“La delibera di giunta del 18 agosto dà mandato agli uffici di adeguarsi semplicemente alla nuova regola di legge. Di certo, non si può pensare che si faccia il sindaco per soldi, con tutto il rispetto per l’indennità percepita”. Così il sindaco di Santa Croce, Peppe Dimartino, rispetto alle dichiarazioni degli esponenti di minoranza di questi ultimi giorni. “E’ chiaro ed evidente, che il polverone alzato da certa opposizione è strumentale e fazioso: per correttezza, sarebbe stato giusto dire che questo provvedimento ha interessato tutti i sindaci d’Italia e non di certo solo quello del Comune di Santa Croce. In maniera particolare, mi riferisco all’intervento di un consigliere di minoranza che da Presidente del Consiglio, nel 2017, ha provveduto ad adeguare la propria indennità, allora di certo senza nessun problema o senza alcuna proposta alternativa nei confronti delle fasce più deboli. Quello stesso consigliere che oggi, stranamente, di tutto questo ne fa una battaglia, o meglio dire l’ennesima sterile polemica. Ancora più paradossale appare l’intervento del Partito Democratico di Santa Croce che forse, volutamente, ignora che questa battaglia sugli aumenti delle indennità è stata portata avanti da sindaci dello stesso partito quali il Presidente ANCI Antonio De Caro, sindaco di Bari, ed il Presidente Anci Sicilia, Paolo Amenta. Senza contare che anche colleghi sindaci della provincia di Ragusa, sempre appartenenti al Partito Democratico, hanno adottato lo stesso provvedimento. Nonostante l’atteggiamento dell’opposizione continua a non promettere nulla di costruttivo, il mio auspicio rimane quello che si possa raggiungere un più alto dialogo e confronto politico, nel rispetto della città e dei cittadini, mettendo fine a questi comportamenti strumentali e con un unico scopo: denigrare o peggio ancora esporre al pubblico ludibrio l’avversario politico”.
- 27 Dicembre 2024 -