Il 26 settembre scorso un operaio era stato avvolto dalle fiamme mentre cercava di fermare un uomo che aveva appena incendiato il mezzo di un’azienda agricola di Acate. Per tale accusa un cinquantaduenne di Niscemi, C.C. è stato rinviato a giudizio e rispondere di tentato omicidio, tentata estorsione e danneggiamenti tutti aggravati dal fatto di averli commessi in regime di misura alternativa alla detenzione. La prima udienza è stata fissata per l’undici febbraio del 2025 davanti al Collegio Penale del Tribunale di Ragusa. L’imputato si era recato presso un’azienda agricola per richiedere, secondo l’accusa, una somma per prodotti agricoli ceduti.
Al rifiuto si sarebbe allontanato per poi tornare con del liquido infiammabile. Quindi la sequenza ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, acquisita dalle indagini degli agenti del commissariato di polizia di Vittoria. L’uomo, dopo il rifiuto del titolare dell’azienda, prima ha cosparso di liquido un mezzo agricolo dandolo alle fiamme e poi, quando un operaio ha tentato di bloccarlo, gli ha versato il liquido sul capo e sul corpo innescando le fiamme. L’operaio ha subito profonde lesioni di secondo e terzo grado, è stato trasferito al centro grandi ustioni di Catania in codice rosso ed è stato in prognosi riservata per parecchi giorni. Ora è stato dimesso ma dovrà affrontare diversi interventi di chirurgia ricostruttiva. L’uomo, dal giorno successivo ai fatti, si trova in carcere. E’ difeso dall’avvocato Vito Reina del foro di Catania mentre le due parti offese, ovvero il titolare dell’azienda e l’operaio, sono rappresentate dagli avvocati Giuseppe Condorelli, Carmelo Sciara e Gaetano Piscopo del foro di Gela.