Il 10 gennaio 2014 moriva il Vescovo di Noto Mons. Salvatore Nicolosi. La sua testimonianza si conserva in un libro del poeta e scrittore modicano Domenico Pisana, pubblicato nel 1997, ove l’autore evidenzia le connotazioni kerigmatiche dell’evangelizzazione della catechesi nella Diocesi di Noto e focalizza le idee-forza del pastore netino, mediante l’ermeneutica dei suoi testi scritti, analizzati e decodificati nella varietà delle luci, di mete catechistiche e formative , di suggerimenti pastorali e sociali.
Riportiamo, a seguire, una sintesi della prefazione che don Umberto Bonincontro fece al testo, dal titolo “Evangelizzazione e catechesi nell’episcopato di Mons. Salvatore Nicolosi”.
“Un ministero episcopale che supera un quarto di secolo non può non lasciare una traccia indelebile nella storia di una Chiesa locale. E’ tale è stato il servizio pastorale di Mons. Salvatore Nicolosi nella Chiesa di Noto. Arrivato poco dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, dopo aver vissuto da protagonista mentre era alla guida della Diocesi di Lipari, Mons. Nicolosi fin dalle prime battute si è presentato come pastore desideroso di incarnare e far vivere il Concilio, avvertito come provvidenziale soffio della Spirito sulla Chiesa.
Il Concilio auspicava una profonda conversione della Chiesa al suo Signore perché senza macchie né rughe potesse facilitare l’incontro dell’uomo di oggi con Cristo Signore (…) Il lavoro che il lettore si trova tra le mani è una ricerca attenta che Domenico Pisana, vice direttore dell’Ufficio Catechistico , ha voluto condurre rileggendo il corposo Magistero scritto del Vescovo per cogliervi il filo conduttore e far risaltare così l’effettivo cammino della Chiesa di Noto.
Nelle migliaia di pagine consultate, molte delle quali fedelmente riportate dalla “Rivista della Diocesi”, Pisana ha trovato che il leit-motiv del ministero episcopale è stato il ministero della Parola, prima ancora del governo come si addice all’apostolo che Gesù ha mandato anzitutto per annunciare.
Come pastore non si è risparmiato di proclamare la Parola e la sua non è stata una parola accomodante, pronta al compromesso, anzi spesso è stata una parola tagliente, sferzante, una parola che, motivata dalla Parola di Dio, ha fatto riflettere e a volte anche soffrire.
Scorrendo lo scritto di Domenico Pisana ci si è resi conto come l’episcopato di Mons. Nicolosi è percorso da questa ansia: una Chiesa è tale solo se evangelizza, se catechizza, ma non si può evangelizzare e catechizzare senza una forte esperienza di fede e senza lasciare che lo Spirito liberi quel carisma che dona con tanta abbondanza (…)
Domenico Pisana nel condurre la sua ricerca ha fatto una scelta di campo: fermarsi cioè al ministero della Parola del Vescovo netino, ma in realtà mettendo a fuoco questo ambito ha fatto rilevare lo stile del pastore, ci ha presentato 27 anni di storia di questa nostra Chiesa, ci ha aiutato a richiamare all’attenzione il travaglio degli anni ’70 allorché tutta la Chiesa fu scossa dal vento della contestazione e la nostra non ne fu esente, anzi! Pisana ha messo in evidenza alcune esperienze post conciliari che singolarmente prese sembravano esaltanti ma nell’ insieme e nel giudizio del Vescovo lo sono risultate di meno e, infine, ha permesso di leggere in filigrana, all’interno del popolo di Dio, la realtà composita del clero diocesano e religioso non sempre rispondente alle necessità del momento.
Nell’insieme l’opera di Domenico Pisana rende merito a 27 anni di ricco e sofferto ministero episcopale affidandone al tempo di custodirne la memoria.”