
Il ripristino delle Province avrebbe dovuto rappresentare un atto di elevata Democrazia. Ridare ai cittadini il potere di eleggere gli organi istituzionali per il buon governo delle province, dopo anni e anni di commissariamento, è Democrazia. Con il KO del DDL Province, i partiti che hanno bocciato il testo all’ARS hanno commesso un atto di tradimento verso i cittadini delle province siciliane e nello specifico ogni deputato che ha votato contro non vuole il bene del proprio territorio provinciale, scegliendo volutamente di lasciare le Comunità senza servizi e progettualità, violando così la tutela del Bene comune che significa sostegno alle famiglie, all’istruzione, all’ambiente, all’economia. Il Comitato Provinciale della Democrazia Cristiana di Ragusa dice NO e sostiene fortemente l’azione della Democrazia Cristiana all’ARS dando massimo supporto e riconoscendo ed apprezzando l’impegno, il lavoro svolto, le capacità dell’On. Abbate, che, da primo firmatario della Legge, si è speso durante tutto l’iter attraverso le varie Commissioni fino alla presentazione all’Assemblea Regionale per la definitiva approvazione. Quello che poi è successo in Aula è noto. Il solito teatrino della non politica dove prese di posizioni, ripicche e ostruzionismo mascherano la mancata assunzione di responsabilità da parte di coloro che sono stati eletti per lavorare e garantire il buon governo della nostra amata Sicilia; C’è chi ha sfruttato questo episodio per garantirsi quel minimo di visibilità che non le viene garantito dalla normale attività parlamentare denigrando o offendendo la persona e il ruolo istituzionale dell’avversario politico.
13 commenti su “DC: “Sconfitta del DDL Province è sconfitta per tutti i siciliani””
È una sconfitta per chi già si credeva presidente…
A va travagghia
E’ una malafiura che in 40 anni mai vista all ARS…con il presidente in aula presente malafiuara fu
Certo che lasciarle così, commissariate, continuare a pagare i dipendenti di una istituzione inutile , non è che sia un soluzione intelligente, mai togliere ai politici l’osso che rosicchiano, ci viene a costare sempre di più,
E così lasciamo quel bel palazzone a Ragusa sede della provincia, immobile di nome e di fatto, ma a guardare bene attentamente si può esclamare Eppur Si Muove .
Il segretario nazionale del partito dichiara :.” Stiamo lavorando con umiltà e con determinazione per far sì che la DC sia ‘il partito della gioia’, volendo con questo dire che lo vogliamo semplice, libero, aperto, democratico….”, quindi non so comprende questo comunicato astioso, il dato di fatto è che solo questo partito vuole l’elezione diretta dei rappresentanti della provincie, tutti gli altri elezioni di secondo livello, che poi sono consiglieri e sindaci della provincia legittimamente eletti e rappresentati della volontà popolare. Altroché :”…. scegliendo volutamente di lasciare le Comunità senza servizi e progettualità, violando così la tutela del Bene comune che significa sostegno alle famiglie, all’istruzione, all’ambiente, all’economia.” non è tutela del bene comune ma interesse particolare a che si insedino rappresentanti che non sono stati eletti, i cosiddetti trombati. O chi vuole accaparrarsi una poltrona. Secondo i calcoli appannaggio di questo partito ma poteva succedere diversamente come è successo al parlamento siciliano.
..è cominciata la parabola discendente di ignazio…fate largo che la caduta sarà pesante
Province, Schifani: “Capitolo chiuso, prima la riforma della legge Delrio”, mi sa che a marzo come dichiarato di un nuovo assalto ,è saltato il disegno , quindi si può mettere l’anima in pace ,deve trovare un un altro o meglio devono trovare con il segretario nazionale della DC, un altro progetto per poter trovare spazio di consenso. mi sa che l’intenzione di dare fastidio agli alleati gli si è ritorta contro ,hanno chiuso il cancello con la chiave e la fila degli aspiranti rimane fuori in fila ad attendere….,,al momennto
Ritenta, sarai più fortunato!
Ci sono dei Miserabili che per odio e invidia sarebbero disposti a sottostare anche sotto il nemico anche se il prezzo da pagare sarebbe l’annientamento.
I modicani sono brave persone un po duri di testa , incapaci di vedere l’utile di una scelta che non è proprio di grande gradimento , tipo avere un modicano a Palermo invece di non averne per niente,
Infatti nel passato Modica zero onorevoli
Ispica uno a Palermo e una Roma
55mila abitanti contro 14mila abitanti.
Purtroppo quei Modicani hanno partorito degni eredi della stupidità.
@ Amo Modica:
Che “onore” avere un parlamentare frigintjinaru a Pa!!
Individuo che persegue e prosegue , con il suo personale modo di fare pseudopolitica…
In perenne campagna elettorale, atta a raccattare consensi..distribuendo favori e compensi..come la vecchia politica democristiana locale ( pacchi di pasta da 5kg del pastificio della Contea )..
I quei tempi, di buono e genuino c’era solo la pasta ( di buon grano locale )..
Lei sa come si raffigura, il “voto di scambio”??
In tanti, evidenziano nel modo di fare politica di Gnaziu, il “voto di scambio” ( orti illuminati, vanelle private asfaltate, copiosi buoni energetici e danari per feste patronali e religiose…botti a strafuttiri..)..
Muoversi ed agire a Palermo, come quando amministrava a Modica, è insito nel modo d’essere di Gnaziu..
” u lupu perdi u pilu, no u viziu “..
Ma i fatti dimostrano che Palermo non è Modica…
Pare che si sia accorto che può continuare a somministrare, contributi e bonus..come prima..
A forse l’intento di indebitare, ulteriormente, la regione siciliana come fece con Modica??
Da quanto si evince, “così pare”…
il rappresentante modicano al parlamento siciliano , oggi, è un riconoscimento per la città di modica , ma non rappresenta solo la città, ma rappresenta l’intera provincia, che poi ne possa giovare maggiormente modica è un dato evidente. Ma il rappresentate regionale dovrebbe avanzare istanze provenienti dal territorio , il quale territorio non richiedeva l’elezione diretta dei rappresentanti per la provincia, L’elezione diretta dei rappresentanti della provincia era un modo per rinfoltire ancora di piu il proprio consenso con insediamento di rappresentanti che non erano riusciti a “entrare” al comune, vuoi per rotazione vuoi perchè non capaci attrarre consensi. Fino a quando si portano avanti battaglie per il territorio e avvantaggio di esso allora tutti sono consapevoli della bontà dell’azione, ma quando c’e protervia per portare avanti istanze finalizzate ad aumentare solo il consenso elettorale , allora si fa danno al territorio.
Bella compagnia!