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Cartelle esattoriali, previste rate più lunghe

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È stato firmato un provvedimento dal vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, attraverso il quale sarà più facile per i contribuenti saldare i propri arretrati con l’Agenzia delle Entrate. Le cartelle esattoriali che saranno emesse a partire dal primo gennaio 2025, potranno essere pagate a rate, con una dilazione che potrà arrivare fino a 10 anni (120 mesi in totale). Bisogna fare però, alcune distinzioni. La prima è se il debito con lo Stato è superiore o inferiore a 120 mila euro. Chi si trova sotto questa soglia e riceverà una cartella nel 2025 o nel 2026, potrà ottenere una rateizzazione di 84 rate, sette anni. Se la richiesta viene presentata nel 2027 o nel 2028, la rateizzazione massima salirà a 96 rate, otto anni. Dal 2029 si potrà arrivare a 108 rate, nove anni al massimo. Per ottenere questa dilazione basterà dichiarare di trovarsi in una temporanea situazione di difficoltà economica. Invece, per chi ha un debito con il Fisco superiore a 120 mila euro, sarà necessario “documentare” la propria difficoltà a pagare. Si terrà conto dell’Isee per le persone fisiche, per le imprese si prenderà in esame l’indice di liquidità e al rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo eventualmente già in rateazione e il valore della produzione. In questo caso, come detto, la dilazione potrà arrivare fino a 10 anni, 120 rate mensili. Ma anche chi ha debiti inferiori a 120 mila euro e dimostra con l’Isee, e non con la semplice dichiarazione, la propria situazione di difficoltà, avrà delle condizioni più favorevoli: la rateizzazione potrà anche arrivare fino a 10 anni. Nel nome della semplificazione, poi, si apre anche la strada a delle mini compensazioni tra le cartelle con il Fisco e i rimborsi di imposta. La somma “compensabile” tuttavia, non potrà superare i 500 euro.

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