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Pozzallo, le beghe per dirigenti e personale comunale

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Negli ultimi giorni ha avuto luogo una diatriba, iN certi momenti anche accesa, fra il Presidente del Consiglio Comunale di Pozzallo, e il consigliere di maggioranza, Francesco Ammatuna, relativa alla mancata costituzione della Commissione consiliare di indagine che dovrebbe fare luce sulle responsabilità della mancata nomina dei vertici burocratici dell’ente.

Anche  Rosario Iozzia, , che è individuato a norma di regolamento quale componente della istituenda Commissione, ha sollecitato per iscritto la Presidenza del Consiglio comunale per la convocazione della seduta per la nomina della Commissione, ma, come chiarito dalla Presidente, l’assenza di un segretario comunale, deputato a predisporre la proposta deliberativa, non ha consentito di avviare i lavori.

Infine anche il Sindaco, nella seduta del consiglio del 14 giugno scorso, ha insistito sulla necessità di attivare al più presto tale commissione, affermando tra l’altro che, a suo dire, tutto il male viene da qualche consigliere e da altre persone esterne al consiglio, facendo rilevare anche che ha avuto poca collaborazione da parte dei consiglieri comunali quando, nella realtà, è lui che non ha mai coinvolto i consiglieri nelle decisioni e nelle attività dell’Amministrazione comunale.

“ In realtà – dice Iozzia –  già il 31 agosto 2023 avevo trasmesso una dichiarazione che, in maniera molto riassuntiva, spiegava, atti alla mano, quali sono state le cause della mancata nomina delle figure dirigenziali e dell’annullamento delle assunzioni dei funzionari di categoria D ed evidenziava come tali cause siano da ricercare nell’incapacità, da parte dell’Amministrazione comunale e dei funzionari del tempo, di attuare procedure di assunzioni legittime.

In attesa dell’ attivazione della citata Commissione, ove tutto sarà illustrato con dovizia di particolari dal sottoscritto, ritengo pertanto utile riportare di seguito il testo della mia dichiarazione, così che già tutti possano avere una prima idea degli avvenimenti.

Il problema della carenza delle figure di vertice burocratico del Comune, ovvero dei dirigenti, è stato più volte sollevato dall’Amministrazione comunale per giustificare ritardi e malfunzionamenti della macchina amministrativa”.

Secondo il sindaco, tale carenza è stata determinata da una serie di azioni di contrasto (interrogazioni, segnalazioni, denunce, ecc…) che avrebbero avuto quale conseguenza l’impossibilità di giungere all’assunzione dei nuovi dirigenti.

”E già sorge subito una domanda: se le procedure di assunzione sono state attuate nel rispetto della legge, perché e come una interrogazione o una denuncia può impedire di concludere le stesse procedure?

E’ importante capire, quindi, cosa è successo nell’ultimo anno e perché il sindaco e la sua Amministrazione non sono riusciti a portare a termine le assunzioni dei dirigenti”.

 

 

Vediamo allora di seguito i fatti, tutti ovviamente supportati da atti che qui per fluidità di lettura non vengono riportati.

All’inizio del 2022 presso il Comune di Pozzallo erano in servizio tre dirigenti con incarico a tempo determinato: il dott. Lorefice, il dott. Muriana e l’ing. Pisana.

Nel mese di aprile 2022 il Dott. Lorefice ha comunicato le proprie dimissioni in quanto vincitore di concorso presso il Comune di Siracusa.

Nel mese di giugno 2022 è terminato l’incarico dirigenziale conferito al Dott. Muriana.

L’unico dirigente rimasto in servizio, Ing. Pisani, ha infine comunicato già nel mese di luglio 2022 di non essere disponibile ad un rinnovo del proprio incarico, avente scadenza la 31 ottobre 2022.

Quindi già dal mese di luglio 2022 l’Amministrazione comunale sapeva che dal 1° novembre 2022 l’apparato burocratico sarebbe rimasto privo di figure dirigenziali.

Nonostante ciò, l’unica misura adottata dall’Amministrazione è stata quella, provvisoria e non risolutiva, di incaricare per un giorno alla settimana il dirigente Lorefice, tramite uno scavalco condiviso con il Comune di Siracusa, peraltro di dubbia legittimità.

Solo alla fine di ottobre 2022 vengono finalmente pubblicati due avvisi pubblici per l’assunzione di due dirigenti, aventi durata di un mese e quindi con scadenza alla fine di novembre, e ciò facendo seguito al fabbisogno assunzionale approvato dalla Giunta il 2 agosto 2022 e nelle more dell’autorizzazione alle assunzioni da parte della Commissione del Ministero dell’Interno.

Peccato, però, che gli avvisi non sono stati pubblicati anche all’albo pretorio on line, rendendo nullo il tutto in quanto in violazione di legge.

Gli avvisi sono stati quindi pubblicati nuovamente alla fine di novembre 2022 con scadenza alla fine di dicembre 2022, determinandosi un grave ritardo nel prosieguo delle procedure di assunzione.

Dopo ulteriori varie illegittimità e svarioni burocratici (avvisi sulle scadenze firmati dal dirigente e non dalla commissione, ecc…), è stata svolta la prova scritta con relativa graduatoria.

Nel frattempo l’incarico a scavalco del dott. Lorefice viene prorogato fino al 30 aprile 2023, anche al fine di concludere le procedure concorsuali.

Peccato nuovamente, però, che i bandi prevedevano una sola prova scritta, mentre il regolamento comunale sulle assunzioni, approvato dalla stessa Amministrazione a metà ottobre 2022 (subito prima di pubblicare gli avvisi…), imponeva due prove scritte.

Conseguenza: annullamento delle procedure di assunzione dei due dirigenti il 22 marzo 2023 (determina n. 324) per illegittimità delle stesse.

Tutto da rifare.

E il 31 marzo 2023 parte il secondo tentativo, con la pubblicazione dei due nuovi avvisi per l’assunzione di due dirigenti, stavolta con due prove scritte.

Anche in questo caso le procedure di assunzione sono state costellate da varie illegittimità ed irregolarità (convocazione dei candidati firmata dal dirigente e non dalla commissione non nominata, ecc…) che hanno allungato i tempi dei passaggi procedurali dovendo ripetere gli atti in maniera corretta.

E peccato ancora una volta, ahimè, che gli avvisi siano risultati illegittimi, in quanto sono state previste prove scritte a risposta multipla, mentre il regolamento comunale sulle assunzioni prevedeva lo sviluppo di un elaborato su una traccia a tema.

Conseguenza: nuovo annullamento delle procedure di assunzione dei due dirigenti il 20 giugno 2023 (determina n. 725) per illegittimità delle stesse.

Questi i fatti.

E dall’esame dei fatti si trae l’amara conclusione: le assunzioni dei dirigenti non sono state possibili perché la Giunta comunale e i dirigenti di turno non sono stati capaci di svolgere le relative procedure nel rispetto della legittimità ma anzi, al contrario, hanno agito violando ripetutamente i regolamenti comunali (da loro stessi approvati) e la normativa sulle assunzioni.

I consiglieri di minoranza e di maggioranza hanno svolto i compiti che la Costituzione e la legge assegna loro, ovvero il controllo dell’operato di chi governa la città e la segnalazione di eventuali atti non conformi alla legge, e di questo il sindaco deve farsene una ragione: è la democrazia.

Le loro interrogazioni, le segnalazioni e le denunce, così come quelle dei sindacati e di qualunque altro soggetto, tutti riconducibili, secondo il sindaco, a forze quasi aliene (oscure, del male, del malaffare, e così via) sarebbero state carta straccia, e probabilmente non sarebbero nemmeno partite, se gli atti dell’Amministrazione comunale fossero stati legittimi.

Il sindaco, quindi, cerchi con onestà intellettuale la causa dei suoi mali all’interno della sua squadra e nell’evidente incapacità dei dirigenti di turno di mettere in vita atti legittimi e, quindi, inattaccabili, invece di proseguire con un ingiustificabile vittimismo.

E per completare il quadro, è bene ricordare altri episodi che, qualora vi fosse ancora il dubbio, confermano l’approssimazione e l’incapacità da parte della Giunta e dei dirigenti di operare nel rispetto della legge, con i conseguenti gravi danni per la città e per i cittadini, danni che sono stati, e sono, sotto gli occhi di tutti e che il sindaco cerca ancora di addebitare a chissà quali forze esterne.

Partiamo dal bilancio, uno strumento fondamentale per poter assicurare i servizi alla città.

Ebbene, il 4 luglio scorso la Giunta ha approvato lo schema di bilancio da sottoporre all’esame del Consiglio comunale, dove però non è mai giunto.

Perché?

Perché la stessa Giunta, solo dieci giorni dopo, ha revocato la delibera del bilancio in quanto errato.

In questo caso, nessuna segnalazione o denuncia pervenuta da forze oscure, niente di niente. L’Amministrazione ha revocato il bilancio perché qualcuno al suo interno si è accorto che non andava.

Altro pasticcio della Giunta e dei dirigenti costato caro alla città, rimasta fino ad oggi senza l’importante strumento contabile.

Eppure è sempre stato detto che da qualche anno i conti sono a posto e il bilancio è stato risanato…

Per non parlare poi della tragica farsa delle assunzioni dei dipendenti di categoria D.

All’inizio di agosto, infatti, la Giunta ha approvato il fabbisogno delle assunzioni, prevedendo, oltre ai due dirigenti, l’assunzione di cinque dipendenti di categoria D e di una progressione interna in categoria D.

Durante la seduta, la Giunta ha tra l’altro anche deciso di modificare il prospetto assunzionale, assegnando uno dei cinque dipendenti da assumere alla polizia municipale, senza alcuna motivazione e, quindi, illegittimamente.

Orbene, i dipendenti sono stati assunti dal 1° gennaio scorso, ma dopo due mesi la Giunta è stata costretta ad annullare tutta la procedura. 

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