In quel di Modica esiste una statuetta che tutti ricordano, specie per chi ha una certa età anagrafica di tutto rispetto, e che per non poche generazioni ha benedetto il cammino di viandanti e devoti i quali, di buon mattino, prima di intraprendere il viaggio verso i campi, rivolgevano una breve preghiera per ricevere la suaquotidiana benedizione. E così con “Auspice Maria”, sotto il segno di Maria, si andava verso il duro lavoro e il fagotto e gli arnesi sembravano più leggeri. Tale statuetta, molto semplice, oggi con i contorni sfumati, tiene in braccio il Bambin Gesù la cui testa però, nel corso dei decenni,si è persa.Sormonta il frontone dellachiesa della Madonna dell’Itria, molto cara a tutti i modicani, ed èuna delle poche rimasta in piedi delle tante che, anticamente, circondavano l’antica città di Modica. Da qualche giorno tale statuetta non vede più il paesaggio circostante, neanche la collina che da essa prende il nome.
Nella notte fra il 17 novembre scorso e il lunedì successivo è stata trafugata.
Molti i commenti, numerosissime le esternazioni di tanti cittadini iblei lasciati sui social.Mons. Rumeo, vescovo di Noto, ha subito espresso non solo vicinanza a tutta la comunità modicana, ma anche “profonda costernazione per il grave gesto sacrilego che ha privato la prima chiesa modicana della Madonna dell’Itria della statua in pietra calcarea raffigurante la Vergine Maria e risalente all’epoca medievale ”nella speranza” che la bellezza e la serenità del luogo possano essere restituite alla devozione e alla dignità della Beata Vergine”.
La cappella è probabilmente quattrocentesca ed è proprietà privata, alla fine di una strada senza sbocco nei pressi del cimitero di Modica. Un furto che lascia amarezza e tristezza. Chi ha commesso il reato sembra che non abbia toccato nient’altro, oltre a una colonnina di pietra calcare e una testa di putto dello stesso materiale fissato accanto alla porta della casa del compianto giornalista modicano Piero Vernuccio.
Dalle foto di Paolo Oddo (giornalista modicano), che ha argomentato il furto sacrilego sui social, si ha testimonianza di come fosse prima del furto. “Dalla toponomastica della contrada – spiega Oddo – si è sempre pensato che la chiesetta fosse dedicata al culto della Madonna dell’Itria, ma al riguardo sembra che non vi sia alcuna notizia storicamenteaccertata. È probabile anche che questa chiesetta fosse privata, facente parte di una masseria di cui non rimane traccia, come accadeva un tempo nelle zone di campagna”. Fatto sta che la statua della Madonna è stata rubata. Le forze dell’Ordine, già allertate, stanno svolgendo tutte le verifiche di rito.
Giuseppe Nativo