Ve lo ricordate l’assassinio dell’ex presidente di Haiti Jovenel Moise, ucciso a sangue freddo da un dozzina di sicari all’alba del 7 luglio 2021. Ebbene, il giudice federale degli Stati Uniti Walter Wesser Voltaire, ha accusato di complicità anche Martine Moise, vedova del presidente haitiano. Oltre alla moglie il giudice attraverso un documento di 122 pagine ha accusato di complicità e associazione a delinquere anche all’ex primo ministro Claude Joseph e l’ex direttore della polizia nazionale haitiana, Léon Charles, ordinando l’arresto e l’incarcerazione di tutti gli imputati. Charles, che attualmente è il rappresentante permanente di Haiti presso l’Organizzazione degli Stati Americani, deve affrontare le accuse più gravi: omicidio; detenzione e porto illegale di armi; associazione a delinquere contro la sicurezza interna dello Stato. Mentre Martine Moise e Claude Joseph sono accusati di associazione a delinquere contro la sicurezza interna dello Stato e del reato di complicità. Nel rapporto il giudice statunitense ha accusato in tutto una cinquantina di persone delle quali 11 sono già state estradate e condannate negli Stati Uniti, tre con sentenza definitiva. L’assassinio del presidente Jovenel Moise è avvenuto nella sua residenza nella capitale Port-au-Prince, assieme alla moglie e i due figli quando un gruppo para militare colombiano ha fatto irruzione nella villa e ha fatto fuoco, uccidendolo sul colpo. All’epoca la moglie Martine era stranamente sopravvissuta ed era stata trasferita in aereo negli Stati Uniti per riprendersi dallo “shock subito”.
- 26 Dicembre 2024 -