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Modica, D’Antona: “Si trovi soluzione per riaprire il macello”

Tempo di lettura: 2 minuti

A maggio, a seguito di accertamenti da parte delle autorità sanitarie, durante le quali sono state rilevate delle anomalie nel macello di Modica, il Comune ha  revocato la concessione alla ditta che aveva in appalto la gestione, con la conseguenza della chiusura del macello a tempo indeterminato.

Il provvedimento ha provocato la perdita del lavoro per i venti lavoratori che vi svolgevano la loro attività alle dipendenze della ditta appaltatrice, i quali, in atto, non hanno alcuna prospettiva per il loro futuro lavorativo.

“Condividiamo, in questa direzione l’attività in corso da parte della Flai Cgil – dice Vito D’Antona di Sinistra Italiana – la quale ha chiesto un incontro prima con il Comune e successivamente con il Prefetto per affrontare la questione.

Non c’è più tempo da perdere; l’Amministrazione Comunale esca dall’inspiegabile inerzia e, in quanto proprietaria della struttura e titolare da decenni del servizio, assuma l’iniziativa di mettere attorno ad un tavolo le autorità sanitarie, la ditta che aveva l’appalto e il sindacato dei lavoratori, al fine di individuare una strada che consenta, anche in via provvisoria, in attesa di un nuovo bando sulla gestione, di riaprire il macello.

Riteniamo che il servizio di macellazione debba rimanere in capo al Comune e che la struttura, realizzata circa venti anni fa per la quale fu ottenuto un apposito finanziamento nazionale, rimanga proprietà pubblica, sia funzionante, fornisca un indispensabile servizio all’importante settore   zootecnico del nostro Comune e garantisca l’occupazione dei lavoratori”.

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5 commenti su “Modica, D’Antona: “Si trovi soluzione per riaprire il macello””

  1. @ Vito;
    L’amministrazione non si muove, perché altre sono le sue intenzioni..
    Dietro c’è sempre il “cerchio magico” di Gnaziu..
    Nei fatti il “signorotto” che ha intenzioni di mettere le mani sulla struttura, È stato chiaro..
    Ha manifestato di “uccidere” economicamente, la struttura e gli umani che l’amministrano..

  2. Qualora ve ne siate dimenticati, anni fa, “andò” a fuoco un macello di nuova costruzione, e in poche settimane fu finanziato e ricostruito un altro piu performante con soldi pubblici..
    Potere e volontà degli amici..

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  3. Nulla toglie che l’attuale macello deve andare distrutto, per poi edificarne uno nuovo e più consono e performante..sempre con risorse comunitarie..
    Cosa volete che interessi al signorotto, se 20 o 80 individui fanno la fame..
    Considerate che lui è pronto ad assumerli tutti nella nuova struttura..
    Pertanto muti e pipa, o “morirete” di fame e di mancanza di lavoro..

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  4. A Ragusa, il macello comunale, fu riammodernato e subito chiuso..
    Perché nel tempo di ristrutturazione, venne aperto una struttura piu moderna ed efficiente..
    Si spendono soldi pubblici per, opere che resteranno inattive..
    CATTEDRALI nel Deserto..
    Chiuso macello pubblico di Ragusa, idem Modica, seguira Pozzallo.. a scapito del prossimo Nuovo Macello PRIVATO a Modica..
    Un modo come un altro per “mettere le mani” sul monopolio della carne rossa..
    Ed in tutto questo esiste um progetto da anni alla Regione, con tante firme degli allevatori, che hanno firmato al buio..
    E vi sono dietro i complici silenti che ciò hanno agevolato..
    Complici o conniventi??

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  5. Quanto tempo occorre per rimetterlo a norma? Chi eventualmente erigera’ il muro di gomma ? Potranno essere individuati?

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