
Persona positiva, carattere solare, non si direbbe nemmeno di essere al cospetto di un tre volte campione del mondo di kick-boxing. Tutto questo è Jarkko Jussila, finlandese, 44 anni, 25 anni di attività agonistica, più di 200 combattimenti, adesso trainer ed insegnate di questa nobile disciplina nella sua città natale, a Vaasa, in Finlandia, in vacanza in questi giorni a Pozzallo, in partenza per Siracusa e Catania dove, ad attenderlo, ci saranno centinaia di persone appassionate di questo sport. Jarkko ha iniziato a 17 anni a calcare i palcoscenici della kick-boxing, lottando sui ring di mezzo mondo e arrivando a ottenere risultati assai lusinghieri grazie all’impegno e alla perseveranza che richiede questo sport.
Lo incontriamo in una anomala giornata di caldo e lui, da persona che viene dal freddo, ci invidia praticamente tutto. “Sono stato a Malta dove c’è stato un seminario di nove giorni con più di 500 persone – ci dice – Vengo a Pozzallo a metà ottobre, e trovo questo caldo meraviglioso. I miei amici in Finlandia spalano la neve davanti casa, indossano guanti e cappotti, e io sono a maniche corte. Pozzallo è un bellissimo posto, lo consiglierò ai miei amici quando torno a casa. Per non parlare del cibo, ho mangiato tantissimo e tutte cose buone, pesce, pizza, siete fantastici”.
Parliamo della kick-boxing, c’è chi dice che sia uno sport violento.
“Assolutamente no. Chi dice questo, fa un ragionamento totalmente sbagliato. È uno sport dove serve usare principalmente il cervello e ti insegna la disciplina, il rispetto per chi hai davanti, per il tuo maestro, per i tuoi compagni e per gli avversari. La violenza c’è quando non ci sono le regole. Abbiamo le protezioni quando siamo sul ring. Chi parla di violenza, non ha capito nulla di questo sport. E poi, non da ultimo, è uno sport che ti tiene in forma, facendoti perdere peso e stare in forma. Molti pensano che, per fare questi sport, devi essere con tanti muscoli. Basta un fisico asciutto e ben allenato, e la kick-boxing può essere praticata da tutti”.
Qual è il primo insegnamento che infondi ai tantissimi che si avvicinano a te e a questa disciplina?
“Innanzitutto, io ringrazio sempre quanti vogliono conoscermi. É sempre un piacere incontrare persone nuove e parlare con loro di questa disciplina. Il bello è che incontro persone che vanno dalla piccola età a persone che hanno molti più anni di me, segno che questo sport cattura l’attenzione di molti. La prima regola che insegno è il rispetto. Senza quello, si pratica uno sport diverso della Kick-boxing”.
Tornerai a Pozzallo, magari il prossimo anno, per incontrare ancora i tuoi fan siciliani?
“Assolutamente sì. Ho combattuto in America a marzo ed aprile, ero stato prima in altri posti, ho girato in lungo e largo tutti e cinque i continenti. Tornerò a Malta nei prossimi giorni ma ho intenzione di tornare qui in Sicilia perché mi piacerebbe dialogare con i praticanti di questo sport della zona di Pozzallo. Magari organizzare qualcosa con te, Calogero, per la prossima estate”.
Con molto piacere, Jarkko.