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Rinnovabili, accordo per un parco eolico offshore a Pozzallo

Tempo di lettura: 2 minuti

Edison ha sottoscritto un accordo con Blunova, società del Gruppo Carlo Maresca attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti da fonte rinnovabile, per l’ingresso nella società di scopo Wind Energy Pozzallo S.R.L. tramite l’acquisizione del 50% delle relative quote.

Obiettivo dell’intesa, lo sviluppo di un parco eolico al largo della costa siciliana di Pozzallo, del quale Wind Energy Pozzallo è titolare.

Il progetto, attualmente in corso di autorizzazione presso il MASE, prevede la realizzazione di un impianto offshore di tipo flottante, che con una potenza installata pari a 975 MW contribuirà significativamente ai target nazionali di crescita delle rinnovabili e alla decarbonizzazione della produzione elettrica.

Si stima che il sito consentirà di evitare l’emissione di oltre 780mila ton/anno di CO2, generando un significativo indotto sia nella fase di costruzione, prevista in 3 anni, sia nella successiva fase operativa e di manutenzione, pari ad almeno un trentennio.

«Siamo felici di annunciare questa partnership con Blunova per lo sviluppo di un progetto ambizioso e particolarmente innovativo, come l’eolico offshore flottante. L’accordo permetterà a Edison di accelerare il suo piano di crescita nelle energie rinnovabili, che prevede di portare la capacità green del Gruppo dagli attuali 2 GW a 5 GW al 2030. In linea con il PNIEC contribuiamo inoltre a sviluppare innovazione al servizio della transizione energetica e degli obiettivi di decarbonizzazione», commenta Marco Stangalino, Vice President e Direttore Power Asset Edison.

Wind Energy Pozzallo non ha dipendenti diretti e si avvarrà delle competenze professionali di Edison e Blunova per il prosieguo della fase autorizzativa e per l’esecuzione degli studi di ingegneria progettuale.

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16 commenti su “Rinnovabili, accordo per un parco eolico offshore a Pozzallo”

  1. Una domanda da ignorante in materia e forse non solo, ma il comune cittadino, il sempliciotto, che giovamento in materia economica ne trarrà?

  2. Ottimo risultato, occorre andare avanti anche con il fotovoltaico offshore e per non parlare dell’energia prodotta dalle maree. Le smisurate distese del mare possono risolvere il problema energetico mondiale se saggiamente applicate.

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  3. Io avrei alcune domande?

    – quali sono i danni per la fauna ittica e per quella di molte specie di uccelli che transitano da questa fascia?
    – quali sono i danni per la pesca?
    – dopo quanto tempo si deteriorano le pale, come vengono smaltite e dove? Una turbina ha un ciclo di vita medio di 25 anni e costi esorbitanti per lo smaltimento
    – qual’è il danno paesaggistico, oltre che a livello del mare, da un panorama in quota?
    – qual’è il danno turistico con mostri di tale portata che modificano il paesaggio?
    – quali sono i reali vantaggi economici, senza tante chiacchiere, rispetto all’energia nucleare?

    Domande senza risposta, si sa benissimo la battaglia che sta portando avanti la Sardegna, o quanto successo in altre zone della Sicilia.

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  4. È la stessa storia della differenziata nella spazzatura. Dovevamo pagare meno, con città più pulite. Abbiamo città più sporche, e paghiamo di più, perché i comuni stessi pagano di più. Infatti i comuni pagano per ogni prodotto che entra in discarica, invece prima pagava per un solo ingresso in discarica. Stessa storia con le inutili auto elettriche, inquinano di più , e non servono a nulla. Ma recitano favole al popolo bue.

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  5. Paolo, se li mi parla del nucleare sarei perfettamente d’accordo, per il resto a me sembrano le stesse motivazioni di chi osteggia il nucleare. Ma è possibile che non si riesca a vedere la realtà? L’energia serve, servono forme di energia rinnovabile oppure con costi molto superiori energia nucleare.
    Certo che leggere nello stesso commento dei costi esorbitanti per lo smaltimento delle pale eoliche e poi parlare dei vantaggi dell’energia nucleare… direi che c’è poca coerenza, vero Paolo?

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  6. Gentile anonimous, immagino che lei parli sapendo che parte dell’energia la acquistiamo dalle centrali nucleari francesi, quindi rinunciamo al nucleare di nuova generazione rispetto ai mostri che stanno per mettere nel nostro bellissimo mare. Non vedo analogie fra problematiche nucleare e problematiche eolico, non so quali trovi lei.

    Si parla tanto di ‘verde’, però molti non approfondiscono i danni effettivi all’avifauna ed al paesaggio, oltre che al turismo e ai costi di smaltimento.

    Poi, domanda principe, in nome di che cosa scusi? Di fantomatiche emergenze climatiche inesistenti basate su studi fallaci e spinte da lobbies economiche?

    Fino a qualche anno fa, paventavano un’era glaciale, poi il buco dell’ozono ed ora quest’altra corbelleria? E io dovrei stare zitto assecondando stupri di questo paradiso da parte di ideologie propagandate a suon di soldi?

    Il costo di smaltimento di una turbina non viene nemmeno coperto dal ricavo generato. Aspettiamo 25/30 anni per vedere chi ha ragione e come sempre ci fidiamo di chi pensa solo al fatturato scaricando sensi di colpa alle persone per raggiungere scopi ben precisi?

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  7. per una turbina da 2MW sono necessari:

    – 260 tonnellate di acciaio
    – 300 tonnellate di ferro
    – 170 tonnellate di carbone (altiforni)
    – terre rare (praseodimio – neodimio – terbio – disprosio)
    – fibra di vetro
    – resina
    – plastica
    – alluminio
    estratti o prodotti con idrocarburi.

    Ora le chiedo, potrà mai generare la potenza che è servita per costruirlo nel suo ciclo di vita?

    Poi bisogna considerare il trasporto e poi lo smaltimento di materiali compositi difficili da riciclare (risultano già ettari di cimiteri di pale eoliche…).

    Visto che adorate il discorso co2, potrebbe calcolarmela?

    I rifiuti nucleari, pochissimi ormai e stoccati in piccoli contenitori, hanno possibilità di riciclaggio.

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  8. L ‘energia nucleare farà andare il mondo futuro ,
    quando finiranno i combustibili fossili .
    Fino a quando non si finiscono non si può levare l’osso dalla bocca del cane .
    Le rinnovabili sono solo altro bissines .
    Perché l’energia deve essere costante e nessuna di questi fonti rinnovabili è in grado di garantirla .
    Solo quella idroelettrica .
    Quindi il futuro è il Nucleare se ci arriviamo, come genere umano intendo.
    Pale eoliche disseminate su gli irti colli a rovinare il paesaggio bianche in modo che si vedono da lontano, ma dico , ma perché no Verdi?? queste pale eoliche si sarebbero mimetizzati con gli alberi .
    Il parco Marino ho letto che sarà a 30/ 40 km dalla costa quindi zero visibile dalla costa
    I pesci ?? Saranno al riparo dalle reti dei pescatori ,
    Gli uccelli gliene può fregar di meno ,
    Il fondale Marino si arricchirà di nuova vita visto che sarà una zona interdetta.
    Dal lato economico, ci sarà lavoro in più , si produrrà energia verde ,
    Insomma un buon affare !!

  9. Dove sono i cimiteri di pale eoliche?
    I primi impianti, di una certa rilevanza, in Italia sono stati installati agli inizi del 2000 e sono ancora attivi.
    Paolo perde l’ancora, ma non il vizio.
    Occhio anonimus.

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  10. In verità si dovrebbero fare anche studi su eventuali flussi migratori per evitare che interi stormi siano decimati dalle pale… quindi qualcosa agli uccelli forse importa. Sono studi che verranno effettivamente compiuti? Non lo so.
    Detto ciò le discariche chiudono, nessuno (oserei dire giustamente) ne vuole di nuove nel proprio territorio… Costruire un inceneritore quando? Ci sarebbe combustibile da qui all’infinito, ed oltre.
    …e comunque, alla fine della fiera, facendo questo o quello o l’altro ancora… il comune cittadino vedrà sempre e solo aumenti in bolletta.

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  11. Paolo quindi questo è il computo dei costi per una turbina da 2MW :
    – 260 tonnellate di acciaio
    – 300 tonnellate di ferro
    – 170 tonnellate di carbone (altiforni)
    – terre rare (praseodimio – neodimio – terbio – disprosio)
    – fibra di vetro
    – resina
    – plastica
    – alluminio
    estratti o prodotti con idrocarburi.
    Siamo veramente contenti di tutti questi numeri, ma, sà, ci chiediamo da dove ha letto queste informazioni?
    Ma nello stesso testo potrebbe farci il computo di una centrale nucleare, per completezza.
    Grazie
    E comunque a parte le sciocchezze, io penso che occorra attingere a tutti le fonti energetiche senza nessuna esclusione, comprese le centrali nucleari, termovalorizzatori che servirebbero anche a smalti l’enorme qualtità di rifiuti prodotti per il nostro benessere, ma non sarà facile perchè non ci sono le risorse, si preferisce costruire ponti giganteschi, buttare soldi nel pozzo senza fondo dell’imbroglio italiano (vedasi 110%), ma programmare un futuro energetico no, di quello non si parla.

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  12. anonimus di nome e di fatto

    Non leggo più qualche nick… che dughetto abbia cambiato nome per nascondersi oppure è sdraiato nelle sue piazze amate.

  13. Gentili Enzo e Vincenzo, spaziate oltre i confini nazionali per approfondire quanto scrivo. Una ricerca internet vi potrebbe portare al daily news, ad euronews o ad altre letture che potrebbero approfondire certi argomenti in modo più imparziale e non ideologico. Se un dibattito rimane sempre sullo scherno in quanto incapaci di controbattere, rimane svilente la comunicazione, direi infantile.

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  14. Dire che i numeri che ella ci scrive non sono affatto attendibili non è scherno… è che non sono affatto attendibili, punto.
    Proprio ricercare su internet senza una capacità di discernimento è un pericolo Paolo, anche perchè per il resto siamo perfettamente d’accordo, mi sono appellato per la verità al fatto che mi fa i conti delle pale eoliche e poi mi elogia le centrali nucleari… magari per fare una centrale nucleare bastassero le risorse che servono per 100.000 pale eoliche.
    Vede Paolo, il suo è un errore nell’ordine di grandezza.
    Comunque anche io mi rendo conto che cancellare le centrali nucleari in Italia e poi andare a comprare energia prodotta dalle centrali nucleari francesi è una sciocchezza.
    Servono tutte le fonti alternative di energia che possano realizzarsi sfruttando la peculiarità dei territori, occorre differenziare come spiegava benissimo il nobel Carlo Rubbia.
    Le mie considerazioni non sono affatto ideologiche Paolo, certamente, ed un parco eolico offshore ci sta benissimo, magari ne potessimo realizzare altri mille.

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  15. Gentile Vincenzo, ribadisco, per controbattere notizie ufficiali di paesi dove il dibattito è aperto ci vogliono numeri dalla sua parte.

    Io ho posto semplici domande, alle quali lei non da risposte, semplicemente ribadisce che non siano veritieri.

    Quanto costa produrre una pala eolica, trasporto ed installazione compresi?

    Quali è quanti materiali vengono utilizzati?

    Considerato il ciclo di vita, i costi di cui sopra, vengono coperti e c’è un ricavo?

    Come viene smaltita una pala eolica, trattandosi di materiali compositi, e qual’è il costo relativo?

    Quanta co2 viene generata per tutto il ciclo (domanda per chi crede che la co2 sia un pericolo)?

    Quali sono i danni per avifauna, pesca, turismo?

    Dopo che avrà risposto a queste domande, potrà essere certo di dire che ne vorrà migliaia.

    Poi, se mette in dubbio fonti che sicuramente lei ritiene attendibili, notizie che circolano da anni, e movimenti ambientalisti internazionali che sono contrari, mi diventa complottista.

    Se non conosce l’inglese, bastano le immagini:

    https://www.bloomberg.com/news/features/2020-02-05/wind-turbine-blades-can-t-be-recycled-so-they-re-piling-up-in-landfills?embedded-checkout=true

    https://www.google.com/amp/s/www.bbc.com/news/business-51325101.amp

    https://www.google.com/amp/s/www.unionesarda.it/news-sardegna/ecco-il-cimitero-sardo-delle-pale-eoliche-usate-do6y7w31%3famp=1

    Con parole chiave, trova decine di informazioni in merito, presumo non le serva la pappa pronta.

    E anche se trovassero il modo di riciclare, l’energia per questo scopo vale il costo?

    Ed intanto deturpiamo l’ambiente?

    Se ha controbattute con numeri certi ed affidabili, la ascolto, altrimenti deve riconoscere che non si hanno le informazioni corrette, trasparenti e complete per poter procedere in questa direzione ad occhi chiusi.

  16. Vincenzo, poi le rispondo nel merito del resto che ha scritto.

    La prima cosa che mi viene in mente, leggendo ‘nostro benessere’, e come mai non si chieda perché tutto quello che lei compra e in confezioni di plastica mentre lei tutto contento acquista il sacchetto in materiale biodegradabile per i trasporto della spesa di plastica.
    Come mai è scomparso il vuoto a rendere? Come mai ci sono camion che continuano a girare per il mondo per trasportare prodotti da ovunque tranne che da casa nostra? Consumi? Co2? Costi?
    Come mai non sono le aziende che si fanno carico dei costi come avviene per il raee facendo pagare a noi due volte l’imballaggio (acquisto e smaltimento)?
    Perché non possiamo più utilizzare il gas a poco prezzo come qualche anno fa come fonte energetica?

    L’unica cosa sulla quale mi trova d’accordo, e il discorso del ponte, ma a nulla serve lamentarsi quando i siciliani per primi non dicono niente sul fatto che lo stato depredi la sicilia di 10 miliardi di euro l’anno facendola sentire ultima ruota del carro. Qualche politico ne parla? Lei vota in tal senso? Ne è a conoscenza? È contento per la direttiva bolkenstein?

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