’incendio che si stava rapidamente mangiando il simbolo del governo della città. Era il giorno della cosiddetta rivolta del “Non si parte!”, altro episodio storico sconosciuto a tanti. Una folla inferocita assalì il Comune per bruciare le cartoline militari che richiamavano alle armi tutti i ragazzi nati dal 1920 al 1924. Ragazzi che in alcuni casi avevano già combattuto la loro guerra e ne erano tornati spossati e che spesso costituivano l’unico sostentamento per le famiglie. Angelo Nicosia abitava in una casetta attaccata a Palazzo S.Domenico (al posto della quale fu costruito quel rettangolo di cemento che fu per tanti anni Ufficio Postale) e fu tra i primissimi ad accorrere dopo che la folla inferocita si era allontanata rivolgendo la propria attenzione al tribunale dove era allocato anche l’ufficio delle tasse che, nelle intenzioni dei rivoltosi, dovevano fare la stessa fine delle cartoline di leva. Nicosia, giovane studente dell’Istituto Archimede, si ferì ad una mano e tra il sangue copioso che perdeva ed il fumo nero che aveva avvolto i corridoi del palazzo, perse conoscenza. Si risvegliò ricoverato al Sanatorio Cascino. Grazie al suo coraggio, però, l’incendio fu domato ed il palazzo salvato anche se, per i danni ricevuti, gli uffici comunali furono trasferiti per diversi mesi a Palazzo S.Anna. Angelo Nicosia dopo pochi anni lasciò Modica per iscriversi nella facoltà di Architettura di Palermo. Qui si stabilì anche dopo gli studi e costruì la sua splendida famiglia. A Modica non ci è più tornato fisicamente ma il ricordo è ancora nitido. Sabato riceverà dal Sindaco l’Ercoleo di Cafeo come segno di gratitudine per quello fatto esattamente 80 anni fa. L’ingresso è libero. Un’occasione per conoscere dal vivo un eroe contemporaneo ed un testimone oculare di un pezzo di storia modicana.

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