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Long-list comunale dei professionisti in ambito socio educativo, Calabrese(PD): “Dare criteri oggettivi per la scelta”

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“Il dirigente del Settore VII del Comune di Ragusa, in vista della scadenza della graduatoria dei professionisti specializzati in ambito socio-educativo, ha indetto una procedura per la costituzione di una “long-list” di esperti finalizzata al conferimento di incarichi da parte degli istituti scolastici di competenza comunale e dalla quale i dirigenti scolastici potranno pescare in modo arbitrario, senza alcun criterio oggettivo. Ci sembra una soluzione poco trasparente e chiediamo che i criteri di selezione siano oggettivi”. Lo denuncia il segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, Peppe Calabrese, che siede anche in Consiglio comunale.
“Da anni – spiega il segretario del PD ibleo – il Comune di Ragusa usufruisce di interventi in ambito socio-educativo, realizzati in collaborazione con gli istituti di competenza comunale come istituti comprensivi e circoli didattici con scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e finalizzati alla prevenzione di situazioni di disagio sociale, affettivo o psicologico. Un servizio particolarmente apprezzato che, col passar del tempo, è diventato davvero uno strumento di grande importanza tanto per gli alunni che per le loro famiglie. Fino a oggi, la graduatoria dalla quale sono stati selezionati i professionisti era stata stilata nel rispetto di criteri di formazione ed esperienza professionale. La individuazione dei professionisti, dunque, seguiva un criterio oggettivo. La novità sta nel fatto che la graduatoria non ci sarà più, ma ci sarà solo un elenco dei professionisti che decideranno di mettersi a disposizione e, tra questi, i dirigenti potranno attingere in modo del tutto discrezionale oltre, ovviamente, alle figure richieste dal progetto presentato. Per intenderci, tra due persone che hanno la stessa qualifica che risponde all’esigenza del progetto, il dirigente potrà scegliere senza un criterio oggettivo”.
“È evidente che questo metodo non è trasparente e non garantisce equità di trattamento nei confronti dei professionisti – conclude Calabrese – per questo motivo il Partito Democratico in Consiglio comunale presenterà una mozione per impegnare lo stesso civico consesso e l’Amministrazione comunale ad accantonare l’idea della long-list e tornare al metodo della graduatoria per titoli che dia criteri oggettivi ai dirigenti per scegliere i professionisti”.

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