La congerie di parole e opinioni profuse in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, mi induce a fare qualche riflessione che, spero, possa servire a sopperire la mancanza di quel tanto auspicato sistema di trasmissione che permetta, quanto prima, la visione in streaming dei lavori del Consiglio. Anche perché, la mediazione operata dagli organi di informazione restituisce all’esterno una visione pur sempre filtrata da quelle che sono le personali impressioni\convinzioni di chi, comunque, deve “relazionare” un evento al quale non ha personalmente preso parte ma che ha appreso “per sentito dire”, per cui lasciate che questo “esercizio” interpretativo lo faccia chi, a quei lavori, era personalmente presente.
La votazione di giovedì era, sicuramente, molto importante perché la Giunta ha sottoposto al vaglio e all’approvazione del Consiglio due strumenti finanziari di tutto rispetto, come i bilanci consolidati degli anni 2021 e 2022, e la partenza non era per nulla semplice, visti gli interventi preventivi del Collegio dei Revisori costituiti da un lungo e articolato parere negativo per il consolidato 2021 e un “non parere” per il consolidato 2022.
Or bene, non voglio dilungarmi sugli aspetti di merito di questi atti e sulla opportunità o meno di approvarli, quanto sulle dinamiche “politiche” che hanno fatto da corollario, come per la verità sempre avviene, a questa votazione.
Il dato di cronaca è noto a tutti: su 21 consiglieri di maggioranza ne erano presenti solo 13, e di essi uno ha votato in senso contrario, io.
In effetti, come qualcuno ha avuto modo di dire, il dato saliente è che gli atti in questione, ancorché a maggioranza, sono stati approvati.
Ma l’esiguo numero di presenze (o, per meglio dire) l’alto numero di assenti tra i consiglieri di maggioranza, in uno al voto contrario di uno di essi, ha sollevato una ridda di commenti e polemiche che hanno destato in me l’interesse, più che verso il dato concreto vero e proprio, ad approfondire questo aspetto che mi incuriosisce più di ogni altro: l’esercizio concreto della Democrazia.
Non voglio certo addentrarmi in sofisticate disquisizioni per le quali mi mancherebbero le capacità, ma limitarmi a ragionare intorno ad un concetto, quello di Democrazia appunto, sul quale “temo” di avere una visione alquanto differente da quella dei più.
Confesso a me stesso che la mia idea affonda le radici in concetti ben più elementari di quelli elaborati nel corso dei millenni; non mi permetto neppure di divagare sulle sue origini greche o latine, ma mi fermo all’elaborazione che di questo sistema di governo ne fece Jacques Rousseau secondo il quale, con una visione più semplice, romantica o, se si preferisce, elementare, ebbe modo di dire che la democrazia “o è diretta o non è”. E quale maggiore espressione di democrazia diretta vi può essere nell’esprimere liberamente la propria idea ed essere pronti a confrontarla con quella degli altri?
E se è così, può un semplice, “modesto” Consiglio Comunale di un “piccolo” comune facente parte di una “piccola” provincia, essere il luogo in cui, pur nella sua forma più semplice, romantica o, se si preferisce, elementare, l’idea concreta di Democrazia trova la sua più alta esplicazione?
La risposta, per me, non può che essere positiva.
Perché vedete, quello che si è “consumato” giovedì sera al Consiglio Comunale di Modica non è lo “sbrandellamento” di una maggioranza o il risultato della sua “crisi profonda”, come con evidente “soddisfazione cinica” (quella che i tedeschi mirabilmente chiamano “shadenfreude”) l’opposizione si è subito sperticata di definire, ma l’esercizio concreto, effettivo di Democrazia in cui, in un libero confronto di idee, alla fine è prevalsa la volontà della maggioranza che, nei sistemi democratici, è quella che prevale su tutte le altre.
Perché, probabilmente in maniera ingenua ma sicuramente in assoluta buona fede, io rifuggo l’idea di maggioranze pre-costituire o, peggio, pre-imposte, prediligendo piuttosto l’importanza del confronto, dello scontro se necessario, ma pur sempre del rispetto delle opinioni altrui e delle maggioranze che, in questo sano e libero confronto, ne fuoriescono.
Non partecipare al Consiglio di giovedì sera o votare in maniera contraria alla proposta di deliberazione avanzata dalla Giunta, ha significato manifestare liberamente, in modo diretto o indiretto, il proprio pensiero.
Chi, da qualunque parte politica, di questa libera espressione ne ha tratto o ne trarrà argomenti diversi o strumentali, lo farà pur sempre nel suo legittimo esercizio di opinione, ma stravolgendo quello che per me è il concetto semplice, romantico o, se si preferisce, elementare di Democrazia.
Fabio Borrometi, consigliere comunale
- 3 Dicembre 2024 -
19 commenti su “A proposito del consiglio comunale di Modica. Riceviamo”
Mah ! Bah! Democrazia significa , etologicamente e semanticamente , governo del popolo , a rigor di termini e filosoficamente parlando non può esistere e darsi mai compiutamente , perché il volere e il governo della cosa pubblica può e dovrebbe essere solo e soltanto della maggioranza , nulla o quasi nulla incidendo la volontà della minoranza del popolo , che può essere anche molto numerosa . La democrazia che di fatto si dà per la maggiore e la democrazia rappresentativa, dove i rappresentanti sono eletti sia dalle maggioranze che dalle minoranze . Già in questo passaggio da democrazia a democrazia rappresentativa c’e una
seconda riduzione della ‘accezione del termine , una terza si avrà relativamente al numero delle astensioni, una quarta riduzione sarà relativa al non rispetto del programma elettorale. Lo stesso credo possa dirsi con l ‘astensione dei rappresentanti dall ‘esercizio del voto durante le riunioni parlamentari o consiliari , nel caso specifico ci sarà stato un motivo, pura casualità o tutto concordato ? Boh ! Mah! Il motivo mi sfugge e che sarà mai ? Bisogna indagare con la ragione e le ipotesi
Andate tutti a casa . .
@orazio Ispettore privato, concordo.
Rousseau e Voltaire sono, purtroppo, i padri della democrazia moderna. Nulla da spartire con la democrazia dei comuni, delle vallate, delle gilde, degli imperi e delle monarchie partecipative, queste sì millenarie e derivanti dal cristianesimo, non da ideologie rivoluzionarie o protestanti.
Il concetto di democrazia partecipativa, governo del popolo, non ha nessun riscontro nella storia, la democrazia fatta passare per un ‘bene’ restituisce il concetto di eterno ed immutabile, nulla di più errato.
Il concetto di democrazia ha sostituito quello di Dio, la legge naturale sostituita da patti fra uomini, una vera e propria fede civile che ci porta ai risultati che vediamo.
Per Rousseau, cito, il potere politico può promulgare delle leggi in contrasto con quella naturale e divina purché soddisfino le esigenze dell’uomo.
Non ho la capacità, nè politica nè filosofica, per addentrarmi in così alte disquisizioni sul concetto, teorico e pratico, di democrazia, epperò, molto più prosaicamente, mi farebbe piacere conoscere i motivi per cui, ben otto consiglieri di maggioranza, hanno ritenuto di non essere presenti.
Sarà, forse, anche questo un modo per praticare concretamente la democrazia, ma se io (per esempio) ti voto per rappresentarmi, perchè non partecipi al consiglio comunale?
Chiedo per il teorico amico che ha votato questi consiglieri di maggioranza, perchè è certissimo che io non li ho votati e mai li voterò.
Gioacchino Scollo Abeti
Come sempre caro ispettore lei è un poco sbadato e impreciso ! Che mi dice riguardo alla democrazia del sistema clientelare o del clientelismo? Che mi dice dei politici che una volta eletti si occupano della propria carriera? E della stampa asservita ai gruppi di potere ? Lei deve sapere caro ispettore privato , che la libertà di stampa è segno e strumento di democrazia , se non asservita al potere economico e politico infatti nel caso specifico permette al cittadino un “feedback ” positivo nell ‘esercizio del diritto di voto , potendo verificare gli “effetti concreti ” del proprio voto o i riscontri nei fatti delle promesse elettorali.
Una ventata di aria fritta. Borrometi fa una lunghissima disquisizione inutile vuota, infilandoci anche una opposizione che non esiste per non dirci nulla, anzi solo fumo inutile.
Non entra nel merito, su nulla.
Ecco come si è ridotta Modica ed il suo consiglio comunale, istituzione senza senso, che rappresenta una cittadinanza informe, che vota uniformemente il nulla, essendo il nulla.
Borrometi, e quindi? Ha votato contro? Perché? Ma se ha votato contro, unico, non ci spiega nulla, ma le dimissioni se non ora, quando?
Salutiamo l’opposizione che non c’è.
😡
George Bernard Shaw ha pessimisticamente definito la democrazia “… l’ elezione da parte di una massa di incompetenti, di un piccolo numero di corrotti”. Finiamola di disquisire e cominciamo a valutare le cose per quello che realmente sono!
La democrazia è quando si può votare liberamente per un candidato che mi piace .
Poi se io sono competente ?
Se il mio candidato è corrotto ?
È tutto da dimostrare, non è in una bella frase che si trova là verità.
Noi abbiamo la libertà e io ringrazio Dio , ma avendola la diamo per scontata e non la custodiamo gelosamente.
Nei sistemi democratici ci sono poteri e contro poteri pesi e contrappesi per far sì che la democrazia sia amministrata correttamente.
Poi sono gli uomini che amministrano la democrazia ad essere a volte indegni , e per questo abbiamo forze dell’ordine e magistratura che devono vigilare sull ‘operato degli amministratori.
Vi faccio uno esempio la Democrazia Cristiana di un tempo era un partito enorme col il 33% di voti chiamata la balena bianca.
Al suo interno era divisa in grandi correnti , addirittura c’era la corrente di sinistra
Cioè un grande partito non coeso ma diviso pesantemente.
Ed è quello che sta succedendo a Modica , una grande maggioranza, troppo grande con all’interno anche corpi estranei, che si sono arruolati per la grande facilità di essere eletti , che tutto gli interessa tranne le sorti del comune di Modica, tanto è vero che remano contro ,
Perché non contano niente,
Perché sono degli infiltrati
Perché presumono già elezioni anticipate e un nuovo governo dove loro siano più importanti.
Alcuni penso che non vogliono responsabilità, ma allora perché vi siete candidati e perché non ve ne andate a casa ?????
Ecco come sempre i forti tirano il carretto i deboli e i malefici cercano di mettere bastoni fra le ruote !!!!
Forse la migliore democrazia si potrebbe sintetizzare con tre parole : sollecitudine verso il popolo . Chi tra i consiglieri eletti ha mostrato interesse verso i cittadini ,anziani e non , con problemi con letture , consumi presunti e bollette?? Chi lo ha fatto , tra consiglieri di maggioranza e minoranza, ha reso in atto la democrazia, l ‘eletto è democrazia in potenza, in atto se fa gli interessi del popolo che lo ha eletto , agendo in rappresentanza e governando secondo la volontà popolare. Vediamo chi è più democratico con i problemi delle bollette e dei loculi cimiteriali interdetti !!
Parole , parole = aria fritta e
pestata nel mottaio !
Io penso che i consiglieri di maggioranza che hanno approvato il bilancio, hanno fatto solo il loro dovere, aiutando il comune di Modica a ricevere 11 milioni di euro di trasferimento da parte dello stato.
Anche i 3 consiglieri di opposizione hanno fatto il loro dovere.
Invece tutti gli altri che non hanno partecipato, per onestà intellettuale, dovrebbero dimettersi.
Lunga disquisizione inutile e vuota!
Nessuna giustificazione per i consiglieri assenti! Per molti di loro è una routine quando si deve votare sui bilanci del Comune. Non manifestano alcuna posizione politica, semplicemente abdicano alle loro funzioni per sottrarsi alle proprie responsabilità.
Chi era presente ha rapportato che dei 21 consiglieri della maggioranza ben 8 hanno disertato la pubblica assise.
Questo incontrovertibile dato prescinde dai filtri degli organi di informazione e dalla mancata fruizione dello streaming ed evidenzia quanto l’amministrazione della cosa pubblica sia spesso deficitaria del senso di responsabilità, soprattutto quando gli argomenti all’ordine del giorno sono particolarmente importanti.
E benché l’approvazione dei bilanci abbia avuto luogo, malgrado le consistenti defezioni e il voto contrario di un consigliere della maggioranza – a cui, è bene ricordare, si contrappone un totale di soli 3 consiglieri di opposizione -, a dover vivere l’evitabile e increscioso affanno sono la collettività, che in larga parte ha suffragato la maggioranza stessa, e la democrazia, la cui forma nella fattispecie è rappresentativa; né diretta, né partecipativa.
Ad ogni modo, l’elemento che sembra emergere principalmente dalla missiva è il concetto sacrosanto di libertà, che la Costituzione tutela, ancorché entro ragionevoli limiti. E ben sappiamo che non è, essenzialmente, la coscienza individuale a fare da argine alla propria libertà ma, fondamentalmente, la consapevolezza, scaturente dalla coerenza che dovrebbe esserci propria, degli effetti delle azioni/scelte personali sulla collettività.
A questo riguardo, niente è più vero delle parole di Antoine de Saint-Exupéry: “Ognuno è responsabile di tutti. Ognuno da solo è responsabile di tutti. Ognuno è l’unico responsabile di tutti.”
Quello che nell’articolo e in tuttii commenti non si evince, è la motivazione dell’assenza di questi consiglieri. In modo semplice, cosa volevano fare quei consiglieri che si sono defilati? Non approvare? E quale altra soluzione ci sarebbe.
Amo Modica, lei da portavoce potrebbe spiegarci quale era la richiesta di questi consiglieri?
Supercaxxole da Guinness.
Gli ASSENTI hanno sempre torto….si devono dimettere sfuggono ai loro doveri di consiglieri, non hanno il coraggio di votare secondo coscienza in pubblico per non inimecarsi a nessuno, ma non e la prima volta e non sara’ l ultima…….DIMETTETEVI
Ha ragione Anonimus! !!Al di là dei commenti , più o meno brillanti , su delle torri di ricotta con tanta ricotta attorno perché non cadano giù , bisogna rispondere al quesito molto importante , che ha “rubato” al noto ispettore ( cacciatore di adolescentofili) , perché si sono assentati? Non se la sono sentita perché?
Beh caro Anominus, lei non ha rubato niente ? Ah ! Anominus non Anonimus , mi scusi . Dobbiamo aspettare un articolo di un famoso giornalista modicano, se già non l’ha scritto….corro a controllare.