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Modica: bene confiscato alla criminalità, consegnato al comune ma ancora chiuso

Tempo di lettura: 2 minuti

In Sicilia sono 9539 gli immobili confiscati. Di cui 7440 sono stati trasferiti agli enti locali mentre quelli utilizzati per finalità sociale sono 2544. Il quadro lo dà la sezione specifica del sito dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia.
Il 7 marzo del 2023 è stato consegnato al comune di Modica – scrive il coordinatore.
di Sud chiama Nord, Giovanni Cavallo – un immobile confiscato alla mafia. È il risultato di una forte sinergia tra l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), la prefettura di Ragusa e il comune di Modica. Si tratta di una villetta in ottimo stato sita nella zona balneare di Marina di Modica che nei progetti dell’amministrazione comunale doveva essere utilizzata per ospitare un centro antiviolenza, con annesso alloggio temporaneo per le vittime, previo bando di assegnazione. Ma a distanza di un anno e mezzo circa, l’immobile è chiuso e abbandonato. Il coordinamento cittadino di Sud chiama Nord si chiede perché l’immobile è ancora chiuso? A che punto è il bando? Restituire alla comunità un immobile confiscato alla criminalità e destinarlo a centro antiviolenza con annesso alloggio temporaneo per le donne vittime di violenza, conclude il coordinatore cittadino di sud chiama nord Giovanni Cavallo, oltre al messaggio forte alla criminalità organizzata, sarebbe una manifesta sensibilità verso un fenomeno che ha assunto una dimensione insostenibile nonché motivo di orgoglio per l’intera comunità modicana. L’auspicio è che l’amministrazione si attivi in tempi brevi, con i fatti e non a parole, affinché questo bene sia comunque destinato a una funzione di pubblico interesse.

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1 commento su “Modica: bene confiscato alla criminalità, consegnato al comune ma ancora chiuso”

  1. Probabilmente la burocrazia (salva politici) non rende le cose facili per assegnare questo immobile, un’altra funzione di pubblico interesse potrebbe essere la vendita dell’immobile e pagare la gente che aspetta le quietanze delle fatture o delle prestazioni. Oppure per abbassare i debiti del Comune, ma questo è un pò complicato in quanto andrebbe tutto nel calderone e poi se ne perdono le tracce. Come dice un mio amico, “Chiddu ca trasi na casa ri Gesù, nu’nnesci ciù”.

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