Secondo giorno di sciopero dei lavoratori Asu dei Beni culturali della Regione Siciliana nei siti archeologici e nei musei dell’isola. Adesione massiccia a quella che si configura come una vera e propria serrata che potrebbe portare anche alla chiusura di alcuni siti se, come programmato dai sindacati, la protesta continuerà fino al 4 agosto. I lavoratori Asu – socialmente utili – chiedono al Governo regionale che vengano rispettate le promesse in merito alla loro stabilizzazione. Sono circa 200, in Sicilia, i lavoratori precari che, in moltissimi casi, con la loro presenza affiancata a quella dei dipendenti regionali, consentono l’apertura di musei e siti archeologici e la loro fruizione. L’astensione dal lavoro influisce negativamente sul fenomeno turistico, soprattutto in un momento di massima affluenza di visitatori italiani e stranieri.
In alcune zone archeologiche della Sicilia potrebbe essere necessario richiamare in servizio i dipendenti regionali in ferie per ovviare all’assenza degli Asu.
Nella foto gli ASU del “Parco Archeologico di Kamarina e Cava D’Ispica” riguardante la provincia di Ragusa.
2 commenti su “Scioperano gli ASU ai Beni Culturali della Regione”
60 ore di lavoro settimanale faccio in azienda privata, chi è disposto di voi a fare cambio? Tranquilli che non mi lamenterò!!
Dico sempre che non è colpa vostra ma del politico che anni fa creò dei pseudo posti di lavoro ora ne pagate purtroppo le conseguenze.