
“Lo scorso fine settimana è successo questo…un tripudio di applausi, risate e silenzi, ed è stato bellissimo. E’ successo anche che tutte le date previste sono andate in sold out e questo mi riempie di orgoglio”.
Questa è la prima dichiarazione a caldo di Germano Martorana, il regista che ha portato in scena lo scorso fine settimana uno spettacolo molto delicato e particolare dal titolo “Quello che le vagine non dicono”.
Il luogo, il Laboratorio della Bottega dell’Attore, è già di per sé uno spazio intimo, per molti ma non per tutti, e che in occasione di questo spettacolo si è trasformato in un luogo mistico, ancestrale, quasi confidenziale, in cui sei donne hanno raccontato aneddoti, sogni, crude realtà che hanno sognato, vissuto in prima persona o solo pensato, in cui il filo conduttore è l’organo femminile. Ironico, sensuale, provocante, assordante, così è stato definito dalle protagoniste, ovvero Carla Schembari, Stephanie Cabibbo, Cecilia Bocchieri, Mariella Noto, Cettina Gurrieri, Daniela Nobile, sei donne a confronto che lasciano la parola al loro essere, alla loro essenza più profonda, dando spazio a confidenze divertenti, irriverenti, imbarazzanti, consapevoli.
“Portare in scena uno spettacolo che avesse come protagonista la donna è sempre stata un mio pallino. Negli anni questa idea è maturata, fino a quando quest’anno ho trovato il gruppo giusto per rappresentarlo, e per affrontare temi delicati. E’ uno spettacolo sensuale, profondo, e a tratti assordante, già il titolo racchiude quello che è la sintesi dello spettacolo. E’ un bellissimo viaggio e mi sono voluto affidare a queste sei meravigliose donne, cercando di carpirne quanto è possibile la loro sensualità, femminilità e unicità”.
Prossimi appuntamenti per vedere lo spettacolo:
10 e 11 maggio alle ore 21.00 e 17 maggio alle ore 21.00.
2 commenti su “Ragusa, sold out lo spettacolo “Quello che le vagine non dicono” per la regia di Germano Martorana”
Un tempo non troppo lontano , persino certe parole più innocue venivano censurate dalla televisione, in particolare nelle canzoni . Ci stiamo evolvendo . Non voglio entrare nel merito… ma per mia personalissima arretratezza mentale l ‘organo in questione dovrebbe essere conservato e riservato, nel pudore più assoluto , al marito . Senza rasatura e anche le riflessioni in proposito dovrebbero rimanere personali e private.
Tutto è merce e se si può vendere bene .