
Il sindaco di Acate Gianfranco Fidone dopo aver, lo scorso 18 settembre, inviato una nota all’AST per segnalare i gravi disservizi del trasporto degli studenti pendolari ha inviato una diffida formale all’azienda regionale alla luce della mancata risoluzione dei problemi. Problemi che condizionano pesantemente gli studenti e intaccano il diritto allo studio, costituzionalmente garantito.
“Mi domando sino a quando l’AST abuserà della pazienza degli acatesi e di questa amministrazione. Non è possibile, non è accettabile, non è ammissibile che l’azienda di trasporto – che deve garantire un diritto costituzionalmente garantito come il diritto allo studio – operi in maniera così scadente, continuando a far patire disagi ai ragazzi, alle loro famiglie e condizionando la loro frequenza scolastica”.
“Adesso è finito il tempo dell’interlocuzione cordiale. Da oggi inizia una battaglia istituzionale, in tutte le sedi. Della questione è stata investita la Prefettura che si è immediatamente attivata e per questo ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto. La prossima settimana, in mancanza di interventi, effettuerò un esposto alla Procura della Repubblica competente, a garanzia degli studenti di Acate che subiscono ritardi su ritardi, che sono costretti a viaggiare su mezzi fatiscenti all’interno dei quali piove, che per arrivare a Modica sono costretti a subire un viaggio lungo ben 2 ore!”.
“Con l’assessore all’Istruzione Giuseppe Raffo – continua Fidone – ho formalmente diffidato l’Ast a risolvere tutte le problematiche già esposte e chiederemo il risarcimento per i danni patiti, coinvolgendo nell’azione risarcitoria anche tutti i cittadini acatesi ingiustamente colpiti. Segnaleremo l’agire e l’inedia dell’azienda alla Procura della Corte dei Conti anche ai fini di valutazione della sussistenza di profili di responsabilità erariale”.
“Dopo questa diffida ci rivolgeremo, la prossima settimana, alla Procura della Repubblica perché questo atteggiamento inqualificabile deve cessare. E’ notizia di oggi che l’autobus per Ragusa non ha effettuato la corsa mattutina, nonostante le famiglie continuino a sostenere i costi per gli abbonamenti. Ho informato della vicenda la presidenza della Regione e l’assessore regionale alla Mobilità. Auspico dall’AST in primis una pronta risposta e la risoluzione dei problemi: il tempo è già scaduto”.