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Bonus Natale 2024, 100 euro: come richiederlo

Tempo di lettura: 2 minuti

Bonus Natale 2024, bisogna fare richiesta per ottenere i 100 euro in più sullo stipendio. Non tutti possono fare domanda poichè ci sono diverse regole stabilite dall’Agenzia delle Entrate. Infatti, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che hanno almeno un figlio o una figlia a carico, e che soddisfano gli altri requisiti richiesti potranno richiedere il bonus. Il primo step è fare domanda al proprio datore di lavoro per ottenere il contributo in busta paga. Il lavoratore dipendente deve presentare al datore di lavoro una richiesta scritta, ma non solo: è necessario che dichiari di avere diritto al bonus, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico – o dei soli figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale). In particolare, il dipendente è tenuto a comunicare – tramite autocertificazione – di possedere i requisiti di reddito e familiari previsti dalla norma. Il sostituto d’imposta riconoscerà l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare le somme sotto forma di credito da utilizzare in compensazione. Da sottolineare che in caso di più rapporti di lavoro nello stesso momento, sarà il dipendente a scegliere a chi rivolgersi per richiedere l’erogazione del bonus Natale insieme alla tredicesima. Si rammenta, che fare domanda non basta, prima è necessario capire a chi spetta e a chi no. Sono tre i requisiti necessari che i dipendenti devono avere per fare la richiesta: – avere nel 2024 un reddito complessivo non superiore a 28mila euro – avere sia il coniuge sia (almeno) un figlio fiscalmente a carico – avere «capienza fiscale», ovvero un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente (art. 13 comma 1 del Tuir). Con riguardo al limite dei 28mila euro, la circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che non concorre al calcolo il reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Quanto invece al secondo requisito, il documento precisa che occorre avere il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, entrambi (coniuge e figlio) fiscalmente a carico. In presenza di un nucleo familiare monogenitoriale, il bonus è riconosciuto al dipendente con almeno un figlio fiscalmente a carico. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 19/E, ha informato che il bonus natale da 100 euro spetta anche a colf e badanti. I requisiti per l’ottenimento sono gli stessi degli altri lavoratori dipendenti, i quali lo vedranno erogato insieme alla tredicesima dietro presentazione di una autodichiarazione che attesta il possesso dei requisiti. I lavoratori domestici, invece, non avendo un sostituto di imposta, lo riceveranno, sempre dietro richiesta, in occasione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2024. Le istruzioni operative specifiche saranno pubblicate dall’Agenzia delle Entrate. La richiesta, secondo quanto chiarito, deve essere inoltrata entro le ore 12:00 del 22 novembre 2024. E cosa succede a chi non presenta la domanda entro questo termine? L’aiuto è stato presentato come un bonus una tantum, quindi, per logica, dovrebbe essere valido per un solo mese: quello di dicembre. Il governo, infatti, lo ha pensato come uno sprono alle spese natalizie. Si potrà comunque richiedere il Bonus Natale tramite la dichiarazione dei redditi nel 2025. Quindi, anche se il Bonus Natale 2024 di 100 euro sarà incluso nel cedolino di dicembre 2024, insieme alla tredicesima mensilità, non va visto come un premio esclusivo per il mese di dicembre. Bisogna ricordare che si tratta di un bonus una tantum, e che quindi può essere sfruttato una sola volta.

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1 commento su “Bonus Natale 2024, 100 euro: come richiederlo”

  1. In pratica si va avanti con sti bonus ad oltranza. Di incominciare a mettere nelle condizioni i cittadini ad autodeterminarsi senza elemosinare qualche euro, neanche a parlarne. Immagino pure che questi 100 euro messi in busta paga siano da tassare e quindi il datore di lavoro pagherà quasi il doppio.

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