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L’Occidente nichilista si piega all’islam…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Foto: Giannino Ruzza

Tutti si prodigano in dichiarazioni tipo: dobbiamo adoperarci per la pace in Medio Oriente e la creazione di uno stato palestinese. C’è anche chi, bontà sua, si spinge a parlare di due stati e due popoli, includendo Israele. Positivo che qualcuno non abbia dimenticato che in quella regione esiste, dal 1948, per volontà delle Nazioni Unite e riconosciuto dal diritto internazionale, uno Stato ebraico. L’unico, il solo, costruito da chi è sempre fuggito dalle persecuzioni perché ebreo e le persecuzioni non ha mai attuato, come non ha mai costretto nessuno a piegarsi alla sua fede con l’uso della spada, il solo stato democratico in mezzo a dittature, il solo nel mirino dell’Onu che si esercita da tempo nel condannarlo soprassedendo allegramente sui crimini contro l’umanità commessi in Siria, Iran, Corea del nord, Afghanistan, Myanmar, Yemen, Bielorussia, Russia e molti stati africani. Non ci sono dubbi sull’antisemitismo di quell’organizzazione faziosa, succube delle autocrazie, come sul diritto dei palestinesi ad avere un loro stato. Nessuno però, nel caldeggiare quel diritto, ha posto come condizione ineludibile il riconoscimento dello Stato di Israele ad esistere. Condizione respinta, insieme al rifiuto di porre fine alla lotta armata, da Hamas, il Jihad islamico e l’FPLP, dopo la serie di incontri tra Arafat e Barak a Oslo. Tant’è che di lì a poco esplose la Seconda Intifada con attentati e autobombe. Tutti distratti? Non credo se lo slogan “dal fiume al mare” continua ad essere scandito con un preciso significato: la Palestina deve essere liberata dall’entità ebraica dal fiume Giordano al Mare Mediterraneo. Centri sociali, collettivi studenteschi di estrema sinistra, professori che non si sono rassegnati al fallimento dell’ideologia marxista e ne vedono la rinascita nella difesa dei diritti dei poveri del mondo contro la borghesia capitalista e l’imperialismo americano, hanno visto nel 7 ottobre, giorno della peggiore strage di ebrei dalla Shoah, l’inizio della liberazione. Fino a quando Israele ha rappresentato lo stato di umili coloni indifesi, reduci dalla sottomissione imperiale ottomana e sopravvissuti allo sterminio pianificato dei nazisti, è stato circondato dall’abbraccio solidale delle sinistre mondiali, quando ha dimostrato di avere la forza il coraggio e la capacità di riscattarsi e iniziare un cammino di libertà e benessere, ogni simpatia è sfumata per servire il tradizionale cliché e l’abusata retorica buoni/cattivi, ricchi/poveri, borghese/proletario. Per una sinistra vittima di eccessive semplificazioni, Israele è il capro espiatorio perfetto.  Dal giorno della barbarie islamista, il gene dell’antisionismo comunista riappare trasformato nell’antisemitismo di sinistra. Assurdo se si considera che proprio la sinistra ha sconfitto il nazismo e alla sinistra ha aderito parte dell’intellighenzia ebraica. Oggi, la sinistra allo sbando e preda del moralismo, in assenza di senso morale, non riesce a condannare con forza gli assassini di Hamas, se non debolmente e en passant, identificandoli con una forza di liberazione, e chiede il cessate il fuoco permanente, cioè la sconfitta di Israele che non combatte certo per l’eliminazione dei palestinesi, ma dei loro persecutori che sono anche i suoi nemici mortali. Ogni cosa sta andando come Hamas aveva previsto e sperato nei suoi sogni migliori. Oggi, i predatori che hanno promesso “again and again”, sanno di poter contare sul sostegno masochistico di un Occidente in via di sottomissione, che non desidera altro che la propria fine. Antioccidentalismo e anticapitalismo convergono nell’antiamericanismo e Israele assomma in sé i caratteri dell’occidentale “doc”. Si spiega così perché le università si sono trasformate in centri di odio e boicottaggio contro lo Stato ebraico. A Torino, l’androne del palazzo universitario è diventato una moschea con tanto di preghiere e benedizioni in arabo. L’imam Brahim Baya ha parlato di jihad compiuti da donne uomini e bambini (!), ognuno secondo le proprie capacità, ha esaltato la lotta di liberazione che sarebbe iniziata dal primo momento in cui i “sionisti” hanno calpestato quella terra benedetta, prima ancora della Nakba, e ha chiesto di riparare le ingiustizie usando “le mani” per lottare in favore dei palestinesi oppressi. Uno spettacolo indecente. “E’ entrato senza chiedere il permesso”, si sono giustificati gli organi accademici. Negli Usa, dove i disordini, le distruzioni e il comportamento oltraggioso nei confronti degli studenti ebrei hanno superato il livello di guardia, la polizia ha fatto irruzione, sgomberato i campus e arrestato duemila esaltati. In Italia, il timore dello stigma di islamofobia rende timidi. La presidente Crui (Conferenza rettori università italiane), Iannantuoni, ha detto: “Uno sgombero indica un’operazione di polizia, io sono convinta che non ce ne sia bisogno, possiamo gestirla benissimo in altro modo”. Appunto. Tant’è che in alcuni atenei i collettivi della cosiddetta “Intifada delle università” hanno imposto l’interruzione dei rapporti con le università israeliane “fino al superamento dell’attuale crisi”. Le minoranze di fiancheggiatori islamici, collaborazionisti e nuovi convertiti, mette a tacere chi non la pensa allo stesso modo. E’ una interpretazione alternativa della democrazia.  Il sindaco di Bologna ha esposto la bandiera palestinese a una finestra di Palazzo Accursio, “Quando Israele si fermerà metteremo anche la loro”. Intanto, Khamenei si congratula con gli studenti europei. In questa follia generale che indica negli israeliani i colpevoli delle morti a Gaza, i media tacciono sui racconti dei sopravvissuti nell’assalto del 7/10. Mentre Hamas ammazzava, civili palestinesi rubavano di tutto nei kibbutzim, compivano gravi atti di terrorismo, inclusi stupri e rapimenti, e alcuni vendevano gli ostaggi a Hamas, mentre altri spalleggiavano i terroristi.  Al Azhar, la grande università dell’islam sunnita ha emesso il suo verdetto: “Non esistono civili israeliani”. Come dire: sono tutti obiettivi. Esistono civili palestinesi?

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30 commenti su “L’Occidente nichilista si piega all’islam…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Gaetano Gerratana

    Di un prisma si guarda solo una faccia, volutamente nascondendo ciò che potrebbe mettere in dubbio la propria tesi preconcetta.

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  2. Tonino Spinello

    Dott.ssa Faletti, stavolta passo!
    Qua rischiamo di giocare a tamburello…..

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  3. Oserei sperare che fossero pochi queste persone disturbate , persone incapaci di vedere e sentire come stanno le cose veramente.
    Credo sia una moda essere di sinistra, filo palestinesi, antiamericani, antioccidente, quando si sta bene è probabilmente che si perda il senso della vita ,
    Si dimenticano i valori reali ,il lavoro ,la fatica,l’impegno, i valori della famiglia tradizionale naturale,
    Allora si seguono filosofie ,ideologie ,antagonismo ,
    Tutto roba immateriale.
    Si dimentica che se sei all’università, ci sei perché una famiglia lavora sodo per mantenerti .
    Vorrei vedere sul campo questi signori, nelle difficoltà, nel disagio materiale, nella fame e nella mancanza di acqua potabile, nella mancanza di libertà di vestirti come ti piace .
    Vorrei vedere se ancora siano disposti a rinnegare l’occidente con i suoi benefit e con i suoi valori di libertà e democrazia.
    Grazie della interessante disamina del nichilismo occidentale dott Faletti.

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  4. Amo Modica, ho l’impressione che le sia mancato qualche passaggio… essere contro l’occidente e contro la democrazia è più una prerogativa della destra e dell’estrema destra, si certamente anche i grillini sono fatti così, ma loro sono con tutti e contro di tutti, sono populisti e neppure comprendono bene da che parte stanno.
    Il solo leader Conte attacca con veemenza principalmente il PD senza ritegno ma i piddini assorbono tutto per l’illusione di cavarci qualcosa (Povera Elly).
    Legga, Amo Modica, legga e si informi su quello che è stato detto dai vari leader politici in questi anni e si faccia una idea, lasci stare destra o sinistra o ideologie come lei dice.
    Salvini e fascistelli vari sono falsi pacifisti che vogliono distruggere l’Europa, i populisti sono falsi pacifisti che parlano a casaccio perchè non comprendono le conseguenze di certe azioni.
    Amo Modica, lei non può sintetizzare cose così complesse, i palestinesi che lei taccia in negativo, sono un popolo che ha diritto ad avere una patria, il marciume sta in Hamas, ma anche in Netaniau che ha predeterminato con la sua politica di estrema destra la reazione terroristica di Hamas, comprende.
    Non è tutto bianco o nero Amo Modica, approfondisca, il negativo è sia a destra ma in qualche modo in alcune parti di chi si ritiene di sinistra ma di fatto aiuta in questo modo la destra.
    E comunque per evitare equivoci, viva l’Italia antifascista.

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  5. Signor Gerratana, di preconcetto c’è solo l’odio antisemita irrazionale e radicato, alimentato dal cristianesimo per motivi religiosi e dal testo scritto dalla polizia segreta russa, i Protocolli dei Savi di Sion, un falso clamoroso, usato dall’impero russo per giustificare le persecuzioni di ebrei ritenuti colpevoli della sconfitta inflitta all’impero russo dai giapponesi. Gli ebrei sono sempre stati le vittime sacrificali delle sconfitte altrui. Hitler e i Paesi musulmani sono gli esempi più eclatanti del feroce isterismo contro i giudei. Oggi gli occidentali che condannano Israele per la guerra di autodifesa a Gaza invece che Hamas. Gli assassini sono esistiti, esistono e esisteranno, confonderli con le vittime è la conseguenza della nostra malattia morale che porterà il popolo ebraico ad essere perseguitato un’altra volta. La storia, purtroppo, si ripete, nella cecità e indifferenza che hanno permesso la Shoah. E se Israele dovesse soccombere, poi toccherà a noi. I segni ci sono già tutti, basta non bendarsi gli occhi.

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  6. Ancora qui a parlare di torti e ragioni delle guerre!! Ma smettiamola, che non abbiamo la minima idea di cosa sia una guerra!! E il modo in cui ormai se ne straparla è terrorizzante!!
    Forse ancora non è chiaro che le guerre sono sempre state dichiarate dai ricchi, dai potenti, e in molti hanno accresciuto il loro potere, ingrossato i loro conti in banca, grazie alle guerre. Sono le popolazioni civili a subirne le conseguenze. A combattere e a morire sono sempre i figli dei poveri, i figli del popolo “sovrano”, che paradossalmente mai vorrebbe fare guerre. Quanti figli di primi ministri, di capi di Stato, di Ad delle grandi industrie degli armamenti sono andati e morti in guerra? La guerra è anche questo: la cosa più classista che l’uomo abbia prodotto.
    Ragionare sulle guerre é una sorta di ossimoro, una contraddizione in termini, perché le guerre non trovano ragioni, vanno solo ripudiate, senza se e senza ma …
    basta, basta, basta ….

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  7. Veltro, anche se non se ne parla le guerre dichiarate dai ricchi contro i poveri, o dichiarate dai potenti anche perché se non sono potenti non le possono dichiarare naturalmente, ci saranno sempre.
    Il popolo MAI vorrebbe fare guerre, certamente, ma a volte le guerre si subiscono. O no?
    Ora il punto è, caro Veltro, se ti arriva una guerra addosso hai il diritto di difenderti oppure siccome la guerra tu non la vuoi, ti arrendi e non se ne parla più?
    Ma sono sicuro che nessuno risponderà, abbiamo le scatole piene di coloro che sono contro la guerra, tutti belli e bravi, ma non rispondono… poichè è proprio questa la questione.
    Veltro, lei è stato molto efficace, ma la inviterei a rispondere e così completiamo quello che tutti dicono ma non completano il discorso… tipo Conte ieri sera.
    Se uno stato attacca un altro stato, lo stato attaccato ha diritto o no a difendersi? Spero almeno Veltro che ha le idee più chiare di altri che risponda.
    Buon sabato sera a tutti

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  8. Vincenzo, grazie del cordiale invito. Lei mi ha fatto una domanda precisa e le rispondo. Se mi dovesse capitare una guerra addosso, non sarei affatto disponibile a partecipare, perché non ci crederei, consapevole del fatto che sarebbe una guerra innescata da delinquenti minoritari che, agendo dietro le quinte, manovrando il potere politico, per i loro miseri interessi, mandano il popolo a morire. Guerre stabilite da minoranze violando la volontà popolare, che non le vuole affatto. Io avrei invece l’ aspirazione di scovare questi delinquenti …
    Bisogna ripudiare veramente la guerra, per evitarla

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  9. L”attacco segue una provocazione! Le guerre sono sanguinarie affermazioni di egemonia, di poteri…. di potenti criminali che non combattono in prima persona ma assoldano e mandano a morire. I potenti emergenti, pieni solo di bava, che si annoverano tra i grandi del mondo, sono i più pericolosi.

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  10. La vecchia che dovrebbe avere pudore e saggezza, in posa per foto ricordo con il giovane rampante che affatto disdegna le armi…. sono immagini sconcertanti, di disprezzo e non di affermazione di potere….!!!!!!!!

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  11. @VELTRO, se le arrivasse una guerra addosso, non le chiederebbe il permesso, forse lei neppure ha idea, pance piene e tranquillità dovuta dalla distanza fra noi e le bombe non fanno riflettere bene. Pazienza
    Ma le cose accadono senza neppure renderci conto, pensiamo di non essere coinvolti ma la volontà di Dio non la potrà mai negare, ricordi.
    Sputare contro coloro che subiscono la guerra facendo i fighetti dicendo che “non sarei affatto disponibile a partecipare” è una dimostrazione del nulla in cui viviamo e mi saluti il suo ideologo Conte.
    Buona vita

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  12. Vetro non è Grillino ,è anarchico , cioè una parola che non significa niente perché negli umani l’anarchia non esiste, siamo animali sociali, che viviamo con delle rigide gerarchie.
    Le comunità hanno un capo e dei sotto capi ,dei capi ancora più piccoli e poi la truppa ,
    Dagli albori del mondo gli umani hanno vissuto in gruppo e si sono combattuti sempre fino ai tempi nostri .
    È insito nella natura umana.
    Non ho mai visto una comunità attaccata che non si sia difesa , perché il vincitore dopo ti calpestera’ e ti toglierà tutto .
    Forse Veltro consegnerebbe le donne della sua famiglia senza combattere, questo si chiamerebbe vigliaccheria.
    Tutti siamo contro la guerra io per PRIMO , ma non ce scelta !!

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  13. è giusto ammazzare 274 Palestinesi, fra cui molti bambini, per liberare quattro ostaggi Israeliani?
    L’Occidente nichilista si piega all’Islam: è sotto gli occhi di tutti.

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  14. Condivido Drugo, ha perfettamente ragione. Gli israeliani non hanno chiesto il premesso, così come anche Hamas non ha chiesto il permesse e nessuno era disponibile a partecipare, comprende Veltro, ma ogni atto è la causa delle conseguenze.
    Ora, l’ultimo attacco di Israele, pur con le sue ragioni e consapevole del fatto che Hamas agisce da “terrorista”, si sarebbe dovuto evitare, occorreva ora si, la trattativa e la diplomazia invece di fare una ulteriore strage. Ma purtroppo la guerra non è così facilmente controllabile, a parte Veltro che, come lui scrive “consapevole del fatto che sarebbe una guerra innescata da delinquenti minoritari che, agendo dietro le quinte, manovrando il potere politico, per i loro miseri interessi, mandano il popolo a morire” e lui non sarebbe disponibile a partecipare… lui andrebbe davanti ai carri armati e gli direbbe: “io non gioco più, ferma” e loro si fermerebbero.
    Vero? sicuramente sarebbe tutto risolto? invece siamo nel mondo reale e le cose non si risolvono così, è certo Veltro.

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  15. Come sempre sono solo opinioni di propaganda. I fatti sono completamente diversi. Condivido il primo commento della signora Rosalba, come pure quello di Drugo. Secondo Netanyahu, se una persona ti attacca, per prenderla bisogna bombardare tutto il condominio. Complimenti!! Persone che non dovrebbero assolutamente essere al potere perché
    disturbati. Netanyahu non si rende conto che certe persone provocano più morti da morti, che non da vivi. Il mondo sta dalla parte dei Palestinesi. Israele si sta scavando la fossa senza accorgersene. E paesi come l’Italia, recitano due popoli due Stati, poi per l’adesione all’ Onu della Palestina, si astiene!! Vergogna!!

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  16. Inviterei alcuni Alacri commentatori, invece di attaccarmi verbalmente in modo deliberato, ad esaminare anzitutto le ragioni economiche che verosimilmente scatenano le guerre.
    Li inviterei a cercare di ragionare con le loro teste, sfuggendo alle grinfie della caliginosa informazione che offusca le menti, trasformandole in casse di risonanza delle varie propagande.
    Cosa avrebbe realmente il potere di armare eserciti, muovere truppe e portare alla morte miglia di persone, se non il denaro? Beni dello stato sottratti con l’inganno al popolo che ne dovrebbe beneficiare. Beni di cui invece si appropriano i “furbetti della guerra”, fra loro ben coalizzati per beneficiare del lucrosissimo mercato delle armi, alimentato dalle filiere produttive legate all’industria bellica. Senza guerre, niente armi, niente soldi. Quindi, In realtà, si fanno le guerre e si muore solo per miserabili interessi economici e non per idee varie o particolari ideologie religiose o di qualsiasi genere, come quei “furbetti” ci vorrebbero far credere.

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  17. Da una parte, la filiera produttiva delle armi e nondimeno quella legata alla ricostruzione post bellica rimpinguano le casse degli industriali che ne fanno parte.
    Dall’altra, ci sono i governanti che per accrescere il loro potere, ben protetti dallo scudo della propaganda, assecondano l’economia bellica e post bellica, beneficiando così senza troppi problemi e rimorsi di un amplissimo bacino di voti e di notevoli finanziamenti (anche in questo caso, pecunia non olet …) elargiti dall’anzidetto potere economico.
    Dulcis in fundo, ci sono le banche che speculano sulle attività economiche, finanziandole e rendendo ancora più solido tutto il sistema.
    Preso atto di ciò, per la profonda considerazione che ho nei riguardi della mia intelligenza e nondimeno di quella prossimo (omnia munda mundis), non potrei che esimermi dal partecipare ne tantomeno dall’assumere stupidamente il ruolo di capro espiatorio come altri poveracci, mandati a morire in una qualsiasi guerra. Confesso di sentirmi spesso impotente di fronte a tutto ciò che mi circonda e che si compie, di resistere a stento al fracasso della propaganda, di non essere all’altezza della situazione e di non essere pienamente coerente con le mie stesse idee (… dovrei chiudere immediatamente il mio conto in banca, ad esempio, ma rimando …). Ma non desisterò mai nel mio piccolo dal ricercare la verità e di lottare per essa con le modeste forze che mi ritrovo.

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  18. E se nel condominio vengono nascoste le armi e gli ostaggi con la connivenza di tutti i condomini?

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  19. E stasera ci apprestiamo ad accogliere una Europa a trazione Popolare ma ancora non sappiamo se il PP si alleerà con le forze di estrema destra o con quelle di sinistra.
    Da questa scelta comprenderemo come andranno le cose, nel primo caso, probabilmente l’Europa abbandonerà quindi l’Ucraina e si appresterà a subire la futura influenza della Russia, e molti dei nostri commentatori saranno felici.
    Nel secondo caso, si potrà cercare ancora di resistere dal dominio Russo. Vedremo

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  20. Tonino Spinello

    Sig. Gino, vede come funziona:
    All’ucraina perchè oppressa da un sanguinario giustamente mandiamo armi e soldi, a Israele mandiamo armi per uccidere civili innocenti e non armati.
    Però queste cose non si debbono dire perchè non conforme al protocollo degli illuminati occidentali. Presenti compresi!
    Dica pure agli amici comuni come mai il sig. Guterres (anche se non mi sta simpatico) in qualità di “Ceo” dell’ONU ha declinato l’invito sulla pace di Ginevra tanto voluto dal sig. Zelensky. Chissà perchè l’ONU non partecipa ad una farsa.

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  21. Vincenzo, pericolo scampato, coraggio. Tutto continuerà come prima ad eccezione della Francia che dovrà fare i conti con l’oste.
    I francesi hanno toppato e lo comprenderanno il 30 giugno, quando avranno dovuto scomodare il senso di responsabilità. Gli imbizzarriti pro Lepen, saranno domati, ma il danno all’immagine della Francia resterà.
    Macron vada in pensione, non è più il suo tempo, serve una linea più definita per contrastare la destra.

  22. Sono contro la guerra e contro le liti
    Se ricevi uno schiaffo ,puoi rispondere con uno schiaffo , puoi porgere l’altra guancia , puoi cercare di non prendere altri schiaffi facendo in modo di evitarli .
    In Israele fermi al vecchio testamento, occhio x occhio dente x dente ,
    Quindi se Israele viene attaccato tutto il mondo sa che risponderà in maniera maggiore .
    Stabilito questo , se si attacca Israele, è certo che risponderà pesantemente.
    Ora in quella bolgia che è la striscia di Gaza , 360 km quadrati con più di 2 milioni persone ammassate tra sabbia sporcizia ,contrabbando , terrorismo, delinquenza, Gaza è uno dei posti più pericolosi al mondo dove vivere .
    Domanda allora perché si sono ammassati a Gaza ??
    Perché hanno trovato il sogno umano vivere senza lavorare .
    Se si vive vicino ad un’inferno simile , puoi stare a guardare e mettere muri e filo spinato per evitare che sta orda selvaggia ti invada .
    Adesso però hanno colpito duro Israele, e Israele ha deciso che non può vivere in costante pericolo ,quindi hamas va eliminata!!!
    Ed è quello che stanno facendo.
    I civili avvisati anzitempo cosa xi fanno dove infuria la battaglia???????
    Questa è la realtà senza propaganda che può capire chiunque non ha i paraocchi ideologici!!!!!

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  23. Ha ragione Veltro, non sono un prete e mi spiace se ho creato confusione, non era, nel modo più assoluto, nei miei pensieri.
    Se esiste un Prade Enzo, mi scuso se gli ho creato imbarazzo.

  24. Drugo, perchè? Perche lui pensa che nel condominio vengono nascoste le armi e gli ostaggi e quindi con la connivenza di tutti i condomini.
    Anche io lo penso, ma ciò non giustifica che siano fatte le stragi alle quali stiamo assistendo.
    E’ vero ed anche io la penso così, non mi interessa ciò che scrive P.Enzo ed anche se lui fosse un prelato niente cambia.
    La religione non vuol dire essere perfetti e santi, ognuno ha la propria sensibilità.
    Gli ultraortodossi ebraici ucciderebbero i palestinesi uno per uno, così come gli integralisti islamici lo farebbero del popolo ebraico.
    Il punto nefasto è l’intensità religiosa e l’assurdo integralismo da tutte le parti, compreso il cristianesimo o una specie di cattolicesimo sgrammaticato come quello in cui siamo immersi.

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  25. ho rispetto delle opinioni di laici, religiosi, santi e peccatori; ma quei poveri cristi non hanno molta scelta su dove rifugiarsi, quel condominio veramente piccolo è: 6.000 abitanti per km2.

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