L’Ente bilaterale del terziario di Ragusa comunica alle imprese e ai lavoratori dell’area iblea che il Garante per la protezione dei dati personali ha messo in evidenza che il datore di lavoro non può accedere alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore né utilizzare un software per conservare una copia dei messaggi.
Un simile trattamento di dati personali oltre a configurare una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali, è idoneo a realizzare un’illecita attività di controllo del lavoratore. Il garante, intervenuto a seguito del reclamo presentato da un agente di commercio, ha accertato che la società, nel corso del rapporto di collaborazione, attraverso un software, aveva effettuato un backup della posta elettronica, conservando sia i contenuti che i log di accesso alla email e al gestionale aziendale. Le informazioni raccolte erano poi state utilizzate dalla società in un contenzioso. L’Autorità ha appurato inoltre l’inidoneità e la carenza dell’informativa resa ai lavoratori. Il documento prevedeva infatti la possibilità, per il datore di lavoro, di accedere alla posta elettronica dei propri dipendenti e collaboratori per garantire la continuità dell’attività aziendale, in caso di loro assenza o cessazione del rapporto, senza citare, tra l’altro, l’effettuazione del backup e il relativo tempo di conservazione. “Il Garante ha altresì affermato – chiariscono dal consiglio direttivo dell’Ebt Ragusa presieduto da Gregorio Lenzo – che la sistematica conservazione delle email, effettuata per un considerevole periodo di tempo (pari a tre anni successivamente alla cessazione del rapporto), e la sistematica conservazione dei log di accesso alla posta elettronica e al gestionale utilizzato dai lavoratori non erano conformi alla disciplina di protezione dei dati. Tale conservazione, infatti, risultava non proporzionata e necessaria al conseguimento delle finalità dichiarate dalla società di garantire la sicurezza della rete informatica e la continuità dell’attività aziendale. Ciò, inoltre, aveva consentito alla società di ricostruire, minuziosamente, l’attività del collaboratore, incorrendo così in una forma di controllo vietata dallo Statuto dei lavoratori”. Ulteriori informazioni nella sede dell’Ebt in via Roma 122 al numero di telefono 0932.622522.
- 6 Novembre 2024 -