Nei giorni scorsi alcune attività nel territorio ragusano sono state ispezionate dal Nil dell’Arma dei Carabinieri e dal personale del Ispettorato Nazionale del Lavoro in supporto temporaneo al locale Ispettorato di Ragusa.
“L’esito delle attività di controllo, dichiara Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, ha fatto emergere la presenza di lavoratori in nero in alcune inadempienze in materia di salute e sicurezza in alcuni cantieri edili.
Questa attività, condotta egregiamente, dimostra l’utilità e la necessità dei controlli per contrastare il lavoro nero e irregolare che, come dimostrato in questo caso, è diffuso nelle attività dei diversi settori produttivi.
E altrettanto importante sono i controlli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dove, anche in provincia di Ragusa, la situazione risulta essere molto critica soprattutto nelle attività lavorative a rischio elevato come l’edilizia e l’agricoltura.
Se da un lato rimane costante e puntuale l’attività dell’Arma dei Carabinieri in materia di Lavoro dall’altro resta insufficiente la dotazione organica dell’ispettorato del Lavoro di Ragusa che sconta una carenza strutturale di Ispettori del Lavoro e le unità a supporto arrivate dell’ispettorato Nazionale del Lavoro staranno a Ragusa solo per un breve periodo di tempo.”
“Ci chiediamo cosa succederà dopo, si chiede Peppe Scifo, se si ritorna alla “normalità” con la dotazione di un solo Ispettore del Lavoro in forza a Ragusa.
La Cgil da tempo insiste con il Governo Regionale affinché la Sicilia recepisca a pieno la riforma che ha istituito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per l’ampliamento della pianta organica degli Ispettorati si tutta l’isola.
Per quanto riguarda la salute e sicurezza nei luoghi di Lavoro va ricordato che in Sicilia la materia resta in buona parte di competenza degli Spe.sa.l che operano all’interno delle Asp svolgendo servizio di prevenzione e vigilanza con grande competenza e le giuste professionalità con medici ed ingegneri in primo luogo.
Sulla gestione delle competenze e la ripartizione delle responsabilità tra i vari Enti serve un coordinamento al fine di evitare confusione e sovrapposizione di ruoli e competenze.”.
- 27 Dicembre 2024 -