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Pedofilia in chiesa. Si accusano a vicenda due vescovi

Tempo di lettura: 2 minuti

E’  polemica tra due vescovi sui casi di Rugolo e di Gela, in particolare tra Mons. Michele Pennisi, e Mons. Rosario Gisana, modicano, attualmente a capo della Diocesi di Piazza Armerina. In particolare è la vicenda di pedofilia per la quale è stato condannato un sacerdote, Giuseppe Rugolo,   per violenza sessuale aggravata a 4 anni e mezzo di carcere dal tribunale di Enna. In una lunga intervista, su La Stampa, all’indomani del deposito delle motivazioni della sentenza nelle quali i giudici scrivono che “la Curia, nella persona del vescovo Gisana, avrebbe facilitato l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione”, il vescovo di Piazza Armerina si era difeso dicendo che “i fatti che hanno riguardato i rapporti tra A.M. (il giovane che ha denunciato, ndr) e Giuseppe Rugolo si sono verificati prima del mio insediamento come vescovo”.  «Se durante il mio vescovato a Piazza Armerina – attacca Pennisi – fossi venuto a conoscenza di questi fatti che, preciso, per me costituiscono reato, non avrei esitato a prendere provvedimenti». Monsignor Michele Pennisi,  prima di andare in pensione, era stato alla guida della Diocesi di Monreale, ma fino al 2013  era stato a Piazza Armerina. Pennisi ha risposto all’attuale vescovo, Rosario Gisana, che lo ha chiamato in causa nella vicenda. «Io non ho mai ricevuto – conclude Pennisi – alcuna segnalazione in merito a Rugolo. Perché quando sono stato informato, come in un caso di Gela, ho preso immediatamente seri provvedimenti».

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8 commenti su “Pedofilia in chiesa. Si accusano a vicenda due vescovi”

  1. Orazio ispettore privato

    Ma allora cosa c’entra Gisana? Ma tra i fatti contestati e il processo quando tempo è passato?

  2. Tralasciando lo scaricabarile, oggi la Chiesa da la sensazione di essere infestata dal maligno!
    Monsignori che si scambiano battute e accuse per mezzo stampa non sono tanto carini da vedersi. Vabbè abbiamo capito chi è il più Vescovo dei tre, ma personalmente non ho capito cos’hanno detto a proposito delle vittime. Non ho mai sentito chiedere scusa alle vittime e ai fedeli! Si, lo avete fatto, ma in silenzio, non a mezzo stampa. Da quello che ho letto, ho capito che difendete più il vostro orgoglio che l’abito che portate, lo stesso abito che ti ha indossato Dio. Non ci avete detto sempre questo? Anche l’orgoglio ci avete detto che appartiene al maligno! L’umiltà a chi appartiene?

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  3. La Chiesa non è infestata dal maligno ma da depravati mentali,da esseri schifosi,abietti che non hanno né di umano né di religioso.

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  4. Orazio ispettore privato

    Mah! Bah! Non sembra che si accusino a vicenda , per niente : uno afferma che all ‘epoca dei fatti contestati al parroco non si era insediato e a l ‘altro che non ha saputo nulla , non essendone stato informato , come in un altro caso che è intervenuto . Perché non credergli ?

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  5. Mi si perdoni se sbaglio, ma mi pare che il titolo e le foto e tutto sembrano stati fatto per nutrire la curiosità degli anticlericali e stando così le cose che la società sia perlopiù anticlericale, mi vengono i brividi solo a pensarci : ” briiiiiihi!!!!”

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