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Nasce in Provincia di Ragusa il Tavolo Tecnico delle Bandiere Blu

Tempo di lettura: 2 minuti

Nasce in Provincia di Ragusa il Tavolo Tecnico delle Bandiere Blu. L’iniziativa, promossa dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, mira ad attivare importanti sinergie attorno al riconoscimento della F.E.E., che attesta l’eccellenza dei litorali e dei servizi balneari offerti dai centri rivieraschi, sostenendo la crescita dell’intero settore turistico, sempre più trainante nell’economia locale e nella promozione dell’intero territorio, di cui mette in vetrina tutte le straordinarie eccellenze.

Nello specifico, attraverso il Tavolo Tecnico, il Libero Consorzio ibleo mette a punto il proprio ruolo istituzionale di coordinamento nella governance della tutela dell’ambiente e della promozione turistica, funzioni fondamentali dell’Ente di area vasta; e lo fa offrendo ai Comuni la possibilità di condividere esperienze e idee, e supportandoli nella presentazione delle nuove richieste, sia per quelli che hanno già ottenuto il riconoscimento (Ispica, Pozzallo, Modica, Scicli), sia per gli altri che vi ambiscono (Santa Croce Camerina, Vittoria e Acate).

Si garantisce così un’opportuna regia e uno sprone che sostenga l’azione delle amministrazioni comunali nell’ottenere tale importante riconoscimento in tema di sviluppo sostenibile e promozione del territorio.

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2 commenti su “Nasce in Provincia di Ragusa il Tavolo Tecnico delle Bandiere Blu”

  1. Vanno monitorati i tubi di scarico a mare dei depuratori h24.
    Sono loro i maggiori problemi alla salubrità delle acque del litorale ibleo.
    Sono sottodimensionati, rispetto alle decine di migliaia di cittadini che da metà giugno alla meta di settembre si spostano nelle località balneari.
    Chi sovraintende al controllo ed alle analisi quali-quantitative non riesce a garantire in sicurezza la salubrità delle acque.
    Spesso entrano in funzione i “troppo pieni” delle vasche di accumulo e/o rilancio, versando a mare i liquami non depurati (fantomatica “macchia mediterranea”).

  2. Vanno ricercati/individuati/ sanzionati tutti coloro che privatamente o collettivamente versano a mare le acque nere.
    Alcuni sfruttano le falde sotterranee, come condutture fognare, cosi da versare subdolamente.
    Che dire di coloro che versano, residui industriali non trattabili dai depuratori civili.

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