Non arrivano buoni segnali dal piano industriale di Eni per Versalis. A dirlo è il consigliere comunale di Ragusa del movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che chiarisce come “la questione è già alla nostra attenzione da qualche settimana e attendevamo solo il piano industriale per capire quali avrebbero dovuto essere le sorti per l’impianto di Ragusa. Naturalmente – continua – c’è preoccupazione per i dipendenti diretti, circa centoventi, quelli delle ditte e per le imprese dell’indotto. Nei prossimi giorni insieme all’onorevole Filippo Scerra, che sta seguendo la vicenda da settimane, siamo pronti a incontrare i lavoratori e i sindacati e le parti interessate per promuovere azioni che facciano collimare l’esigenza della decarbonizzazione alla tutela dei posti di lavoro e dell’economia del territorio”. Nella sua comunicazione ufficiale, Eni fa sapere che, nell’ambito di un processo di trasformazione, decarbonizzazione e rilancio, cesseranno le attività degli impianti cracking a Priolo e del polietilene a Ragusa. “E’ vero che Eni parla di investimenti con la sostituzione di nuovi impianti a Priolo, ma la preoccupazione per i lavoratori resta. Già nel 2015 – continua Firrincieli – a Priolo, avevano chiuso l’impianto del polietilene con la promessa di realizzare cinque impianti nuovi, cosa che non è mai accaduta. Si pensa, dunque, che qui possa verificarsi lo stesso schema. Anche perché, se chiude il prossimo anno il cracking di Priolo, i dipendenti di Versalis a Ragusa fino al 2029 che cosa faranno? La situazione è molto delicata e impone di essere posta subito al centro dell’attenzione. Perdere altro tempo, potrebbe essere deleterio”
- 26 Dicembre 2024 -