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Modica, ricordando Raffaele Galazzo

Tempo di lettura: 2 minuti

Il 19 settembre 2011 moriva a Modica un personaggio che ha segnato con il suo percorso umano e di impegno civile e culturale il cammino della città : il rag. Raffaele Galazzo, Raffieli per gli amici. Un uomo schietto e semplice, determinato nelle sue scelte, che ha guidato per lunghi anni la Pro Loco di Modica, dimostrando di essere legato alla sua terra e di volerla promuovere nelle sue bellezze artistiche e monumentali e nelle sue effervescenze culturali. Un uomo che non sapeva dire di no e che negli ultimi anni della sua vita si era dedicato, attraverso l’Università della Terza Età, del quale fu Presidente fino a quando la malattia non lo relegò in casa, all’animazione culturale della città con iniziative culturali rilevanti e di spessore.

Un vero galantuomo Raffaele Galazzo, che si è distinto per attività ed iniziative storiche, quali il “Giugno Modicano”, “Il Premio alla Modicanità”, la “Fiera della Contea” e che è stato Patron ed ideatore del progetto Volley a Modica, sia nel campo femminile sia in quello maschile. La Pro Loco ha dato il nome alle squadre per diversi anni, fino ad arrivare con la “femminile” alla serie A. I suoi toni garbati e pacati lo rendevano affabile ai modicani , che lo ricambiavano con stima e rispetto, apprezzandone le qualità umane e caratteriali. Sempre disponibile ad ascoltare, la sua personalità non conosceva discorsi urlati né tanto meno aggressioni verbali; egli rifuggiva le controversie e le sterili discussioni e gradiva colloquiare con pacatezza cercando la sintesi delle riflessioni.

Quando nel 2006 mi chiamò per insignirmi del Premio alla modicanità, rimasi perplesso. “Raffaele, gli dissi, ma sei sicuro di quello che fai? Lo sai come si ragiona a Modica? Stai tranquillo, ne sono convinto!Le critiche ci sono state e ci saranno sempre”. Chi lo ha frequentato in questi anni non potrà non ricordare di lui due doti preminenti, che sono emerse nitide nella sua esistenza: la tenacia e la costanza nel far risaltare il nome di Modica nei circuiti turistici nella qualità di storico Presidente della Pro Loco superando ostacoli e precomprensioni, e il forte senso di responsabilità che improntava il suo operare.

Queste sue peculiarità Galazzo le ha saputo coniugare con un altro tratto caratteristico del suo temperamento: la passione culturale intesa come spontaneo riflesso dell’anima, come espressione di uno spirito aperto e tollerante. Raffaele Galazzo traduceva questa sua passione culturale nell’impegno organizzativo di eventi e iniziative sempre caratterizzate dal desiderio di coinvolgere persone, amici, intellettuali, politici, amministratori pubblici con spirito di leale collaborazione.

Una delle «creature» cui teneva di più è stata l’Associazione culturale «Serafino Amabile Guastella che fondò negli anni 70’ allestendo insieme ad un gruppo, di cui facevano parte Duccio Belgiorno, Giorgio Buscema e Grazia Dormiente, il museo etnografico intitolato proprio al demologo chiaramontano.
La figura di Raffaele Galazzo resta sicuramente, nel panorama sociale di Modica e della terra iblea, un riferimento per la nostra memoria storica; egli ha testimoniato il senso di un impegno sociale , civile e culturale che rimane per le generazioni di oggi esempio di apprezzamento.
Galazzo, in una foto ripreso insieme al prof. Angelo Scivoletto, ha lasciato la scena di questo mondo con la consapevolezza di aver dato un contributo ideale, morale e concreto alla crescita di Modica, e la nostra città non deve dimenticarlo.

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